Illustrato in Consiglio regionale la manovra di bilancio della Regione Toscana: 12,8 miliardi di euro, di cui 8,27 miliardi per la sanità. Gli atti economici sono stati illustrati dal presidente della commissione affari istituzionali.
La manovra economica regionale lascia invariata l’addizionale Irpef. “Sul fronte delle entrate tributarie – ha detto il Presidente della Commissione affari istituzionali Salotti – non sono previsti aumenti, l’addizionale Irpef resta invariata in attesa di capire se il Governo scioglierà il nodo del payback sui dispositivi medici, un nodo importante per andare a ridurre l’addizionale Irpef e dare risorse aggiuntive al nostro sistema sanitario”. Parlando della spesa sanitaria Salotti ha spiegato che è la voce più rilevante del bilancio. “Nel bilancio iniziale del 2025 valeva 8,097 milioni quindi 176 milioni in più quest’anno ed ha un’incidenza di circa 64,7% sul totale complessivo delle risorse che sarebbe comunque l’80% della sola spesa corrente”. Il documento del bilancio regionale conferma rispetto alle anticipazioni e riporta anche i previsti 23 milioni di euro – per un anno -, per il reddito di inserimento lavorativo destinato a chi non beneficia di ammortizzatori sociali e con Isee inferiore a 15.000 euro. La misura sarà stanziata grazie ad un avanzo di Arti, l’agenzia regionale dei centri per l’impiego. Sul fronte del recupero dell’evasione fiscale si sta consolidando il gettito effettivamente incassato che vale circa 200 milioni l’anno. Sul trasporto e il diritto alla mobilità sono stanziati più di 698 milioni per il trasporto pubblico locale (gomma, ferro, mare), inclusi fondi per la tramvia di Firenze e la Darsena Europa a Livorno. Le risorse arrivano da uno specifico fondo nazionale e, in parte, da risorse regionali proprie. Sulla difesa del suolo sono stanziati 45 milioni, con risorse specifiche per le zone alluvionate. Il volume complessivo dei fondi vincolati vale oltre 2 miliardi. Sul fronte degli investimenti, nel triennio sono previsti 920 milioni di risorse regionali che si aggiungono ai finanziamenti statali ed europei. Per le politiche attive di parte corrente si prevede, complessivamente per il 2026, circa 1,5 miliardi, comprese le spese di funzionamento. L’indebitamento ammonta a 931milioni di euro.


