Lun 29 Apr 2024

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Firenze, figlia donna rapinata: no insulti razzisti su mio post

La donna  sempre sul social stamani aveva rivolto un appello alle istituzioni per avere più sicurezza dopo che la madre è stata rapinata nella sua abitazione, parlando  di “zingari”.

“Vorrei dissociarmi da quanti in queste ore hanno scritto e continueranno a scrivere sotto il mio post insulti razzisti e parole d’odio, perché io non l’ho mai fatto e non inizierò certo a farlo ora”. Così ha scritto su facebook la donna che sempre sul social stamani aveva rivolto un appello alle istituzioni per avere più sicurezza dopo che la madre è stata rapinata nella sua abitazione a Firenze. Nel suo precedente post la donna aveva parlato, in merito ai presunti autori, di “zingari”.

La donna spiega poi di aver “ingenuamente” impostato la privacy del post come pubblico, e di non conoscere la maggior parte degli autori dei commenti. “Vorrei che venisse evitata ogni possibile strumentalizzazione politica della terribile violenza che ha subìto mia madre – ha affermato ancora, non ne abbiamo bisogno, non era mia intenzione dare inizio ad una caccia alle streghe, vorrei solo ribadire la comprensibile richiesta di sicurezza e legalità”.

In effetti le parole usate dalla donna erano state molto ‘dure’, tirando in ballo il presidente della Regione Rossi, il sindaco Nardella e la manifestazione antirazzista di ieri.

“Ai nostri governanti, al sindaco Nardella, al governatore Rossi chiedo: aiutateci a casa nostra” aveva scritto nel post che ha poi scatenato i commenti razzisti provenienti da tutta Italia. Nel post la donna ripercorre la fasi del colpo che le ha riferito la madre, affermando anche che i rapinatori erano “zingari”. Nella prima testimonianza resa dalla madre alla polizia, la vittima ha parlato di due uomini che parlavano italiano con accento dell’Est Europa.
“A Firenze un problema di legalità legato alla presenza dei rom esiste, ed è innegabile” scrive la donna. “Ieri – continua – un’intera città si è mobilitata per dire no al razzismo: io posso assicurare ai nostri governanti che per le persone perbene come me e mia madre il problema non è la razza, è il rispetto delle leggi”

1 commento

  1. Conosco tante brave persone che provengono da tutto il mondo e non sono razzista. Il problema è che la sicurezza della gente per bene da qualche tempo è messa a dura prova. Le forze dell’ordine, nonostante ogni sforzo possano fare, non sempre sono presenti nel posto giusto al momento giusto.
    Il povero malcapitato/a nel frattempo subisce la violenza che sia solo morale, economica od ancora peggio fisica. Ed a quel punto serve poco parlare, intervenire, processare e condannare. La vittima piange e piangerà sempre.
    E’ vero che in quell’incidente accaduto a Firenze dove quei due automezzi guidati da “zingari” che hanno causato la morte di un uomo poteva accadere anche che gli autisti fossero italiani e il morto di un’altra nazione ma come si può dare la colpa al destino? Certo aveva più diritto il morto di essere per strada che non gli autisti. Ed il morto è morto. Cosa se ne fanno il morto ed i suoi parenti della ragione?
    Per il resto spero di essere sempre lontano dal posto sbagliato nel momento sbagliato ma dice un detto: chi visse sperando morì ……..
    Forse è meglio pulire un poco le strade e riprenderci la nostra vita di persone per bene (non importa di quale nazione)
    E questo non lo posso fare io come singolo; ci dovrebbe pensare il Ministro in carica.
    Ognuno finisca il mio commento come ritiene più giusto.

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