Gio 25 Apr 2024

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🎧 Nardella, per la scuola governo valuti obbligo vaccinazione

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🎧 Nardella, per la scuola governo valuti obbligo vaccinazione
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Firenze, il sindaco di Firenze Dario Nardella alla trasmissione Telegram, in onda stasera su Tele Iride, ha invocato la vaccinazione obbligatoria per il personale scolastico.

“Credo che il Governo debba riservare l’ingresso a luoghi come teatri, cinema e scuole a chi si è vaccinato, perché la libertà di scelta individuale dei No-vax non può azzerare l’interesse collettivo della salute pubblica di tutti i cittadini – ha detto il sindaco Nardella – E anche sulla scuola secondo me il Governo deve valutare l’obbligo di vaccinazione, come è stato fatto in altri casi per il personale sanitario che non si è voluto vaccinare”.

“Nella provincia di Firenze siamo passati in un giorno da 9 contagi a 37, quindi sono quadruplicati. Le autorità sanitarie mi dicono che a Careggi, su tutti i controlli effettuati, la stragrande maggioranza sono infezioni con la variante Delta, e le infezioni che stiamo registrando sono soprattutto tra i giovani. Ecco ci rendiamo conto che in questa situazione non possiamo essere superficiali e pensare che sia tutto finito, tutt’altro”.

Anche a livello nazionale la curva dei contagi inizia a risalire, per tre mesi i casi di infezione da SarsCoV2 in Italia hanno continuato a scendere, ma a fine giugno la discesa ha subito una frenata e la curva ha cominciato a salire e adesso l’inversione tendenza è così chiara che se ne vedono i segni anche a livello regionale.

Gli esperti che seguono l’andamento dell’epidemia in Italia non hanno più dubbi sull’inversione di tendenza, come il fisico Roberto Battiston, la fondazione Gimbe e l’Associazione Italiana di Epidemiologia (Aie), per la quale l’indice che descrive di contagi in modo simile all’Rt è sopra 1 in 11 regioni.

“La pandemia non è finita”, ha detto anche oggi il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Dobbiamo avere grande prudenza e attenzione, soprattutto per le varianti che sono elementi di ulteriore preoccupazione in un quadro che va seguito con grande attenzione”.

È una situazione, quella italiana, in linea con l’aumento dell’incidenza che si sta facendo strada in molti Paesi d’Europa, anche se al momento la mappa elaborata dai Centri europei per il controllo delle malattie (Ecdc) è ancora in gran parte verde, a eccezione della Spagna, quasi tutta in rosso, e Cipro, in rosso scuro. In giallo Irlanda e ampie aree dei Paesi Bassi e della Svezia.

A dare la misura della risalita della curva epidemica in Italia sono anche i numeri dell’aggiornamento quotidiano del ministero della Salute, che segnalano un incremento di 1.394 casi in 24 ore rispetto ai 1.010 del 7 luglio. All’indomani del primo superamento della soglia di mille casi, si registra un aumento del 38%, rilevato con 174.852 test fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 177.977 del giorno precedente. Il tasso di positività risulta quindi salito da 0,56 a 0,8% in 24 ore.

È invece di 1,5 se si considera il rapporto del totale dei casi con i soli tamponi molecolari. Mentre il numero dei decessi resta sostanzialmente stabile (13 contro i 14 del giorno prima), la discesa dei ricoveri comincia a frenare. I ricoverati nelle unità di terapia intensiva restano 180, come il giorno precedente e restano 8 anche i nuovi ingressi. In calo di 37 unità in 24 ore sono invece i ricoverati nei reparti ordinari, per un totale di 1.197.

In podcast le dichiarazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella.

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