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Mar 30 Set 2025
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Cultura & SpettacoloCinemaMiddle East Now 2025

Middle East Now 2025

Middle East Now 2025. A Firenze dal 7 al 12 ottobre 2025 al Cinema La Compagnia, al Cinema Astra, alla SRISA Gallery – e online sulla piattaforma MyMovies – va in scena una settimana d’immersione nel Medio Oriente contemporaneo, tra storie di vita e di speranza.

Tra i film da segnalare, nella nuova edizione di Middle East Now, mercoledì 8 ottobre (ore 17.30 Cinema La Compagnia) Little Syria di Reem Karssli e Madalina Rosca.
Un incredibile viaggio che dura oltre 20 anni, di un fratello, della sorella e del fidanzato, intrappolati tra una Siria da cui sono fuggiti per salvarsi e un’Europa che a volte sembra accoglierli e altre respingerli. Anteprima italiana alla presenza della regista. Giovedì 9 ore 18, sempre alla Compagnia:  Cutting through Rocks di Mohammadreza Eyni e Sara Khaki.
Potente documentario vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance Film Festival. La protagonista è Sara Shahverdi, la prima donna ad essere eletta consigliera. Divorziata, motociclista ed ex ostetrica, Sara non passa inosservata. Tenace e senza alcuna intenzione di lasciarsi scoraggiare, è determinata a far progredire la sua comunità e a porre fine alle vane promesse e alla pigrizia perpetrate dai consiglieri locali. Quando emergono voci che insinuano dubbi sulle vere intenzioni di Sara nella sua azione di emancipazione delle ragazze, la sua identità viene messa in discussione.

Venerdì 10 ottobre – ore 17.00 (Cinema La Compagnia – Via Cavour, 50) The Lions by the River Tigris di Zaradasht Ahmed.
Il patrimonio culturale è la vittima invisibile di ogni guerra. Mosul, una delle città più antiche del mondo con oltre 8.000 anni di storia, è stata controllata dall’ISIS per anni e dopo la liberazione è rimasta in rovina. “The Lions on The River Tigris” segue tre uomini – un pescatore, un musicista e un collezionista – che si rifiutano di lasciare che la storia della città venga dimenticata. Sabato 11 ore 21.00 (cinema la Compagnia): My Father and Qaddafi di Jihan K
Una storia personale in cui la regista ricostruisce la figura di un padre che ricorda a malapena; Mansur Rashid Kikhia, un avvocato per i diritti umani, ministro degli Esteri della Libia e ambasciatore presso le Nazioni Unite. Dopo aver prestato servizio nel regime sempre più brutale di Gheddafi, ha abbandonato il governo ed è diventato un leader dell’opposizione pacifica. Per molti, Kikhia è stato una stella nascente che avrebbe potuto sostituire Gheddafi, ma nel 1993 è scomparso dal suo hotel in Egitto. Jihan va alla ricerca della verità. Domenica 12, alla Compagnia ore 17.00: Il Ruolo della Turchia in un Medio Oriente a pezzi. 1 cortometraggio e un documentario in anteprima italiana che ci raccontano di censura e della necessità di essere critici in tempi di repressione.
Happiness (Paesi Bassi, Turchia, 2025, 18’) di Fırat Yücel, diario digitale che racconta le notti insonni di un gruppo di attivisti e immigrati ad Amsterdam, assorbiti dai genocidi e dalle atrocità trasmessi in tempo reale. Un’ansia particolare prende il sopravvento: cosa succederà nel mondo mentre sono offline? E ancora Seen Unseen: An Anthology of (Auto)Censorship (Olanda, Turchia, 2024, 66′) di Fırat Yücel, Erhan Örs, Sibil Çekmen, Serra Akcan, Nadir Sönmez, Hakan Bozyurt, Can Memiş e Belit Sağ, raccolta di film del collettivo Altyazı Fasikül: Free Cinema, esteticamente eclettica (tra immagini di desktop, lettere, messaggi e video sorveglianza) e politicamente audace, che sottolinea la necessità di essere critici in tempi di censura e repressione.