Dom 5 Mag 2024

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Lucca: bagarre in consiglio comunale per sgombero impianto sportivo

L’opposizione accusa l’assessore Barsanti che, nel suo intervento nella discussione sullo sgombero da parte del comune di Lucca dell’impianto sportivo di San Cassiano a Vico, avrebbe “totalmente dismesso i panni di rappresentante di una giunta comunale, indossando quelli di capo ultras con provocazioni, intimidazioni, attacchi personali e diretti al capogruppo del Pd, Raspini”.

Tutto parte da uno sgombero: quello che il comune di Lucca ha fatto ai danni dell’impianto sportivo di San Cassiano a Vico, culminato nell‘arresto per resistenza del presidente della societa’ che lo aveva in gestione. Il resto è storia di ieri sera, quando la discussione in consiglio comunale è sfociata in una vera e propria bagarre .

Per le minoranze la vicenda andava gestita in maniera diversa senza arrivare all’uso della forza: “L’amministrazione di Lucca  – spiegano le opposizioni – si è dimostrata ancora una volta incapace di gestire situazioni delicate”.

“Scene vergognose e intimidatorie. Il consiglio comunale non è la casa della maggioranza, ma di tutti i cittadini di Lucca”, scrivono poi oggi in una nota i consiglieri di centrosinistra su quanto accaduto nell’assemblea, a fronte di “una mistificazione della realtà, un atteggiamento violento, intimidatorio e assolutamente non in linea con quelli che sono i principi della legalità – e della democrazia – sbandierati dalla maggioranza”.

Sindaco, giunta e consiglieri comunali di maggioranza, ribandendo oggi le motivazioni dell’esecuzione dell’ordinanza, puntano il dito contro l’opposizione che ha abbandonato la seduta prima della conclusione dei lavori.

“Il principio di legalità è uno dei caratteri essenziali dello Stato di diritto – si legge in una nota congiunta -, afferma l’idea che ogni attività dei pubblici poteri debba trovare fondamento in una legge e la sua tutela sta alla base di qualsiasi concetto di vivere civile. Attraverso il ritiro forzato dell’impianto di San Cassiano a Vico, dopo reiterati abusi edilizi certificati da due ordinanze del Tar ed una del Consiglio di Stato, l’amministrazione comunale di Lucca  ha dato esecuzione e ristabilito il principio di legalità”.

La bagarre è scoppiata, si riferisce dalla maggioranza, dopo che in consiglio comunale l’assessore allo sport Fabio Barsanti ha fatto presente quello che secondo lui è un cortocircuito ideologico del Pd, “partito che da sempre porta la legalità come faro delle sue politiche”. Il capogruppo dell’opposizione al comune di Lucca  Francesco Raspini si sarebbe messo a gridare a microfono spento contro l’assessore che parlava, accusandolo di averlo in qualche modo censurato ed intimidito. Più tardi la sospensione della seduta ed in seguito l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione.

“Nonostante i toni” del consigliere Gianni Giannini (Pd), intervenuto sulla questione, “fossero stati del tutto corretti e normali – si afferma invece  dall’opposizione -, l’assessore Barsanti, quando è intervenuto, ha totalmente, e ancora una volta dismesso i panni di rappresentante di una giunta comunale, indossando quelli di capo ultras. Provocazioni, intimidazioni, attacchi personali e diretti al capogruppo del Pd, Raspini, colpevole, secondo Barsanti, di aver guardato il presidente del consiglio comunale”.

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