La prefettura di Firenze trasmetterà alla Commissione di garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero un rapporto nel quale l’agitazione è definita come forma di “astensione collettiva dal lavoro”.
La perfetta di Firenze Francesca Ferrandino trasmetterà alla Commissione di garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero un rapporto nel quale l’agitazione ‘fantasma’ in corso da alcuni giorni dei tassisti di Firenze contro abusivismo e sbarco della piattaforma Uber, è definita come forma di “astensione collettiva dal lavoro”.
E’ stato deciso in una riunione in prefettura a cui hanno preso parte l’assessore comunale Andrea Giorgio e rappresentanti delle forze dell’ordine. I tassisti fiorentini prendono le chiamate via radio ma disertano le piazzole di attesa passeggeri nei pressi della stazione Fs di Santa Maria Novella con i disagi conseguenti.
“Una volta definita la natura giuridica di questa astensione, la Commissione di garanzia farà i propri passi nell’ambito delle proprie competenze”, ha spiegato la perfetta di Firenze sottolineando che “queste persone che si astengono dal loro lavoro in modo così selvaggio, oserei dire, devono tener conto che ci sono forme stabilite dalla legge” per protestare “e nessuno negherà assolutamente forme di confronto”.
“Bisogna sicuramente rientrare a lavoro nel rispetto della città e delle persone che hanno bisogno di questi mezzi di trasporto. La legge garantisce sia la forma di protesta sia coloro che devono avvalersi di un servizio – ha affermato la perfetta – E’ utile ricomporre la questione, ritornare al lavoro, non creare disservizio per le persone più deboli, e avviare le forme di protesta così come previste dalle legge 146/90”.
“Alla Commissione indichiamo la natura di questa forma di protesta, registrata e documentata dai rapporti delle forze di polizia – ha proseguito Ferrandino – E’ sicuramente un disservizio, è un’astensione che non fa onore alla città anche perché colpisce persone deboli, che devono andare in ospedale, che hanno scopi di utilizzare determinati mezzi pubblici per assolvere a loro esigenze. Le astensioni sono regolamentate da leggi dell’ordinamento democratico dello Stato alle quali tutti devono guardare”. L’astensione dei tassisti in alcune funzioni del loro servizio “è stata registrata da segnalazioni pervenute da parte della polizia locale e anche da accertamenti negli ultimi due giorni nell’area di Santa Maria Novella, non in tutta la città, dalle forze di polizia”.
“Stiamo definendo tutti gli atti per poter comunicare alla Commissione che si tratta di un’astensione collettiva”, ha ribaditola perfetta di Firenze, mentre sull’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio “se si dovesse verificare l’ipotesi, sarà sottoposta all’autorità giudiziaria, alla magistratura”.
L’assessore Andrea Giorgio ha detto che da parte del Comune di Firenze “c’è massimo ascolto, massima attenzione, per le istanze di tassisti e Ncc, ma queste attuali forme di protesta delegittimano chi porta istanze che sono anche condivisibili”, quindi “ci associamo alla richiesta del prefetto” nei loro confronti “di riprendere il servizio, condividiamo le procedure oltreché l’individuazione della forma della astensione collettiva da indicare alla Commissione di garanzia. Speriamo che questo possa essere un passo che riporti in essere il servizio per come deve essere svolto. Dopodiché, appena questo accadrà, ci rimetteremo seduti per decidere come lavorare per garantire una legalità che riguardi il lavoro di tutti, non ci sono tassisti contro Ncc, c’è chi opera secondo le norme e chi no”.
“Abbiamo avuto modo di leggere” con le loro organizzazioni “su un loro documento ufficiale condiviso di tassisti e Ncc, che conteneva affermazioni che ci hanno lasciati piuttosto basiti”, ha anche detto Giorgio, “tipo che non servono la stazione perché c’è traffico oppure che la protesta non è organizzata; è complicato discutere su queste basi”.