Controradio Streaming
Gio 26 Giu 2025
Controradio Streaming

Torna Cinema nel Chiostro

Giunto alla sua sesta edizione, Cinema nel Chiostro, l’arena cinematografica estiva a cura dello Spazio Alfieri, torna dal 30 giugno fino al 7 settembre, ogni sera alle 21.30. Si rinnova la collaborazione con Museo Sant’Orsola, trasformando una delle corti dell’ex convento in un teatro all’aperto per immagini, storie e visioni d’autore.

Cinema nel Chiostro conferma il suo doppio obiettivo: offrire al pubblico una selezione di cinema d’autore di qualità, e contribuire alla restituzione alla città di uno dei suoi luoghi storici più significativi, al centro di un ampio progetto di rigenerazione culturale, e lo fa con un nuovo allestimento da 150 posti e uno schermo di 9×4 metri, non più nel chiostro centrale dell’orologio (ma in un nuovo spazio tutto da scoprire).

In programma i migliori titoli della stagione, ogni venerdì proiezioni in lingua originale con sottotitoli, e due omaggi a grandi nomi del Cinema scomparsi quest’anno: il 15 luglio si omaggia il grande fotografo e documentarista Sebastião Salgado nel film di Wim Wenders, Il sale della terra, un documentario in cui la sua vita e il suo lavoro ci vengono rivelati dallo sguardo del figlio Juliano Ribeiro Salgado, che l’ha accompagnato nei suoi ultimi viaggi, e da quello di Wenders, fotografo egli stesso. Il 22 luglio l’omaggio a David Lynch con Cuore selvaggio, affascinante road movie attraverso un’America disperata, violenta e pornografica.

Molti i titoli italiani in programma che hanno conquistato le sale quest’anno Fuori di Mario Martone, che inaugura l’arena il 30 giugno, Parthenope di Sorrentino, Follemente di Paolo Genovese, Nonostante, secondo lungometraggio alla regia per Valerio Mastandrea, Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, Amichemai di Maurizio Nichetti, Napoli – New York di Gabriele Salvatores, Queer di Luca Guadagnino.

Tra gli stranieri, i migliori titoli d’autore, per citarne alcuni: No other land, vincitore agli Oscar, A complete unknown, il biopic di Bob Dylan, Sotto le foglie di François Ozon, Scomode verità di Mike Leigh, La trama fenicia di Wes Anderson.

Anche un’anteprima in programma il 20 luglio, la commedia francese La famiglia Leroy di Florent Bernard con, tra gli altri, Charlotte Gainsbourg, il racconto di un weekend organizzato dal marito per salvare il suo matrimonio: un viaggio ai confini della storia familiare. Un viaggio che durerà per sempre.

Cinema nel Chiostro è un progetto a cura di Spazio Alfieri, realizzato in collaborazione con il Comune di Firenze – Estate Fiorentina e, per il secondo anno consecutivo, con Museo Sant’Orsola, che ospita l’arena negli spazi dell’ex convento. Grazie a Cinema revolution del Mic, film italiani ed europei a soli € 3,50.

Biglietti: ridotto “Cinema Revolution” • € 3,50 intero • € 8,00 ridotto soci UniCoop Firenze • € 6,00 – info www.spazioalfieri.it

 

Grano duro, Toscana ha perso 53.000 ettari in meno di 20 anni

Partita la trebbiatura del grano in Toscana ma il granaio ‘toscano’ in meno di 20 anni ha perso metà delle superfici coltivate a grano duro: da 96.000 ettari del 2006 ai 43.000 del 2024. Lo evidenziano Coldiretti Toscana, Consorzio Agrario del Tirreno e Consorzio Agrario di Siena che registrano una contrazione del -10% delle superfici destinate a grano duro.

Intanto, grazie ai contratti di filiera, che hanno incentivato la coltivazione di farro, favino, frumento tenero e girasole per la produzione di biodiesel e orzo rustico per la fiorente filiera della birra agricola ed altre colture, c’è un incremento del +30% rispetto al 2024. Salgono invece le coltivazioni di frumenti antichi, farro, orzo, legumi, girasole energetico per fare il biodiesel, lino da fibra tessile, luppolo per birre.

“La crisi dei cereali si spiega semplicemente così: i costi superano i ricavi – afferma la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani – Oggi con la volatilità dei prezzi, le aziende non riescono a raggiungere nemmeno il pareggio. In un Paese dove un piatto di pasta non manca mai in tavola verrebbe naturale pensare che questa sia una coltura importante ma non è così. Nel 2023 le importazioni di grano canadese, per cui viene utilizzato glifosato nella fase di preraccolta, il glifosato è un erbicida cancerogeno, sono cresciute del 68%”. Cesani denuncia “l’abbandono dei terreni e la chiusura di molte aziende. Senza certezze gli agricoltori hanno poche alternative per le loro terre: lasciarle incolte ed improduttive, evitando costi e rischi”. L’alternativa è “sostituire ciò che seminano” e “il compito di contratti di filiera è questo: favorire la diversificazione delle colture ancorandole ad una precisa domanda e a cosa paga meglio”.

Coi contratti stipulati da Consorzi Agrari del Tirreno e Siena per conto di Consorzi Agrari d’Italia nel 2025 le superfici vincolate hanno superato i 13.000 ettari in Toscana – bio e non – tra grano duro e tenero, qualità Senatore Cappelli, farro, colza, avena, favino. “I primi dati sulle caratteristiche del frumento, in questa fase iniziale, sono molto buoni sia come resa per ettaro che come qualità – aggiunge la nota -, meno il prezzo che paga ancora una volta le incertezze internazionali. Lo strumento che come Consorzio abbiamo messo a disposizione sono i contratti di filiera che, fin dal momento della semina, blindano un prezzo minimo assicurando agli agricoltori marginalità”.

🎧 Prato post Bugetti, cosa accadrà

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧 Prato post Bugetti, cosa accadrà
Loading
/

Cosa accadrà a Prato dopo le dimissioni della sindaca Bugetti? L’effetto domino, l’arrivo del Commissario e la calma apparente del Pd.

E adesso è il momento della resa dei conti. In senso letterale, perché Prato si appresta a conoscere un limbo amministrativo (con conseguenze anche sul piano politico), che potrebbe traghettare la città fino alla prossima finestra elettorale, con tutta probabilità a primavera 2026.

Sarà più lunga del periodo di governo Bugetti, appena un anno. La nuova fase si chiama commissariamento, arriva a seguito delle dimissioni della sindaca come da art. 53 del Testo Unico degli Enti locali. Passati venti giorni, diventeranno efficaci e irrevocabili. A domino, decadono tutte le figure nominate da Ilaria Bugetti, quindi il segretario comunale, il direttore generale, staff e altri incaricati.

L’avvio del procedimento del consiglio comunale avviene con decreto del presidente Mattarella su proposta del Ministero dell’Interno, dopo di che ecco il commissario prefettizio, figura tecnica cui spetta portare fuori dalla bufera la macchina comunale.

Ci resta, seppure simulando calma apparente, il Partito Democratico di Prato, che rimanda il confronto con la città per prolungare la riunione di direzione. Dietro il sipario molte voci ma nessuna rimostranza frontale, neppure dall’area riformista dell’ex primo cittadino Matteo Biffoni. Ma in Regione, dove Bugetti è stata consigliera, le acque sono più agitate.

Dalle opposizioni si levano parole come “sistema opaco”, “bisogno di discontinuità”, dicono i forzisti, un mantra che sarà cavalcato senza soluzione di continuità e che fa il paio con quanto richiesto da FdI, ossia una sorta di inchiesta parallela a quella della Procura, come giustamente interpreta il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli. Ce ne sono anche per il governatore Giani, troppo assente dalla discussione secondo Diego Petrucci, sempre FdI.

Circola a mezzanotte con fucile di precisione, arrestato

0

Un uomo di 40 anni, residente a Citerna (Perugia), è stato arrestato dai Carabinieri a Sansepolcro dopo essere stato sorpreso alla guida di un’auto priva di assicurazione e trovato in possesso di un fucile con cannocchiale e munizioni, oltre a due coltelli di genere vietato. Il controllo è avvenuto intorno alla mezzanotte.

Alla richiesta dei documenti, l’uomo ha inizialmente mantenuto la calma ma ha poi mostrato segni di nervosismo quando i militari hanno rilevato l’assenza della copertura assicurativa. La successiva perquisizione del veicolo ha portato alla scoperta dell’arma da fuoco, perfettamente funzionante e con matricola non censita in Italia, probabilmente estera. Il 40enne è stato arrestato in flagranza e trasferito nel carcere di Arezzo, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini, coordinate dalla procura, sono in corso per accertare la provenienza dell’arma. Accertamenti in corso.

ll magma risale sotto l’Africa, possibile nascita di un oceano

Un nuovo oceano potrebbe nascere dall’evoluzione geologica dell’Africa orientale. Lo indicano due ricerche internazionali pubblicate sulle riviste Communications Earth & Environment e Nature Geoscience, alle quali l’Italia ha partecipato con l’università di Pisa.

Entrambe le ricerche hanno rilevato la risalita del magma sotto l’Etiopia, nella zona del triangolo dell’Afar, e hanno notato inoltre che questo stia avvenendo a un ritmo cadenzato dalla separazione di tre placche tettoniche.

“Questi due studi ci permettono di osservare con chiarezza un processo geologico di portata enorme: la formazione di un nuovo oceano, anche se naturalmente si parla di tempi geologici molto lunghi, dell’ordine di decine di milioni di anni”, osserva la geologa Carolina Pagli del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa. “I nostri dati – aggiunge – mostrano che la risalita di materiale caldo dal mantello è profondamente connessa ai movimenti delle placche che causano l’apertura della crosta terrestre. Questo movimento non solo fa ‘strappare’ la crosta, ma condiziona anche la risalita dei magmi. È un cambio di prospettiva importante, che migliora la nostra comprensione dei grandi processi geologici e dei processi sismici e vulcanici nelle aree soggette al fenomeno”.

Il primo studio, pubblicato su Communications Earth & Environment, è stato condotto da un team italo-britannico con la partecipazione di Anna Gioncada e Carolina Pagli dell’Università di Pisa e di Gianmaria Tortelli dell’Università di Pisa e di Firenze. I ricercatori hanno ricostruito l’evoluzione del rift, ossia la frattura nella crosta terrestre d,ell’Afar negli ultimi 2-2,5 milioni di anni. Attraverso la datazione di 16 colate laviche, i ricercatori hanno dimostrato che la zona attiva del rift si è andata restringendo e spostando in modo asimmetrico.
Il secondo studio, guidato dall’Università di Southampton con la partecipazione dell’Università di Pisa e pubblicato su Nature Geoscience, fa un’analisi di oltre 130 campioni lavici da cui è emerso che il mantello sotto l’Afar si muove e si distribuisce in modo diverso nei tre rami del rift (Mar Rosso, Golfo di Aden, Rift Etiopico) in funzione della velocità di estensione e dello spessore della crosta

🎧 Gip, nessuna misura per Bugetti, a domiciliari l’imprenditore

Logo Controradio
www.controradio.it
🎧 Gip, nessuna misura per Bugetti, a domiciliari l'imprenditore
Loading
/

L’ex sindaca di Prato Ilaria Bugetti non andrà agli arresti domiciliari, al contrario del suo presunto corruttore, l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare di Firenze dell’inchiesta per corruzione che ha scosso la politica toscana e azzerato l’amministrazione comunale di Prato.

Il gip di Firenze Alessandro Moneti non ha accolto la richiesta di arresti domiciliari per la ex sindaca di Prato, Ilaria Bugetti (Pd). Dopo appena un anno di governo la sindaca si era dimessa per aver ricevuto l’avviso di garanzia per corruzione. Proprio il suo passo indietro alla vigilia dell’interrogatorio di lunedì, ha fatto venire meno il pericolo di reiterazione del reato. Tuttavia il giudice specifica di riconoscere l’impianto accusatorio dei pm della direzione distrettuale antimafia: “Per anni Bugetti – scrive infatti il giudice nel suo provvedimento – ha adottato un comportamento penalmente rilevante”.
Va invece ai domiciliari l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, 67 anni, considerato dagli inquirenti il suo corruttore: nel suo caso il pericolo di reiterazione del reato esiste, non fosse altro perché appena un anno fa era stato arrestato per lo stesso reato, accusato in quel caso di aver corrotto il comandante dei carabinieri di Prato.

L’inchiesta, partita due anni fa da un fascicolo sulla criminalità cinese, vede coinvolta Ilaria Bugetti in veste di consigliera regionale (incarico ricoperto per due mandati dal 2015 al 2015) poi di sindaca di Prato dal giugno 2024. Secondo l’accusa si sarebbe messa a disposizione dell’imprenditore che ha finanziato e sostenuto le sue candidature, anche con l’aiuto della loggia massonica cui apparteneva. Lei è un mio «attrezzo»,si vantava Matteini Bresci.

In cambio Bugetti – sempre secondo i pm – è stata assunta dal 2016 al 2024 part time da una società del gruppo di Matteini Bresci, ricevendo compensi per oltre 47 mila euro, senza avere mai svolto alcuna prestazione e omettendo didichiarare il rapporto di lavoro alla Regione Toscana. Un «rapporto patologico», secondo la ricostruzione della Procura, nato negli anni in cui Bugetti era sindaca del piccolo comune di Cantagallo, dove sorge il gruppo industriale fondato da Matteini Bresci.

Mentre l’inchiesta va avanti, i prossimi giorni saranno a Prato quelli dello scioglimento ufficiale del consiglio comunale: a partire dal 10 luglio la città potrà essere guidata da un commissario prefettizio individuato dal ministero dell’interno.