Sab 20 Apr 2024

HomeToscanaCronacaFirenze: imprenditore e avvocato arrestati per turbativa d'asta

Firenze: imprenditore e avvocato arrestati per turbativa d’asta

Un imprenditore di 66 anni, residente a Fucecchio (Firenze), è stato arrestato dalla guardia di finanza con l’accusa di aver ostacolato la vendita all’asta di un agriturismo, la cui proprietà è a lui riconducibile. Agli arresti con la stessa accusa un avvocato napoletano di 54 anni.

Coinvolto nella indagini anche un avvocato di Firenze, al quale nelle prossime ore i finanzieri notificheranno un convocazione per essere interrogato, ai fini della possibile applicazione della misura interdittiva dalle funzioni pubbliche.
Le indagini, coordinate dal pm Paolo Barlucchi, hanno permesso di accertare che le varie aste che si sono succedute nel tempo, 9 dal 2015 ad oggi, sarebbero state ostacolate dall’imprenditore, che avrebbe scoraggiato gli interessati a partecipare, arrivando a minacciarli apertamente o minacciando che avrebbe demolito l’agriturismo, in località Massarella nel comune di Fucecchio, dopo l’aggiudicazione. In un caso, nonostante le norme prevedano che il debitore non possa partecipare all’asta, il 66enne con la collaborazione dell’avvocato di Napoli avrebbe aggirato la disposizione attraverso acquirenti fittizi. L’avvocato fiorentino, in qualità di delegato alla vendita dal giudice dell’esecuzione, avrebbe contribuito alla commissione dei reati con un atteggiamento supino alla volontà dell’imprenditore.
Per scoraggiare i compratori, l’imprenditore avrebbe tra l’altro prospettato loro la presenza nella proprietà di abusi edilizi da sanare. In un caso specifico, la moglie e le figlie avrebbero reso difficoltosa la visita della struttura a un compratore, impedendogli di visitare i locali con alcuni pretesti. In un altro momento l’imprenditore avrebbe dichiarato a uno degli interessati che non avrebbe mai lasciato spontaneamente lo stabile. Avrebbe anche affermato che il compratore, una volta acquistato l’agriturismo ci avrebbe trovato “un campo da tennis”, intendendo così che avrebbe fatto abbattere tutto, e che sarebbe rientrato in possesso della proprietà “costi quello che costi”. Nel caso di una delle aste sarebbe stata fondamentale la complicità dell’avvocato del foro di Firenze, delegato alla vendita, che avrebbe fissato in meno di due ore presso il suo studio, in un solo giorno, il tempo per la presentazione delle offerte, consentendo all’imprenditore di piazzarsi all’ingresso del palazzo per bloccare e dissuadere eventuali compratori.

Rock Contest 2023 | La Finale

"Prenditi cura di me"