Dom 28 Apr 2024

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Produzione di Mortadella Gran Terre via da Reggello, sindacati in agitazione

I sindacati Rsu e Flai Cgil-Fai Cisl hanno proclamato lo stato di agitazione a causa del trasferimento in Emilia Romagna di uno stabilimento che produce la Mortadella.

Reggello rimane senza mortadella. Così Gran Terre, che ha uno stabilimento nel comune Fiorentino dove lavorano 205 addetti tra diretti e indiretti, si sposterà a produrre la mortadella in Emilia Romagna. La conseguenza diretta è lo stato di agitazione proclamato da diversi sindacati quali, Rsu e Flai Cgil Cisl, con conseguente blocco degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive.

Vengono anche preparati gli scioperi: un pacchetto di 16 ore è stato deciso dall’assemblea dei lavoratori svoltasi ieri. A preoccupare “la tenuta occupazionale” a Reggello per Gran Terre, già Salumificio Bechelli, già Grandi Salumifici Italiani.

Nel verbale dell’assemblea viene spiegato che “A fronte della volontà aziendale di trasferire la produzione di mortadella in altri stabilimenti del gruppo Gran Terre, in Emilia Romagna indicativamente entro l’ultimo trimestre 2023 (una produzione storica per lo stabilimento), non abbiamo avuto risposte soddisfacenti in merito agli anni 2024 e 2025, anni nei quali non ci sarà più la produzione di mortadella, causando a nostro avviso il ridimensionamento del sito produttivo di Reggello.”

“Tenendo presente che gli investimenti – a quanto comunicato durante un incontro – si si fanno in base ai volumi lavorati, sostanzialmente dopo l’uscita della mortadella ci aspettiamo anche una riduzione anche di questi. Ad oggi non esiste un nuovo contratto di affitto firmato. L’unica risposta aziendale è solamente quella legata ‘alla speranza dell’aumento delle vendite delle produzioni dei prodotti tipici toscani’ che attualmente si stanno producendo nello stabilimento”.

Attualmente, si ricorda, “l’azienda ha un contratto di affitto con scadenza il 31/12/2025, occupa circa 205 lavoratori tra diretti ed indiretti; il reparto mortadella impiega circa 30 lavoratori”: “Tenendo conto che la zona di Reggello è una zona che presenta molte difficoltà in merito alla presenza di attività produttive, i sindacati e la Rsu con le maestranze sono molto preoccupati per la tenuta occupazionale di tutti i lavoratori del sito produttivo di Reggello, visto quel poco che viene prospettato per gli anni 2024 e 2025”.

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