Capace di fondere jazz, folk e ritmi innovativi, McCraven sarà al festival con la prima delle tre date italiane. Mercoledì 9 luglio alle 21.30 al Giardino Scotto di Pisa
Mercoledì 9 luglio Pisa Jazz Rebirth annuncia una delle performance più attese del festival: il live della visionaria superstar Makaya McCraven. Un’occasione unica per vivere l’esperienza del jazz contemporaneo eseguito da uno dei suoi più autorevoli interpreti, affiancato sul palco, dove siederà alla batteria, da Matt Gold alla chitarra, Marquis Hill alla tromba e Junius Paul al basso. McCraven ha sempre sfidato i confini tradizionali del jazz, introducendo elementi di musica folk, suggestioni hip-hop e arrangiamenti post-genere. Il suo stile unico e la sua visione artistica hanno completamente reinventato il modo in cui il jazz viene percepito e vissuto. Come ha decretato il New York Times, “McCraven è diventato silenziosamente uno dei migliori argomenti a favore della vitalità del jazz”.
Nato a Parigi dalla cantante e flautista ungherese Ágnes Zsigmondi e dal batterista jazz afroamericano Stephen McCraven, Makaya è cresciuto in una vivace comunità creativa nell’area di Northampton, Massachusetts, dove il padre suonava con artisti come il sassofonista ed etnomusicologo Marion Brown, il polistrumentista Yusef Lateef e il sassofonista Archie Shepp, oltre a un gruppo di musicisti Gnawa africani. Nel frattempo, la madre mescolava le tradizioni dell’Europa orientale, plasmando contemporaneamente le sue concezioni sul ruolo della musica nella costruzione e nel riflesso delle comunità. Quel contesto, con la sua seducente mescolanza di culture, ha contribuito a stabilire la sua filosofia intorno al jazz come musica folk. “Sono molto attratto dalla musica folk. La musica della tradizione orale, la musica che appartiene al popolo, dove è più un’esperienza collettiva a cui tutti partecipiamo e conosciamo come parte del nostro essere e di chi siamo”. Immerso fin da giovanissimo nelle tradizioni popolari globali, è anche un figlio degli anni Novanta, dunque profondamente influenzato dalla musica campionata.