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Mer 21 Mag 2025
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Cinque famiglie da Gaza in arrivo a Firenze, trovata soluzione per l’accoglienza

La risposta di solidarietĂ  è andata oltre le aspettative. L’appello lanciato nei ultimi giorni dai volontari dell’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus ha raccolto tante disponibilitĂ  da parte di cittadini e cittadine per dare ospitalitĂ . Trovata una soluzione, ‘il Comune ha provveduto alla sistemazione’. Di seguito il testo della lettera di aggiornamento e ringraziamento che è stata diffusa.

Care amiche e cari amici,
con grande emozione vi informiamo che nei prossimi giorni  arriveranno a Firenze dalla Striscia di Gaza 22 persone (5 nuclei familiari da 2 a 6 persone). Si tratta di familiari dei bambini di Gaza feriti che sono stati portati a Firenze un anno fa per essere curati al Meyer.
Hanno ottenuto il nulla-osta per il ricongiungimento familiare e alcuni giorni fa l’ambasciata italiana a Gerusalemme ha organizzato l’evacuazione di queste persone da Gaza tramite l’UNICEF.
Affrontando gravi pericoli, la mattina di martedì hanno raggiunto Deir al-Balah da dove sono stati scortati in Giordania. Da qui potranno raggiungere l’Italia per riunirsi ai loro cari dopo una lunga separazione, sopravvissuti a 19 mesi di campagna genocida da parte
dell’esercito israeliano. Tutto questo è stato possibile grazie al supporto di molte persone, e
soprattutto grazie alla competenza e al lavoro instancabile di Mariella Pala e Katia Fitermann.
Queste persone non hanno ancora lo status di rifugiati e necessitano dunque di una sistemazione provvisoria in attesa di essere inseriti nei percorsi di accoglienza per richiedenti asilo con i loro familiari.Vorremmo ringraziare di cuore le tantissime persone che hanno prontamente risposto al nostro appello urgente per trovare questa sistemazione, offrendo ospitalità e supporto per poterli accogliere. Così tanti che non abbiamo potuto rispondere singolarmente a tutti.
Questa grande onda di solidarietà, grazie alla mobilitazione di molti e in particolare della comunità islamica di Firenze, è arrivata a coinvolgere le istituzioni: il Comune di Firenze ha provveduto ad assicurare una sistemazione a tutte le famiglie fin dal loro arrivo.

Non è dunque più necessario fornire alloggio temporaneo a queste
famiglie da parte di privati. Continuiamo il nostro lavoro di supporto per tutte le loro necessitĂ , facendo anche tesoro di tutte le offerte di aiuto che ci avete inviato. Informazioni aggiornate sulla situazione delle famiglie saranno sempre
disponibili su questa pagina web

Al momento ci stiamo organizzando per finanziare il viaggio aereo dalla Giordania di questo gruppo, e sicuramente continueremo ad avere bisogno di fondi per sostenere le necessitĂ 
della comunità di rifugiati gazawi a Firenze. Invitiamo dunque chi può a continuare a contribuire al fondo di solidarietà.

i volontari dell’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus

Contributi elettorali a Funaro e Nardella: la destra va in Procura. Per la Sindaca è tutto in regola

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Contributi elettorali a Funaro e Nardella: la destra va in Procura. Per la Sindaca è tutto in regola
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Cinque consiglieri comunali di opposizione in Palazzo Vecchio hanno depositato in Procura un esposto per chiedere chiarezza sui finanziamenti elettorali a Nardella Funaro. Replica sdegnata e legali giĂ  al lavoro per respingere le accuse.

Quando mancano gli argomenti politici, quando si perdono le elezioni, quando le sconfitte elettorali creano divisioni, allora è il momento di guardare alla magistratura. E’ esattamente l’accusa che il centro destra ha rivolto al centro sinistra dai tempi di Tangentopoli ad oggi. Ed ora l’opposizione di destra in Palazzo Vecchio ci casca. Eike Schmidt, Paolo Bambagioni, Massimo Sabatini (lista Schmidt), Guglielmo Mossuto (Lega) e Alessandro Draghi (Fdi) hanno depositato un esposto per chiedere alla magistratura fiorentina di fare chiarezza sui finanziamenti alle campagne elettorali di Sara Funaro e Dario Nardella e sulle scelte che quei versamenti potrebbero aver determinato sul piano politico e amministrativo. “Riteniamo che quanto da noi esposto non possa derubricarsi solo a mera inopportunitĂ  politica, ma rimettiamo alla Procura l’accertamento di fatti eventualmente rilevanti sotto il profilo penale, con un sistema di potere che si incardina intorno a posti, incarichi e carrierismo politico in un clima di reciprocitĂ  di appoggi”, sostengono. Quando tutto è perduto, perchĂ© le opposizioni destra a Firenze hanno perduto tutto, allora si va dai magistrati sperando in una condanna, che pure non si nega a nessuno. Nelle liste ci sono i finanziatori e sono nomi pubblici con rendicontazioni puntuali. E ci sono nomi di persone che – per non sbagliarsi – hanno finanziato sia la destra che la sinistra, all’americana. La Sindaca si dice tranquilla e ribadisce che tutto è stato fatto a regola d’arte. L’ex sindaco (per due mandati) e eurodeputato, sempre del Pd, Dario Nardella, ha detto di aver giĂ  messo a lavoro i suoi avvocati. Nel frattempo la destra, tra i recenti casi giudiziari del sottosegretario Andrea Delmastro, della ministra Daniela Santanchè e dell’ex governatore della Liguria Giovanni Toti, in Procura è giĂ  di casa.

Prato: Inchiesta Dda e Gdf su famiglia Sarno, 12 misure cautelari

 

‘Ex clan Camorra in procinto ricostituirsi in Toscana’, arrestati i fratelli Ciro, Vincenzo, Pasquale Sarno, il cugino Giuseppe e Antonio, figlio di Ciro

Ex collaboratori di giustizia del clan Sarno, imprenditori e mediatori. Sono i destinatari delle misure cautelari disposte dal gip su richiesta della Dda fiorentina ed eseguite dalla guardia di finanza del capoluogo toscano nell’ambito di un’inchiesta su infiltrazioni della criminalitĂ  organizzata in Toscana. 

All’alba di oggi sono finiti gli arresti sono i fratelli Ciro, Vincenzo, Pasquale Sarno, il cugino Giuseppe e Antonio, figlio di Ciro mentre altre cinque persone sono da stamattina ai domiciliari e per altre due è stata disposta la misura interdittiva del divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche o di imprese per la durata di un anno.

I reati ipotizzati: per cinque indagati associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali per emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per agevolare una associazione camorristica in vista della sua riorganizzazione sul territorio toscano, estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti delle vittime, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, auto-riciclaggio aggravato dalla finalità di agevolare una associazione camorristica, violazioni delle disposizioni del Testo Unico in materia di immigrazione. 

    Perquisizioni e sequestri poi in Toscana, Liguria, Campania e Friuli Venezia-Giulia per beni e conti correnti per un valore di quasi 1 milione di euro (per la precisione 990.206,51 euro).

Rinnovabili: Pd Toscana presenta modifiche a Pdl ‘aree idonee” dopo decisione TAR Lazio

Arrivano le integrazioni alla proposta di legge regionale toscana sulle aree idonee alle rinnovabili, dopo le recenti sentenze del Tar del Lazio che obbligano il Governo a emanare un nuovo decreto per ridefinire criteri e indirizzi per la individuazione delle aree.

Le integrazioni, illustrate oggi alla stampa dal gruppo Pd in Consiglio regionale della Toscana, sono state presentate oggi nella seduta congiunta delle commissioni sviluppo economico e rurale e territorio, ambiente, mobilitĂ  e infrastrutture.

La proposta di legge toscana prevede una maggiore protezione delle aree agricole: solo per gli imprenditori agricoli professionali si prevede la possibilità di installare nelle aree pregiate (Doc, Docg, vino e Dop olio Evo, e classi 1 e 2) impianti di agrivoltaico purché non superiori ai 5 megawatt e che non occupino più del 20% della superficie produttiva nella loro disponibilità. I non agricoltori non potranno realizzare impianti nelle aree di pregio agricolo e anche nelle aree meno pregiate è prevista la presentazione di un programma di miglioramento agricolo; anche in questo caso le installazioni non potranno superare i cinque megawatt di potenza e il 20% di superficie disponibile.

Per quanto riguarda gli impianti eolici la proposta del PD della Toscana  mira a separare quelli di potenza non superiore a 1 Mw e da realizzare con pale più piccole, per i quali viene riconosciuta la fattispecie delle aree idonee assolute, dagli impianti di grande eolico che andranno sempre in procedura ordinaria e per i quali si introduce la categoria delle aree non idonee, soprattutto quelle di pregio agricolo. I Comuni potranno individuare nelle proprie proposte di rideterminazione le aree idonee, che manterranno tale qualifica anche al raggiungimento della quota energetica provinciale/metropolitana che farà automaticamente decadere le aree idonee, consentendo le installazioni di nuovi impianti solo nelle aree idonee assolute.

🎧 Torna la Wish Parade della rete di collettivi uniti

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🎧 Torna la Wish Parade della rete di collettivi uniti
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Spazi autogestiti liberi e orizzontalmente accessibili per la collettivitĂ  dal basso e il rifinanziamento dei progetti di riduzione del rischio. Queste le istanze che formano il manifesto della Wish Parade di quest’anno, la mobilitazione della rete di collettivi in programma a Firenze, sabato 24 maggio. Numerose le adesioni annunciate, tra forze politiche, sindacali e sociali, per questo corteo che vedrĂ  in testa il carro con la Venere Biomeccanica e sfilerĂ  da Viale Forlanini fino al Prato del Quercione anche per protestare contro il DL sicurezza, il genocidio del popolo gazawo e sostenere i diritti di fragili ed emarginati.

“Si prevede una partecipazione anche maggiore dell’anno passato a questa nuova Wish Parade Parade 2025 in programma il 24 maggio”. A dirlo sono alcuni partecipanti dell’assemblea permanente della rete di collettivi che la promuove, un centinaio di ragazzi stamattina qui rappresentati in piccolissima parte che sottolineano quanto questa realtĂ  ibrida e trasversale non sia piĂą un’occasione random nel corso dell’anno, ma stia diventando un appuntamento preciso, capillare, concreto per spiegare e far valere davanti alle istituzioni i valori politici, sociali ed etici che sottendono alla manifestazione.

Dall’antifascismo all’antirazzismo, all’anticolonialismo, tutti “ismi” sinonimi di cultura e di socialitĂ  dal basso. Ma la WISH Parade è anche uno spazio di rivendicazione contro il Dl Sicurezza, il riarmo europeo, “l’intollerabile genocidio da parte di Israele” nei confronti del popolo Gazawo, e in sostegno dei diritti fondamentali delle fasce piĂą vulnerabili della popolazione, dunque migranti e persone in condizioni di povertĂ .

Ugualmente centrali l’appello, ormai reiterato e recapitato alle istituzioni in varie sedi, di un luogo Safer, di aggregazione per i giovani, dato in autogestione, tema cruciale nella Firenze fagocitata dal turismo e in perenne debito di spazi verso la cittadinanza, e quello per  il rifinanziamento del progetto Extreme per la riduzione del rischio che la cooperativa sociale CAT porta avanti In Toscana dal ’99.

La Street Parade “non sarĂ  solo una festa”, ma un “esercizio di consenso e cura verso di noi e gli altri, le altre”, una mobilitazione sotto forma di corteo con 18 carri musicali e in testa quello speciale dedicato al trasporto della Venere biomeccanica.

Il concentramento è previsto alle 15.30 in Viale Forlanini, poi via verso Viale Redi, Piazza Puccini e via Ponte alle Mosse. Il punto d’arrivo è il Prato del Quercione alle Cascine.

🎧 Teatro di Toscana, giĂą il sipario sull’era Giorgetti

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🎧 Teatro di Toscana, giù il sipario sull'era Giorgetti
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Finisce con una separazione consensuale, almeno sulla carta, il rapporto tribolato tra Fondazione Teatro della Toscana e il suo direttore Marco Giorgetti. Che certamente non avrebbe voluto dimettersi e alla Nazione parla di “inesattezze e falsitĂ ”. Anni di incomprensioni, tiri alla fune e bilancio in rosso, sono valsi invece come unica veritĂ  non prorogabile per il CdA, che ora dovrĂ  accendere un riflettore sul mantenimento dello status di teatro nazionale e sulla prossima governance.

La notizia è arrivata in tarda mattinata: è stato sottoscritto presso la sede dell’Ispettorato del lavoro, l’atto di conciliazione per la risoluzione del rapporto di lavoro tra il direttore generale Marco Giorgetti e la Fondazione Teatro della Toscana. SeguirĂ  un CdA per garantire la regolare prosecuzione delle attività”. Si chiude così, in modo meno plateale rispetto al duro faccia a faccia con il Comune di Firenze andato in scena in questo ultimo anno, il rapporto venticinquennale di Giorgetti con la Fondazione che gestisce i teatri della Pergola, Rifredi ed Era di Pontedera.

Un accordo con note di disappunto dallo stesso prossimo ex direttore, che durante il blindassimo Consiglio di Amministrazione con la Sindaca Sara Funaro, lì in veste di presidente, ha voluto si mettessero nero su bianco. Ma la valigia è già sull’uscio, come direbbero i fiorentini, un’uscita rapida con una liquidazione che dovrebbe accontentare entrambe le parte e di cui non si conoscono i dettagli.

Un ultimo atto che promette tuttavia di lasciare strascichi politici, tutti a destra, con il ministro della cultura  Alessandro Giuli in prima fila, a scendere in campo per il manager, un ruolo ormai svuotato con l’assunzione a suo tempo della governance da parte di Funaro e l’entrata di Stefano Massini in qualitĂ  di direttore artistico. Zittite anche le levate di scudi dall’apposizione in Palazzo Vecchio, giudicate inopportune ingerenze da parte dell’assessore alla cultura Giovanni Bettarini. Il re è ormai nudo, tutto è da rifare, e come disse in Aprile lo stesso Massini, “ora si osa”.Â