Gio 25 Apr 2024

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Europee: Rossi, “Necessaria unica lista centrosinistra”

“Sono convinto di avere fatto la cosa giusta”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, spiega la sua adesione, insieme con altre cento persone della politica e della società civile, al manifesto ‘Siamoeuropei’, promosso da Carlo Calenda, per dar vita ad una lista unitaria delle forze europeiste per le prossime elezioni europee.

“Le elezioni europee hanno un’importanza epocale per la nostra democrazia. Le forze sovraniste e illiberali vogliono portare l’Europa alla paralisi e alla disgregazione; mentre in Italia Salvini domina incontrastato con i suoi gregari del M5stelle, entrambi alleati della peggiore destra europea e internazionale – spiega Rossi in un lungo post sul suo profilo Facebook – Se queste forze vincessero anche in Europa, gli effetti sarebbero disastrosi e incalcolabili sulle vite di milioni di donne e uomini, sul futuro dei giovani, sulla pace. La sinistra deve avere la consapevolezza della partita che si apre”. Osserva Rossi: “Non mi pare che ad oggi ci siano le condizioni per creare due o più liste di area di centrosinistra, divise e in conflitto tra loro, che abbiano qualche possibilità di successo. Anche perché la soglia del 4 per cento farebbe correre il rischio di disperdere i voti”.

“Invece, un messaggio unitario mi convince; può essere la novità di cui ha bisogno una parte importante dell’elettorato italiano, che per ora non si schiera e non trova attrattiva nessuna proposta – sostiene Rossi – L’unità di socialisti, liberali, cattolici democratici e verdi, secondo modalità che toccherà a partiti e movimenti stabilire, è un punto di partenza per una strategia comune, per una lotta che rinnovi i fondamenti della civiltà europea, mettendo al centro la questione sociale e il tema dell’eguaglianza, insieme a quello delle libertà e dell’unità dell’Europa”. “Questo ovviamente non impedisce alla sinistra di organizzarsi autonomamente. Mdp, a mio parere, deve costituirsi in partito del socialismo in grado di intervenire all’interno della lista unitaria e di dialogare con quella parte di sinistra del Pd che si riconosce in Zingaretti – afferma Rossi – Dopo le elezioni del 4 marzo avevo detto che occorreva andare oltre Leu e oltre il Pd per costruire una nuova grande forza socialista in Italia. È un obiettivo che considero ancora valido”.

“Ma oggi, di fronte a scadenze politiche ineludibili, siamo chiamati a conciliare le nostre ragioni con quelle del dialogo con persone diverse da noi e con altre forze democratiche; se vogliamo accettare per vincere, o almeno non essere travolti, una sfida politica che riguarda i fondamenti della nostra civiltà – argomenta il presidente della Regione Toscana – La proposta unitaria per le elezioni europee può inoltre dare un contributo anche alla costruzione di larghe alleanze, aperte anche a forze civiche, per le elezioni amministrative di primavera, nelle quali i democratici devono battersi come un sol di primavera, nelle quali i democratici devono battersi come un sol uomo per impedire che altre città e comuni finiscano nelle mani di una destra estrema e spesso post-fascista”.

“L’opposizione ai nazionalpopulisti della Lega e del M5stelle esiste nel Paese ed è grande. Alle forze politiche democratiche più responsabili spetta il compito di darle punti di riferimento unitari e costruire alternative convincenti – conclude Rossi – La sinistra, se venisse meno a questo dovere, finirebbe per rinnegare tutta la sua storia e si condannerebbe all’irrilevanza”.

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