Ven 29 Mar 2024

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Omicidio Ciatti: fermato in Germania il principale indagato scarcerato a giugno

Omicidio Ciatti, fermato in Germania il cittadino ceceno che era stato scarcerato. La notizia è arrivata nella serata di ieri. Genitori di Niccolò aggrappati ad un filo di speranza perché sia fatta giustizia.

Rassoul Bissoultanov è il 26enne ritenuto il principale responsabile dell’omicidio del giovane 22enne di Scandicci durante un pestaggio avvenuto l’11 agosto 2017 fuori da una discoteca a Lloret de Mar.  L’uomo rimesso in libertà dalla giustizia spagnola il 17 giugno scorso, è dunque di nuovo in manette. E’ stato catturato in Germania grazie all’esecuzione del mandato europeo emesso a febbraio dalla procura di Roma per due dei tre cittadini ceceni coinvolti nel pestaggio che portò alla morte del ragazzo e di cui tra pochi giorni ricorrerà il quarto anniversario.

La Germania potrebbe decidere nelle prossime ore per l’estradizione in Italia, come chiesto dai pm romani, e dunque il processo per la morte di Niccolò  potrebbe celebrarsi qui. Questa naturalmente è la speranza alla quale di aggrappano i genitori. Senza però troppe illusioni visto il precedente negativo. La Francia aveva negato l’estradizione a suo tempo.

Bissoultanov era stato ripreso dalle telecamere della discoteca St.Trop’ mentre sferrava il calcio che avrebbe mandato a terra Niccolò, ed era stato arrestato pochi giorni dopo la morte del giovane. Rimasto in carcere in Spagna fino a due mesi fa quando, per lo scadere del termine di carcerazione preventiva, è di nuovo tornato in libertà con il solo obbligo di firma settimanale disposto dalla giustizia spagnola. Il processo nei suoi confronti al tribunale di Girona, infatti, sarebbe cominciato solo il prossimo 26 novembre.

Nelle scorse ore invece l’arresto in Germania. L’uomo avrebbe infatti passato il confine, secondo quanto appreso, con la motivazione di doversi recare a Strasburgo dove viveva precedentemente per recuperare dei documenti personali.

Ancora libero, invece, l’altro imputato per la morte di Niccolò, Movsar Magomadov,  arrestato anche lui nel 2017 dagli agenti spagnoli. Anche per lui l’Italia aveva chiesto l’estradizione. Ma nei mesi scorsi Madrid era tornata ad affermare la propria competenza sul caso, ed era in libertà da maggio.

“Una notizia arrivata da poco che un minimo ripristina una base di giustizia a questa terribile vicenda. Grazie alla magistratura italiana e alla polizia tedesca che ha proceduto all’arresto, mi unisco all’auspicio di Luigi, che ho appena sentito, affinché si proceda velocemente all’estradizione”, sono le prime parole del Sindaco di Scandicci Sandro Fallani che dall’inizio segue il caso e sostiene i familiari del giovane perché sia fatta verità e giustizia per Niccolò.

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