Ven 26 Apr 2024

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Lucca Comics: assessore Lemucchi, “interroghiamoci sui contratti nazionali dei lavoratori di cooperative e imprese di servizi”

“Il Comune farà la sua parte e approfondirà gli spazi legali per cercare di aumentare le paghe orarie di tutti i lavoratori delle imprese di servizi che operano per l’ente e per le sue partecipate”.

Finita l’edizione 2019 di Lucca Comics & Games ritengo doveroso rispondere alle polemiche relative alla paga dei cosiddetti ‘felpati’, tema, questo, che è stato anche oggetto di alcune dichiarazioni rilasciate in questi giorni dal presidente e dal direttore di Lucca Crea, che ritengo condivisibili. Nei giorni scorsi la società che gestisce la manifestazione è stata descritta come un soggetto profittatore e sfruttatore che utilizza giovani lavoratori sottopagati. Se questo è il metro di giudizio utilizzato, è bene avere contezza che nell’ambito delle pubbliche amministrazioni in Italia i servizi per legge sono appaltati all’esterno, con gare pubbliche, e la retribuzione di ragazzi che hanno lavorato 5/6 giorni a Lucca Comics & Games è la stessa con cui lavoratori giovani e meno giovani di cooperative, imprese di pulizie e aziende private lavorano tutto l’anno, percependo paghe orarie, da contratto nazionale, basse in molti casi in misura imbarazzante.

A Lucca Crea si sta chiedendo di fare quello che non fanno né il Governo, né il Parlamento né i sindacati, mentre si fa finta di ignorare che, nell’ambito delle strette possibilità di scelta consentite dalla legge, la società ha costruito bandi di gara con criteri non solo economici ma sempre basati sulla qualità dell’offerta tecnica, tant’è che chi ha vinto è stato l’operatore con il progetto economicamente più oneroso. Il Festival ha sempre pagato secondo i termini di legge. Nel 2014 i voucher corrispondevano a circa 50 euro al giorno, e quando il legislatore ha portato la retribuzione a 7,50 euro l’ora Crea si è allineata. E ancora adesso che i mutati scenari portano a escludere logiche di internalizzazione dovendo far intervenire società professioniste nell’ambito degli accessi e della sicurezza, come in ogni grande evento internazionale, Lucca Crea si è fatta carico di trovare i progetti solidi, prendendosi in carico la verifica della corretta e adeguata applicazione dei contratti nazionali maggiormente rappresentativi.

Lucca Crea srl produce il miracolo dell’organizzazione della seconda manifestazione mondiale di questo settore, non in una metropoli, ma in una piccola città di provincia di nemmeno 90mila abitanti e, cosa unica nel panorama nazionale, non usufruisce di alcun finanziamento pubblico. Lucca Crea non è la riserva aurea della Banca d’Italia, non ha ricchezze illimitate e nascoste nei bunker: i bilanci parlano chiaro negli anni 2016, 2017, 2018 ha fatturato rispettivamente 6,6 milioni, 6,6 milioni e 7,2 milioni di euro e negli stessi anni a registrato utili rispettivamente per 471mila, 114mila e 236mila euro. Per avere un temine di paragone il Comune ha un bilancio di circa 80 milioni di euro che aggiunto a quello delle sue partecipate sfiora i 150milioni di euro.

Gli utili di Lucca Crea vengono accantonati su fondi di riserva da cui occasionalmente il Comune attinge come nell’anno 2017 per finanziare servizi sociali e cultura. Il bilancio della società è impegnato quindi in massima parte nella costosa produzione del festival che, a fronte di un modesto utile per la società stessa, porta un indotto imponente con mezzo milione di persone che si recano a Lucca e una ricaduta di circa 56 milioni di euro sul territorio interessato.

L’amministrazione sta valutando se esistano spazi, da un punto di vista legale/normativo, per poter incidere sulle gare di appalto affinché ci sia la possibilità di incrementare la paga oraria, non solo dei lavoratori temporanei di Lucca Comics & Games, ma di tutti quelli delle società che forniscono servizi analoghi all’ente e alle sue partecipate. Teniamo conto che la società proprio per la sua natura pubblica è una ricchezza per la città e per ogni cittadino di Lucca e difenderne il valore credo che sia utile per la nostra comunità.

L’assessore alle partecipate Giovanni Lemucchi

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