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Dom 6 Ott 2024
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ToscanaDirittiGig economy, Spinelli: "introdurre una carta dei diritti per i fattorini"

Gig economy, Spinelli: “introdurre una carta dei diritti per i fattorini”

Lo afferma Serena Spinelli consigliera di Mdp, durante il convegno organizzato sul tema a Firenze. La cosiddetta ‘Gig economy’ è il modello di lavoro on demand che si è affermato soprattutto con i servizi di food delivery.

“Vorremmo comprendere se come Consiglio regionale – afferma Serena Spinelli, intervenuta oggi a Firenze – siamo in grado insieme alla Giunta di proporre una carta dei diritti analoga a quella nata a Bologna per iniziativa del Comune”.

Secondo l’economista Dario Guarascio, intervenuto nella sessione della mattina, nelle piattaforme di food delivery “non c’è nulla di particolarmente innovativo da un punto di vista tecnologico ed economico, se non la capacità di organizzare il lavoro in un modo che da la possibilità di sfuggire a determinate regolamentazioni e oneri aggiuntivi sul costo del lavoro, che è un input produttivo fondamentale soprattutto per prestazioni come la consegna di pasti in cui il lavoro umano è centrale. Se si risparmia lì, chiaramente si è molto competitivi”.

Nel frattempo è in corso oggi, lunedì 4 giugno a Firenze, il convegno organizzato dal gruppo di Articolo Uno Mdp in Consiglio regionale: “Gig Economy: lavoro e diritti al tempo delle piattaforme”. a partire dalle ore 10.30 presso l’Auditorium del Consiglio regionale, via Cavour 4.

Gig economy, la nuova frontiera del lavoro ha bisogno di diritti. Salario minimo, formazione, tutele previdenziali e sanitarie. Cosa possono fare le istituzioni locali e nazionali, il sindacato, per dare risposte ai lavoratori delle piattaforme digitali? Dopo la mobilitazione degli Union Riders di Bologna, la proposta di legge della Regione Lazio, anche in Toscana si apre una discussione sugli effetti della gig economy.

“L’idea è quella di dare concretezza, anche in Toscana, a un percorso di ascolto, condivisione e intervento rivolto ai lavoratori delle piattaforme digitali. Un settore che in Italia riguarda un milione di persone. Vogliamo capire come sulla base delle competenze regionali possiamo migliorare la condizione di lavoro di centinaia e centinaia di persone che, anche nella nostra regione, operano senza alcun tipo di tutela contrattuale, sanitaria, previdenziale. Senza alcun tipo di formazione sulla sicurezza. Abbiamo messo in piedi una giornata di confronto con esperti della materia, rappresentanti delle istituzioni e del sindacato che auspichiamo possa segnare un punto di partenza di un percorso che sappiamo bene non potrà rimanere solo regionale, ma dovrà trovare compiutezza a livello nazionale”. Ha spiegato Spinelli.

 

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