Dom 5 Mag 2024

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Nasce progetto europeo per tutelare il Mediterraneo dalle plastiche

Si chiama “Plastic Busters Mpas”, coinvolge 15 paesi ed è coordinato dall’Università di Siena. Il progetto si spalmerà su 4 anni e verrà finanziato da 5 milioni di euro europei.

Un progetto specifico per tutelare dalle plastiche le aree protette del Mediterraneo, tra le più colpite al mondo da questi rifiuti. E’ ‘Plastic Busters Mpas’, appena avviato e finanziato con 5 milioni di euro dal fondo europeo Interreg Europe, che deriva da Plastic busters, iniziativa dell’Università di Siena.
Il progetto, quadriennale, coinvolge 15 partner da Italia, Spagna, Francia, Grecia, Albania, Croazia e Slovenia: è coordinato da Ispra mentre la responsabilità scientifica è dell’Università di Siena. Si tratta del primo progetto su scala mediterranea, in cui i Paesi dell’Ue e alcuni paesi candidati all’adesione uniscono le forze per affrontare la problematica dei rifiuti marini, con un approccio coordinato.
‘Plastic Busters Mpas’ avrà il compito di diagnosticare gli impatti delle macro e microplastiche sulla biodiversità nelle aree marine protette, di definire e testare misure di sorveglianza, prevenzione e mitigazione dell’inquinamento marino da rifiuti plastici, di sviluppare un quadro comune di azioni, di politiche e di legislazione. Obiettivo è anche definire un piano di governance congiunta, attraverso un approccio partecipativo e un impegno concreto delle aree marine protette coinvolte nel progetto, per attuarlo attraverso specifici protocolli di intesa, con l’obiettivo di estendere le buone pratiche individuate a tutte le aree marine protette del Mediterraneo. Nella parte finale del progetto, lo scopo sarà fornire ai decisori politici raccomandazioni e strategie per la gestione dei rifiuti plastici marini.

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