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Gio 8 Mag 2025
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Lavori Publiacqua e interruzioni: tutte le informazioni utili

Lavori Publiacqua – l’erogazione dell’acqua sarĂ  interrotta o ridotta dalle ore 23.30 circa di venerdì 9 maggio. Fino a quell’ora nella giornata del 9 maggio il servizio sarĂ  quindi regolare. La fine dei lavori è poi prevista per la tarda serata di sabato 10 maggio. Successivamente l’erogazione del servizio tornerĂ  progressivamente alla normalitĂ  tra le ore notturne (tra sabato e domenica) e la mattina di domenica 11 maggio.

“Nelle prime ore del sabato ci saranno riduzioni di servizio e mancanza d’acqua. Lavoreremo tutto il sabato per poter consentire alla struttura di riattivare il servizio all’ora di cena di sabato. Questo significa tornare alla normalitĂ  nelle prime ore del sabato notte, dunque a cavallo con la domenica”. Lo ha dichiarato il presidente di Publiacqua Nicola Perini,  a proposito dei lavori di Publiacqua per l’Autostrada dell’acqua previsti dal 9 all’11 maggio e che porteranno a disagi specialmente a Firenze e Prato.
Perini ha chiesto “ai cittadini di avere un uso molto attento dell’acqua fin dal giovedì e di fare attenzione, specialmente per l’uso degli elettrodomestici perchĂ© nel caso venisse a mancare improvvisamente l’acqua”, nella giornata di sabato, “il rischio è che possano essere danneggiati gli elettrodomestici stessi”.

La protezione civile, si legge in una nota del Comune di Firenze, ha intanto attivato l’alert system telefonico. In fascia rossa – con abbassamenti di pressione e possibili mancanze d’acqua tutta la giornata do sabato – sono indicate le zone di Novoli, Cascine, Rifredi, Statuto, piazza Dalmazia, le Cure, zona Stadio, zona Mercafir e zona bassa di Castello. In quella arancio, con abbassamenti di pressione e possibili mancanze d’acqua in particolare nella fascia 14-24 del 10 maggio, rientrano le zone del centro storico compreso tra Arno, viale Fratelli Rosselli, viale Strozzi, viale Lavagnini, viale Matteotti e viale Giovine Italia, e Soffiano sotto viale Etruria. In fascia gialla le aree restanti di Firenze: in quest’ultimo caso i disagi saranno limitati all’orario 19-24 di sabato.

Per i disagi che si potranno verificare Publiacqua ha previsto piĂą autobotti nei comuni interessati, saranno 10 a Prato e 8 nei comuni della Piana Fiorentina. A Prato saranno collocate in via dei Fossi (parcheggio pubblico – zona Macrolotto 1); via Mozza sul Gorone (zona Ponte Datini/viale Galilei); via Caduti senza Croce (Maliseti); via Taro (zona Scuola Ciliani – Chiesanuova); via Umberto Giordano; piazza Mercatale; piazza Papa Giovanni XXIII (zona Sacra Famiglia); via delle Fonti di Mezzana (parcheggio); via Brasimone (zona Galciana);piazzale Maria Callas (zona Fontanello Grignano).
Nella Piana fiorentina saranno invece collocate: in piazza Vittorio Veneto a Calenzano; a Campi Bisenzio in via Vittorio Veneto (fronte Parco Iqbal), in via Barberinese (angolo via Tosca Fiesoli) e in viuzzo della Costituzione (San Donnino); a Sesto Fiorentino in via Leopardi e piazza Rapisardi (Colonnata); a Signa nella Strada statale 66 (parcheggio Burger King) e in piazza Aldo Moro (zona Indicatore).

Ulteriori info su www.publiacqua.it

Reinserimento di persone detenute, attivato programma da 6 milioni di euro

La persona al centro: giustizia di comunità e inclusione sociale”: è questo il titolo del programma triennale che la Regione Toscana ha promosso per sostenere interventi iniziative di reinserimento di persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Nell’ambito del programma è stato pubblicato un bando, che resterà aperto fino al 27 maggio, rivolto agli enti del terzo settore in forma di raggruppamento in Ats (Associazioni temporanee di scopo) che si renderanno disponibili alla co-progettazione di interventi.

Il programma ha un valore complessivo di 6 milioni di euro ed è frutto di un accordo tra Regione Toscana (che interviene con 1,8 milioni) e la Cassa delle Ammende, un ente istituito presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che finanzia i programmi di reinserimento in favore di detenuti e delle loro famiglie.

Le attività previste dal bando, che si svolgeranno nei prossimi tre anni, riguardano varie aree di intervento:  percorsi di formazione professionale rivolti a persone in esecuzione penale, percorsi di inclusione sociale e/o inserimento socio-lavorativo rivolti a persone in esecuzione penale; interventi di assistenza per le persone in esecuzione penale e per familiari, con particolare riferimento ai minori, sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato, per la giustizia riparativa e mediazione penale.

“Grazie a un investimento economico molto significativo – sottolinea l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli – siamo in grado di rafforzare quel sistema di attività sociali che aiutano il detenuto a reinserirsi nella società. Il bando appena aperto permetterà di realizzare progetti molto significativi in questa direzione grazie soprattutto al coinvolgimento degli enti del terzo settore”.

“Le attivitĂ  di inclusione sociale – prosegue l’assessora – sono determinanti per favorire il rientro della persona che sta finendo di scontare la sua pena, nella comunitĂ  e per diminuire così il rischio di recidive. Rafforzare il legame con la societĂ  esterna,, garantendo al detenuto tutte le tutele sociali possibili è un fattore molto importante per favorire il suo graduale ed effettivo reinserimento”.

A conclusione dell’avviso pubblico, i soggetti che saranno individuati verranno chiamati a partecipare al tavolo di co-progettazione e alla successiva co-gestione, unitamente agli altri partner pubblici del Programma regionale, compresi gli Istituti penitenziari presenti in Toscana.

🎧 “Dire, fare, amare”: presentata la campagna di Coop a favore dell’obbligatorietà dell’educazione affettiva nella scuola

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🎧 “Dire, fare, amare”: presentata la campagna di Coop a favore dell’obbligatorietà dell’educazione affettiva nella scuola
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Sugli scaffali dei punti vendita Coop le confezioni multiple di fazzoletti di carta con  cinque parole: Ascolto, Amore, Rispetto, Consenso, Fiducia che l’Accademia della Crusca aiuta a interpretare e attualizzare

Il  70% del campione consultato nel sondaggio “La scuola degli affetti” promosso da Coop in collaborazione con Nomisma approva la presenza dell’educazione affettiva nelle scuole. E ben 9 italiani su 10 ritengono  che proprio l’insegnamento scolastico possa contribuire alla prevenzione di fenomeni di odio, emarginazione, finanche violenza di genere. A partire anche dalla tenera etĂ , dato che un genitore su due immagina che il percorso  dell’educazione alle relazioni possa iniziare giĂ  dalla scuola elementare e debba essere affidato a figure professionali, insegnanti e psicologi, le cui capacitĂ  e conoscenze sono riconosciuti. Tra i contrari il 49% lo è per il timore che possa essere trattata con superficialitĂ .

Una fotografia della realtà molto lontana dalle ultime recenti disposizioni in materia promosse dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che non apre sul principio dell’obbligatorietà di questa materia (l’Italia è uno dei pochi Paesi europei a non averla) e introduce il vincolo dell’approvazione delle famiglie per quelle iniziative di formazione su questa materia peraltro a carattere puramente extracurricolare e dunque lasciate alla libera offerta dei singoli istituti scolastici.

Ascolto, Amore, Rispetto, Consenso, Fiducia, sono le cinque parole non banali che assumono un nuovo,  più attuale significato nell’ambito della campagna “Dire, fare, amare” promossa da Coop a favore dell’obbligatorietà dell’educazione affettiva nella scuola. campagna che  prosegue ora con l’arrivo in questi giorni, in tutti i punti vendita Coop di  400mila confezioni (pari alla rotazione di circa 3 mesi)  come mezzo di informazione e di adeguata sensibilizzazione sul tema. Le cinque parole sono oggetto di interpretazione e attualizzazione da parte dell’Accademia della Crusca, uno dei principali punti di riferimento per gli studi sulla lingua italiana.

Grazie al lavoro svolto da Paolo D’Achille e Rita Librandi, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’Accademia, e da Federigo Bambi, Accademico della Crusca, ricostruiamo origine e storia di queste parole e soprattutto l’uso che oggi nel linguaggio comune ne facciamo tenendo conto anche delle deviazioni rispetto al significato di partenza.

A partire dal termine “Amore”, parola di antichissima attestazione tanto che in volgare, compare per la prima volta nel 1190, ma che oggi spesso si allontana dal significato originario che non rinvia in alcun modo a sentimenti negativi. Eppure, oggi, corredata da aggettivi quali malato, morboso o tossico, acquista una fisionomia contraria rispetto al sentimento fonte di vita cui la parola amore rinvia fin dalla sua origine.

NELL’AUDIO Maura Latini, presidente COOP Italia

Gaza: Imam Firenze, “governi reagiscano a progetto di deportazione”

Gaza: Imam Firenze – Da parte dei governi, “non c’è solo silenzio, ma c’è anche un appoggio a questo nuovo atto criminale”, dell’annunciata occupazione della striscia di Gaza da parte di Israele.

A dirlo è l’imam di Firenze, Izzedin Elzir, intervenendo a margine di una iniziativa a Palazzo Vecchio.    “Invitiamo tutti a riflettere e ad essere umani. Quel progetto di questo governo criminale, loro usano la parola dolce ‘spostare’ ma si tratta di deportare i palestinesi, non è di oggi.

E’ un progetto vecchio decenni e quando l’abbiamo denunciato dicevano che siamo matti. Ora purtroppo stiamo vedendo in diretta mondiale cosa sta facendo”, il governo Netanyahu. “Perciò – conclude l’imam – invitiamo tutti a prendersi la loro responsabilitĂ ; non possono dire ‘non abbiamo visto””.

🎧Nuovo rogo nel sottopasso delle Cure a Firenze, incendiati i libri di Marco

Nuovo rogo nel sottopasso delle Cure. Incendiati nella notte i libri di Marco, il libraio senza fissa dimora. E’ la seconda volta in pochi mesi. Non ci sarebbero feriti e il sottopassaggio sarebbe temporaneamente interdetto.

I vigili del fuoco spiegano di essere intervenuti questa notte due volte, a distanza di breve tempo, nel sottopasso in piazza delle Cure a Firenze dove sono stati nuovamente incendiati i libri di Marco, libraio senza fissa dimora. Il primo intervento alle 2:20 per un piccolo incendio, il successivo alle 3:40 per lo spegnimento di materiali vari.
Sul posto, spiegano, è stato richiesto anche l’intervento del personale sanitario per il controllo di rito per alcune persone senza fissa dimora che si trovavano rifugiati nelle vicinanze.
 “Il mio primo commento è di condanna, poi ovviamente ci sono i nostri agenti della polizia municipale che stanno verificando”, “andare a colpire Marco è come andare a colpire la fragilitĂ  in generale nella nostra cittĂ ”. Lo ha dichiarato la sindaca di Firenze Sara Funaro, dopo che stanotte sono stati nuovamente incendiati i libri di Marco, il libraio senza fissa dimora, nel sottopasso delle Cure.
“E’ giĂ  la seconda volta che succede che viene dato fuoco ai libri ai libri di Marco – ha ricordato Funaro -. Tra l’altro Marco è in un percorso virtuoso, accoglienza, di reinserimento da un punto di vista socio-lavorativo con il banco e con le associazioni che lo stanno aiutando”.
Per il capogruppo M5s in Consiglio comunale Lorenzo Masi “si tratta di un evento che condanniamo con tutte le nostre forze e sul quale tutti noi dobbiamo riflettere e intervenire prontamente. E’ evidente che è necessario arrivare ad una soluzione definitiva, che tuteli innanzitutto le persone ma che garantisca anche il luogo, visto che il sottopasso è cruciale per i collegamenti tra le Cure e piazza della LibertĂ  e viene utilizzato ogni giorno sia da adulti che da bambini”.
“Ci preoccupa la distanza tra il quotidiano e i momenti di maggiore visibilitĂ  pubblica della zona” affermano Dmitrij Palagi – Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Palandri – Sinistra Progetto Comune Quartiere 2. “Stanno arrivando diverse testimonianze e ricostruzioni su quanto sarebbe avvenuto poche ore fa nel sottopasso delle Cure: si vedono tracce di fiamme e distruzione.  Attendiamo però informazioni ufficiali dall’Amministrazione prima di commentare l’episodio specifico. Ribadiamo l’invito al sistema politico e istituzionale di riflettere sulla quotidianitĂ , sui tanti problemi legati alle marginalitĂ . La societĂ  è cambiata. Negli ultimi anni c’è stata un’accelerazione dei mutamenti, con l’aumento delle disuguaglianze, delle violenze e gli effetti delle misure prese in relazione al contesto pandemico. Le trasformazioni riguardano tutte le parti della CittĂ , non solo quelle piĂą povere.  In questi giorni, attraversando il sottopasso delle Cure, come altre parti del territorio, abbiamo registrato la distanza tra i momenti di forte mobilitazione solidale che rispondono a episodi specifici e il quotidiano.  La politica è l’unica risposta, sia per ripensare i servizi, sia per risponde a ogni tipo di episodio di violenza superando assuefazione, indifferenza, o immobilitĂ  legata a paura”.

Regionali: inizia il percorso nel centro sinistra per costruire il campo largo

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Regionali: inizia il percorso nel centro sinistra per costruire il campo largo
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Dopo la segreteria regionale del Pd, inizia il percorso per costituire una coalizione larga che rappresenti il laboratorio piĂą avanzato d’Italia contro le politiche del Governo Meloni. Un campo largo, anzi larghissimo che per il momento sembra però tutto in salita.

Con la Segreteria del Pd regionale di lunedì scorso, si sono ufficialmente aperte le danze per mettere in piedi la macchina del centro sinistra in vista delle prossime elezioni regionali d’autunno. Continua a non esserci un’ufficializzazione della candidatura del Presidente uscente Eugenio Giani, ai tempi dalla parte di Bonaccini. Ora il partito shleiniano vuole condurle queste danze, e così tiene ancora il Presidente sulla corda. Che a sua volta sa che il partito non ha in realtĂ  alternative. Costruire una nuova candidatura in poche settimane per buttare a mare quella vecchia sarebbe una debacle totale. Però, ora è il momento dei negoziati. Così come lo è per gli alleati. E anche qui, la danza muove i primi passi incerti. Tutti vogliono stare nel campo larghissimo, ma i veti e i mal di pancia non mancano. AVS chiede di partire dal Pd, of course, e dal Movimento 5 stelle, dimenticando Italia Viva, che pure è nel governo regionale (dettaglio non di poco conto). Mentre Renzi costringe comunque tutti a confrontarsi con la sua posizione disciplinatissima, allineata e coperta nel nome del laboratorio che dovrebbe diventare il modello nazionale per creare un’alternativa alla Meloni. «Italia viva condivide integralmente l’obiettivo del Pd toscano e del segretario Fossi – dice il renziano Francesco Bonifazi». Dire però che le divisioni non mancano, è dire poco. Per tutti gli altri le parole d’ordine sono: “discontinuitĂ ”, oppure “una nuova stagione politica”, oppure “cambiare politiche”. Le danze sono appena aperte e sembra che ci sarĂ  parecchio da ballare prima di trovare una quadra.