Mer 24 Apr 2024

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Firenze: riesame scarcera 3 accusati omicidio Duccio Dini

Arresti domiciliari, e non più il carcere, per tre  arrestati l’estate scorsa con l’accusa di  aver causato il 10 giugno 2018, durante un inseguimento in auto per un regolamento di conti, la morte di Duccio Dini, il 29enne fiorentino travolto e ucciso mentre era fermo in scooter a un semaforo rosso.

A due di loro viene applicato il braccialetto elettronico. Lo ha stabilito il tribunale del riesame di Firenze. I tre sono stati scarcerati con decisioni diverse, ultima delle quali a fine gennaio, e devono rimanere presso la loro rispettiva dimora: sono Remzi Amet di 65 anni, Antonio Mustafa di 44, Remzi Mustafa di 20. Per il riesame, considerato il periodo trascorso in carcere (dall’estate 2018 in avanti) e che sono accusati di omicidio per dolo eventuale, la misura dei domiciliari è idonea al rispetto delle esigenze cautelari.
Non c’è braccialetto elettronico invece  per Remzi Amet: il riesame, nel motivare la sua scarcerazione (era in carcere dal 10 giugno 2018) evidenzia da una relazione sanitaria il suo precario stato di salute, gravato da varie patologie croniche tra cui diabete e problemi di deambulazione.
Sono in tutto sei le persone accusate di omicidio volontario sotto il profilo del dolo eventuale per la morte di Duccioi e di tentato omicidio del loro parente Bajram Rufat, l’uomo che veniva inseguito per punirlo di uno sgarro fra parenti. A questo punto in carcere rimane solo Dehran Mustafa, 36 anni, mentre ai domiciliari ci sono sempre Emin Gani, 27 anni, ‘dentro’ dal 13 agosto 2018, e Kole Amet, 39 anni, in cella dal 20 novembre 2018.
Il gruppo partecipò all’inseguimento, a scopo punitivo, per le vie di Firenze del loro parente Bajram Rufat, il quale rimase gravemente ferito nello speronamento della sua vettura. Duccio Dini venne investito mortalmente al semaforo e nella stessa situazione un automobilista – estraneo ai fatti come Dini – subì un impatto contro la sua macchina e finì gravemente ferito in ospedale con prognosi di 40 giorni. Il prossimo 26 febbraio è fissata un’udienza dal gip per un incidente probatorio.

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