Ven 19 Apr 2024

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Migranti: “Verso crisi umanità”

Un gruppo di docenti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana Santa Caterina da Siena ha scritto una lettera  aperta rivolta alla società civile e soprattutto a coloro che rivestono ruoli di governo e amministrativi, esprimendo “preoccupazione” anche per la sorte di tanti esseri umani.

“Viva preoccupazione per la gravità di una situazione che si connota come crisi di umanità ed emergenza democratica nel nostro Paese”. E’ quanto scrive un gruppo di docenti dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Toscana Santa Caterina da Siena in una lettera aperta rivolta alla società civile e soprattutto a coloro che rivestono ruoli di governo e amministrativi, esprimendo “preoccupazione” anche per la sorte di tanti esseri umani.
“Recenti misure di legge su sicurezza e politiche d’asilo cancellano di fatto i diritti fondamentali degli stranieri e sono profondamente discriminatorie di diritti inalienabili di uomini e donne. La ‘declamata’ chiusura dei porti e il rifiuto nei confronti di migranti che fuggono da guerre e miseria incrementano la percezione che i rifugiati siano una minaccia per la sicurezza dei cittadini italiani, e non persone da proteggere”, scrivono i firmatari della lettera.

Invitando al riconoscimento “della dignità di ogni persona”, nella lettera si invita a “reagire” a un clima “di paura dell’altro che individua negli stranieri il capro espiatorio dei malesseri della nostra società, i docenti chiedono un momento di riflessione comune, che si faccia ispirare dal messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della Pace del 1 gennaio 2018, dal titolo ‘Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace’, ma soprattutto dal Vangelo.

“Come insegnanti sentiamo la responsabilità politica che deriva dal nostro servizio teologico al popolo di Dio” e “ribadiscono l’impegno a formare coscienze capaci di assumersi responsabilità concrete in un momento storico che appare segnato da dinamiche involutive, che sembrano oscurare nei cuori di molti la misericordia e il senso di solidarietà indispensabili a costruire una società in cui sia più agevole vivere, in cui si possa pensare di essere più felici. Tutte e tutti”, concludono i firmatari.

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