Gio 28 Mar 2024

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Firenze, 19 milioni di investimenti in cultura nel 2018

La spesa totale nella cultura sarà di 40 milioni. A breve fuori il bando per la prossima Estate Fiorentina, curata anche quest’anno da Tommaso Sacchi, il cui budget salirà ad un milione di euro

Diciannove milioni di euro di investimenti, tra riqualificazione e valorizzazione di beni culturali e biblioteche cittadini, una spesa in cultura di oltre 40 milioni sempre in crescita, al via il nuovo bando per le convenzioni triennali alle associazioni culturali per dare certezza di contributi senza una distribuzione ‘a pioggia’ e l’Estate fiorentina più ricca (con un investimento fino a un milione di euro) e con un bando in uscita nei prossimi giorni.

Questi alcuni dei principali filoni di intervento nel settore culturale nel 2018. “Il prestigioso magazine di arte e cultura Artribune – sottolinea il sindaco e assessore alla cultura Dario Nardella – ha inserito Firenze nel suo #bestof2017 che raccoglie il meglio dell’anno su città, artisti, musei, gallerie, politici. Firenze risulta essere la prima in Italia per mostre, in particolare quelle dedicate all’arte pubblica, ed eventi. Un risultato che ci inorgoglisce, che arriva a poche settimane dalla classifica del Sole24 ore dove la nostra città è risultata prima nel settore culturale e del tempo libero, e che allo stesso tempo ci sprona ad andare avanti con impegno e umiltà, desiderosi di continuare sul cammino tracciato e di migliorare continuamente l’offerta culturale per i nostri cittadini e i nostri visitatori”.

Per quanto riguarda i numeri, nel bilancio di previsione 2018 approvato prima della fine dell’anno, il settore cultura assorbe 19 milioni di euro di investimenti, che saranno distribuiti soprattutto tra manutenzione delle mura storiche, torri, facciate, biblioteche; la spesa corrente è invece pari a 40 milioni (tanto per avere metri di paragone, la spesa comunale per welfare è di 50 milioni, l’istruzione 60). E’ intanto uscito il nuovo avviso per la selezione pubblica per la concessione di contributi in ambito culturale per il triennio 2018-2019-2020 rivolto esclusivamente alle associazioni culturali e gli enti no profit operanti in città censiti dall’amministrazione comunale a seguito delle indagini conoscitive del 2015 e del 2017, ovvero ben 319 realtà culturali. L’avviso scade il 20 febbraio. Tra i criteri di selezione saranno valutati l’identità culturale cittadina, ovvero il numero delle attività svolte negli ultimi cinque anni; la qualità e il grado di innovazione della proposta; la collaborazione con altre realtà culturali; la sostenibilità finanziaria; lo sviluppo del progetto in ambito triennale.

“Dal 2015 – ricorda il sindaco – i criteri di erogazione di contributi ordinari alle associazioni sono cambiati: è stato fatto un censimento e si è optato per un rapporto esclusivamente pluriennale, in modo da permettere una programmazione migliore e a lungo termine dell’attività culturale. In questi modo si evitano i contributi ‘a pioggia’ e si consente a nuove realtà meritevoli di poter ottenere i contributi e la convenzione con l’Amministrazione Comunale. Per esempio nel 2015 sono stati 17 i nuovi soggetti entrati in convenzione”.

L’avviso può essere consultato al seguente link: http://www1.comune.fi.it/export/sites/retecivica/firenze/bandi/elenco_avvisi.html

Novità in vista anche per l’Estate Fiorentina. Il budget quest’anno della grande kermesse estiva salirà a un milione di euro, continuando quindi il trend degli ultimi anni che ha visto 450 mila euro di risorse stanziate per il 2015, 670 mila per il 2016 e 767 mila per il 2017. Curatore della kermesse è stato confermato Tommaso Sacchi.

“Tra pochi giorni – dichiara Sacchi, che è anche capo segreteria cultura del Comune – uscirà, per la prima volta con larghissimo anticipo, il bando per l’Estate: un modo per valorizzare la qualità delle proposte e per permettere alle associazioni di programmare più organicamente e per tempo il loro lavoro”. “Confermiamo la formula ‘estesa’, da maggio ad ottobre, l’attenzione alle periferie e alle nuove generazioni e l’apertura a nuovi pubblici (il cosiddetto audience development) –continua Sacchi – nonché cinque progetti strategici di elevato valore artistico, dal cinema all’aperto alle arti visive e performative contemporanee, dalla musica jazz in Oltrarno alla valorizzazione del patrimonio storico attraverso i più diversi linguaggi della cultura fino ai concerti di musiche dal mondo”.

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