Gio 28 Mar 2024

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Prime sei denunce dopo l’aggressione dei tifosi contro calciatori Rondinella

Prime  denunce in seguito all’aggressione dopo la partita di calcio Fiesole-Rondinella del 30 ottobre: si tratta di sei persone (tutte nate tra il 1998 e il 2002), tra cui quattro calciatori del Fiesole Calcio e due spettatori, uno dei quali giocatore di altra società, individuati quali componenti, insieme ad altri in via di identificazione, del gruppo che, al temine dell’incontro calcistico under 19 ha aggredito la squadra e l’entourage della Rondinella.

Dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di percosse e lesioni personali, spiegano i carabinieri, aggravate dell’aver agito in più persone riunite e in occasione di manifestazioni sportive. Per i sei è stata già avvitata la procedura per l’emissione dei Daspo. Nessuna delle vittime finora ascoltate dai carabinieri ha voluto sporgere formale denuncia per i fatti accaduti, comunque procedibili d’ufficio, sebbene non abbiano escluso tale possibilità entro i termini di legge. Le indagini proseguono per identificare ulteriori persone coinvolte
Riguardo all’agguato il Fiesolecalcio Ssd è uscito nei giorni scorsi con una nota ufficiale in cui “si ritiene parte lesa in quanto ha visto legare il proprio nome ad un atto avvenuto al di fuori del proprio ambito di competenza che ha comportato la trasposizione dell’immagine della nostra Società in antisportiva e violenta”. Ribadisce  società sportiva la quale attende che “sia fatta tutta la chiarezza necessaria per determinare i ruoli dei partecipanti all’episodio sotto indagine”. “Il Fiesolecalcio – si legge ancora – sta collaborando in maniera attiva nell’individuazione di protagonisti dell’ episodio”, sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, e “terminata la fase d’indagine attualmente in corso – sempre la stessa nota – qualsiasi tesserato del Fiesole indagato, verrà sospeso sino ad avvenuto giudizio da parte delle autorità competenti e se tali responsabilità verranno appurate, saranno espulsi”. Inoltre, il Fiesolecalcio, ribadendo “vicinanza ad atleti e famiglie coinvolte in questa vicenda ingiustificabile” sottolinea che “non esiste nessun nesso causa – evidenza di colpevolezza tra le dimissioni di un nostro collaboratore e l’essere riconosciuti come società complice”, collaboratore che “ha deciso di dimettersi senza che fossero ancora appurate le responsabilità, in quanto collaboratore anche della società sportiva Rondinella”. Il Fiesole ha bloccato ogni commento sui suoi social network perché “siamo stati invasi da commenti di haters che abbiamo deciso di oscurare per non dar adito ad altra violenza”. “Ci auguriamo – conclude la nota – nel più breve tempo possibile sia fatta luce sull’episodio, e ci auguriamo di poter incontrare presto, anche i ragazzi della Rondinella presso il nostro impianto sportivo , per poter mostrare la vera faccia della comunità fiesolana”

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