Ven 29 Mar 2024

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Firenze, convalidato l’arresto del padre che ha picchiato l’arbitro

Firenze – Stamani davanti al giudice Faralli c’è stata l’udienza di convalida in cui il 34enne si è presentato con il difensore, avvocato Leonardo Zagli.

Arresto convalidato e misura dei domiciliari per l’uomo di 34 anni che a Firenze ha picchiato l’arbitro e uno spettatore su un campo sportivo della periferia, lo scorso sabato 7 maggio, dopo che il direttore di gara aveva ammonito il figlio in una partita giovanile della categoria under 14, tra il Firenze Ovest e Albereta San Salvi.

L’uomo ha risposto alle domande del giudice che poi ha rinviato il processo al 20 maggio. La vicenda si è svolta sul campo sportivo di Peretola, dopo l’ammonizione del figlio il 34enne ha protestato con notevoli intemperanze e invettive. Gli spettatori sugli spalti hanno cercato di tranquillizare l’uomo, senza successo, tanto che l’arbitro ha sospeso brevemente la partita, poi ripresa fino al termine. Tuttavia il genitore a fine gara ha voluto affrontare l’arbitro colpendolo con un pugno e scontrandosi pure con uno spettatore intervenuto a sua difesa. L’uomo ha continuato nella sua reazione aggressiva anche contro i carabinieri, sia presso l’impianto sportivo, sia in caserma, dove è stato arrestato per percosse, lesioni, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

L’arresto intorno alle 19,30 di sabato. Secondo quanto riportato dai carabinieri l’uomo era verosimilmente ubriaco. La società del Firenze Ovest sta valutando se costituirsi parte lesa. ” Probabilmente lo faremo, perché il danno d’immagine per un club storico come il nostro è importante”, ha afferamo il presidente della società Graziano Chiari.

Il club di Peretola ha diffuso un comunicato, prendendo le distanze da quanto accaduto: “Ci impegniamo quotidianamente a trasmettere valori come la lealtà, il rispetto degli avversari e dell’arbitro, la collaborazione, l’impegno e il sacrificio. Pur nella convinzione di aver fatto tutto il possibile per arginare l’episodio, porgiamo le più sincere scuse all’Associazione italiana arbitri”.

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