Lunedì prossimo ci sarà la prima seduta del nuovo Consiglio regionale. Nel frattempo continua il negoziato all’interno della maggioranza per scegliere i nomi della prossima Giunta.
L’unica notizia certa – al momento – è che il prossimo lunedì ci sarà la prima seduta del nuovo Consiglio regionale, quello venuto fuori dalle elezioni dello scorso 12 ottobre e che ha visto vincitore il Campo largo, con il Presidente uscente e riconfermato Eugenio Giani in testa. E ci sarà tra le altre cose il voto per la Presidenza del consiglio regionale – si parla di Stefania Saccardi di Italia Viva – e dei vice presidenti. Per il resto le bocce sulla carambola della politica regionale sono tutte in movimento. Giani incontra a pranzo il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi e il deputato Marco Furfaro, entrambi fedelissimi di Elly Schlein e della sua linea politica. Clima positivo, ma niente di risolutivo. I giorni sono pochi, ma la strada sembra ancora lunga. C’è da mettere insieme il Pd con il successo di Casa Riformista, le divisioni interne ad Avs con il ruolo del Movimento 5 stelle. C’è la questione degli assessorati così detti tecnici e i nomi di cui si parla da settimane. Cristina Manetti andrà alla cultura? E Matteo Biffoni, forte dei suoi 22 mila voti, guadagnerà davvero la sanità? Qui, all’assessorato centrale e strategico per eccellenza, Giani vorrebbe riconfermare Bezzini, il Pd no. Bernard Dika, 14 mila preferenze, farà il sottosegretario alla Presidenza? Molto probabile. E Leonardo Marras e Monia Monni saranno davvero riconfermati a fare gli assessori? Molte domande e – come dicevamo – poco tempo. Nel frattempo Antonella Bundu si muove per il ricorso al Tar. La sua lista – Toscana Rossa – non ha superato lo sbarramento, ma lei si e ha portato a casa più di 70 mila voti. E a rimanere fuori, non ci sta.


