La disposizione emessa dal giudice, come riportano oggi i quotidiani locali, su proposta dei commissari giudiziali del procedimento di concordato preventivo a tutela dei creditori. Allo slogan ‘Giù le mani dal presidio ex Gkn’, è stata convocata per domani un’assemblea straordinaria di solidarietà.
Una specie di fulmine a ciel sereno: su proposta dei commissari giudiziali del procedimento di concordato preventivo a tutela dei creditori, il tribunale di Firenze ha ordinato lo sgombero dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze), dove gli ex dipendenti sono in assemblea e presidio permanente dal 9 luglio 2021, anniversario della chiusura del sito ed inizio della vertenza.
La disposizione emessa dal giudice giunge ad un paio di mesi dall’arrivo delle nuove lettere di licenziamento per gli operai e in attesa del responso sul concordato presentato da Qf.
Naturalmente il collettivo e le RSU non ci stanno e con lo slogan slogan ‘Giù le mani dal presidio ex Gkn’, hanno convocato un’assemblea straordinaria di solidarietà per domani. Per l’anniversario dei quattro anni di lotta, gli operai del Collettivo di fabbrica stanno invece organizzando una due giorni di proteste aperte alla cittadinanza, l’11 e 12 luglio.
Intanto oggi alcuni operai hanno organizzato un presidio spontaneo sotto la sede del Consiglio regionale, riunito in seduta. “Questo non è un immobile. È una fabbrica che va riaperta – scrive il Collettivo di fabbrica sui social, parlando di ‘speculazione’ -. E’ cominciato il processo di attacco e sgombero del presidio della ex Gkn. Siamo stati tra i primi a essere licenziati dopo lo sblocco dei licenziamenti post-Covid. Saremo tra i primi a vedere le conseguenze del Dl Sicurezza, insieme ai metalmeccanici emiliani? Siamo sereni. Non è che non abbiamo paura. Non ce la possiamo permettere. Siamo nella legittimità sociale. E se la legittimità sociale passa dalla disobbedienza, noi disobbediamo alla fine. Questo è un presidio sociale che va avanti per ottenere ogni singolo euro di ciò che ci spetta e per riaprire la fabbrica”, e “senza il presidio, la fabbrica oggi sarebbe solo un guscio vuoto”.
Il deputato Avs Marco Grimaldi, il segretario Si Toscana Dario Danti e la responsabile lavoro di Si regionale Clelia Li Vigni sottolineano: “La verità è che il governo ha atteso senza fare nulla, per far accadere esattamente questo. Nonostante l’evidenza di conflitti d’interesse e il rischio di una speculazione immobiliare, si è lasciato passare il tempo senza agire. Ora, con una legge regionale che a settembre ha introdotto lo strumento del consorzio e il piano di reindustrializzazione della cooperativa in attesa di essere deliberato dai finanziatori, si rischia di poter partire con lo stabilimento vuoto”.
Solidarietà agli operai da Potere al popolo di Firenze: “Se vorranno sgomberare dovranno passare sui nostri corpi e su quelli di un’intera comunità”.