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Gio 26 Giu 2025
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ToscanaPoliticaRegionali, Rifondazione Comunista: serve  coalizione di alternativa in Toscana

Regionali, Rifondazione Comunista: serve  coalizione di alternativa in Toscana

La segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana lancia un “appello a tutte le forze politiche, movimenti e società civile che siano disponibili a costruire uno schieramento contro il centrodestra e il centrosinistra”.

“Rifondazione Comunista sarà presente al prossimo appuntamento elettorale delle elezioni regionali per proporre un cambiamento politico in Toscana che costituisca un’ alternativa all’attuale sistema di potere. Facciamo appello a tutte le forze politiche, movimenti e società civile che siano disponibili a costruire uno schieramento contro il centrodestra e il centrosinistra”. Lo sottolinea la segreteria regionale Rifondazione Comunista toscana

 “Il primo giro di consultazioni con le forze politiche e sociali, le rappresentanze nei comuni e i comitati di cittadini conferma che c’è interesse e un potenziale spazio concreto in Toscana per costruire un’alternativa – aggiunge Rifondazione  in una nota -. Una coalizione che per prima cosa dica no alla guerra e alle politiche di guerra. Che si schieri contro il genocidio del popolo palestinese, che si sta consumando giorno dopo giorno, e contro la riconversione dell’economia in senso militare, che soffocherebbe definitivamente lo stato sociale, prosciugando le risorse pubbliche. O si fa la guerra, o si finanzia lo stato sociale, la solidarietà, il benessere della popolazione”. 

Rifondazione comunista toscana sottolinea la necessità di “un’alternativa che difenda lo stato sociale e contrasti le disuguaglianze, che si opponga alla logica del mercato e alla conseguente privatizzazione dei beni comuni promossa da Alia-Multiutility, che tuteli i diritti fondamentali, a partire dalla sanità pubblica, oggi in condizioni critiche al limite della negazione del diritto stesso. Un’alternativa per la difesa dell’ambiente e del territorio, con una lotta decisa contro l’inquinamento, l’abbandono del sistema idrografico e montano — responsabile di disastri naturali sempre più frequenti — e contro il consumo di suolo in una regione dove la popolazione è in diminuzione”. 

“Rifiutiamo le grandi opere inutili – conclude il comunicato di Rifondazione -, che assorbono enormi risorse pubbliche e sono devastanti dal punto di vista ambientale: come, fra le altre, la nuova pista aeroportuale e il sottoattraversamento di Firenze. Siamo contrari ai progetti di energie industriali fortemente impattanti, mascherati da politiche ‘rinnovabili’, ma in realtà distruggono irreversibilmente il nostro patrimonio naturale e la sua vocazione”.