Partito Democratico e Movimento 5 stelle hanno firmato a Firenze un accordo per il sostegno alla ricandidatura di Eugenio Giani alla presidenza della Regione Toscana.
Partito Democratico e Movimento 5 Stelle hanno siglato a Firenze il patto di coalizione in 23 punti a sostegno della ricandidatura di Eugenio Giani a presidente della Regione Toscana. Alla firma dell’accordo oltre allo stesso Giani presenti Emiliano Fossi, deputato e segretario del Pd Toscana, Paola Taverna, vicepresidente nazionale del M5s, Irene Galletti, capogruppo pentastellata in Consiglio regionale, già candidata del M5s alla presidenza della Regione nel 2020. La firma in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione. L’alleanza rappresenta una svolta nel panorama regionale. “Sono spunti fondamentali – ha affermato Giani, parlando con i giornalisti dopo la firma del documento – per un programma che possa essere sempre più condiviso nei fatti, partendo naturalmente dalle reciproche posizioni”. Fra i punti contenuti nel patto, un sistema di reddito di cittadinanza regionale; interventi per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e la riduzione della settimana lavorativa; il raddoppio ferroviario della linea Firenze-Pisa; la chiusura del rigassificatore Snam di Piombino; revisione del piano rifiuti e del piano cave, con il recupero dei principi della legge Marson sul governo del territorio; no alla base Nato di Firenze e all’ipotesi di insediamento militare nell’area di San Rossore. Nei 23 punti avanzati dal M5s viene inoltre ribadita la contrarietà al Masterplan di potenziamento dell’aeroporto di Firenze, e la volontà di trovare soluzioni di gestione in house per la Multiutility. “Lo ritengo un modello molto trasparente, costruttivo – ha detto Giani -, che ci ha visto essere su alcuni di questi punti, nella grandissima parte, pienamente convinti e complici. In altri abbiamo un po’ ribadito le posizioni, con l’auspicio che proprio la comune esperienza, che auspichiamo di governo, possa sempre più affinare; e anche in quelli, partendo da posizioni un po’ diverse, renderci complici nel costruire il buon governo della Toscana”. . L’accordo programmatico punta a rafforzare il campo largo progressista, aggregando anche altre forze come Avs, PiùEuropa, Sinistra civica ed ecologista e Italia Viva. Giani stesso, nel presentare l’alleanza, ha ricordato le leggi condivise negli ultimi mesi con i 5 Stelle, tra cui quelle sul fine vita e sul salario minimo, e ha invitato a un confronto programmatico trasparente per la legislatura prossima. L’accordo, se da un lato dà slancio alle forze progressiste in vista delle regionali d’autunno, dall’altro è visto come un compromesso necessario per mantenere il governo regionale di fronte alla frammentazione delle opposizioni e alle sfide interne tra i partiti del laboratorio toscano. Ci sono state perplessità tra le rispettive basi, ma anche soddisfazione tra i leader nazionali per aver scongiurato il rischio di divisioni.