Sab 20 Apr 2024

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Fatture false, coniugi Renzi rinunciano a essere esaminati

I coniugi Renzi Tiziano e Laura Bovoli hanno rinunciato a essere esaminati dalle parti nel processo per fatture false che li vede imputati a Firenze insieme all’imprenditore Luigi D’ Agostino. Questa mattina non si sono presentati all’udienza nella quale era previsto che fossero ascoltati. Non è escluso che i genitori dell’ex premier Matteo Renzi possano rilasciare in seguito dichiarazioni spontanee.

Anche l’imprenditore Luigi D’Agostino, oltre ai coniugi Renzi, che è presente in aula, ha rinunciato a essere sentito come imputato. “Abbiamo deciso di soprassedere – ha spiegato il suo legale, avvocato Alessandro Traversi al giudice Fabio Gigliotti – salvo dichiarazioni spontanee”.

I coniugi Renzi rilasceranno dichiarazioni spontanee nel corso della prossima udienza, fissata per il 15 luglio, del processo per fatture false che li vede imputati a Firenze. Lo ha spiegato l’avvocato Federico Bagattini, componente del collegio difensivo. Secondo quanto appreso, è molto probabile che Tiziano Renzi e Laura Bovoli decidano di non presentarsi in aula, rilasciando dichiarazioni scritte.

“Il collegio difensivo ha ritenuto di poter rinunciare all’esame” di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, “perché l’istruttoria dibattimentale ha già offerto il massimo degli argomenti difensivi”. Così l’avvocato Federico Bagattini, parlando con alcuni cronisti fuori dall’aula del palazzo di giustizia di Firenze dove è in corso il processo per fatture false che vede imputati i genitori dell’ex premier e l’imprenditore Luigi D’ Agostino. “In particolare – ha precisato Bagattini – sono stati gli stessi ufficiali di polizia giudiziaria della guardia di finanza che hanno ammesso e riconosciuto che l’emissione delle fatture oggetto del processo non determinò alcun danno erariale, questo è quanto basta a nostro avviso per escludere la sussistenza di qualsiasi reato fiscale”

Le due fatture oggetto del processo che vede imputati a Firenze Tiziano Renzi e Laura Bovoli, secondo l’accusa emesse per operazioni in esistenti, furono regolarmente contabilizzate e non provocarono alcun danno all’Erario. Lo ha affermato oggi in aula un consulente tecnico citato dalla difesa, il commercialista Francesco Mancini, rispondendo alle domande di uno dei legali di Laura Bovoli, avvocato Francesco Pistolesi. In base a quanto riferito dal commercialista, le fatture emesse dalle società dei Renzi Eventi 6 srl e Party srl furono regolarmente registrate nella contabilità delle due aziende, sia nel ‘libro Iva’, ai fini del pagamento dell’imposta sul valore aggiunto, che nel ‘libro giornale’, ai fini del pagamento delle imposte dirette. Le fatture furono emesse verso la Tramor, che ritenendole false si è costituita parte civile nel processo, facendole anche cancellare dalla denuncia dei redditi. Per i legali dei Renzi tuttavia, la società non avrebbe annullato le fatture, limitandosi in via cautelativa a considerarne i relativi costi non come inesistenti ma come indeducibili.

Tutti gli imputati stamani hanno rinunciato a essere esaminati dalle parti. Il giudice Fabio Gugliotta, su richiesta della pm Christine Von Borries, ha acquisito agli atti il verbale di un interrogatorio reso da D’ Agostino nella fase preliminare di un altro procedimento penale, da uno stralcio del quale è nato il procedimento che ha portato al processo per fatture false che vede imputati anche i coniugi Renzi. Intanto nell’udienza di oggi, tra i testimoni citati dalla difesa e esaminati è figurato anche Stefano Bovoli, fratello di Laura Bovoli, sentito in merito ad una consulenza di marketing fornita alla Eventi 6 per la promozione dell’outlet The Mall.

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