Ven 3 Mag 2024

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Inchiesta della Procura e indagine dei Nas sulla gestione del canile ‘Il Rifugio’ a Prato

Sono state rilevate delle presunte irregolarità nella gestione del canile da parte dell’associazione di volontariato che se ne occupa. Le ipotesi per gli indagati sono di peculato e concussione.

I carabinieri del Nas di Firenze hanno condotto delle indagini su l’associazione di volontariato che gestisce il canile municipale ‘Il Rifugio’ a Prato. A partire da una denuncia si è arrivati ad una vera e propria inchiesta, che ha portato agli arresti domiciliari la presidente dell’associazione. Le ipotesi di reato che sarebbero state contestate a lei, e anche ad altri collaboratori della struttura, sono a vario titolo di peculato e concussione.

Ieri, i militari hanno acquisito documenti presso l’assessorato all’Ambiente del Comune di Prato e hanno svolto degli accertamenti. Gli indagati sono un totale di cinque tutti facenti parte dell’associazione di volontariato Qua la zampa (Odv). La procura ipotizza presunte condotte di malagestione del canile. Riguardo alla presidente della Odv, la procura riferisce che è stata eseguita a suo carico un’ordinanza del gip di custodia cautelare personale agli arresti domiciliari. Il gip ha riconosciuto a suo carico la “sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di peculato, induzione indebita a dare o promettere, ricettazione e concorso in falso materiale in atto pubblico”.

Il Comune ha anche spiegato in una nota che “sin dal primo momento gli uffici comunali hanno garantito massima collaborazione agli inquirenti che stanno portando avanti l’inchiesta su alcuni membri dell’associazione Qua la zampa, che ha in gestione il canile comunale” e che “l’affidamento del servizio era stato rinnovato tramite gara a fine 2022”. “La continuità del servizio – aggiunge il Comune – sarà garantita, dato che gli animali hanno necessità di assistenza quotidiana e l’associazione è chiamata a rendere conto di come intende riorganizzarsi. In base agli sviluppi dell’inchiesta potranno essere valutati i provvedimenti necessari. L’amministrazione si augura che quanto prima venga fatta chiarezza anche per tutti i membri dell’associazione stessa”.

 

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