La città toscana ottiene all’unanimità il titolo di Capitale italiana del libro 2026 con il progetto “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”. Il riconoscimento porta con sé un contributo di 500.000 euro per nuovi progetti culturali.
Pistoia è la nuova Capitale italiana del libro 2026. L’annuncio è arrivato oggi dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, nel corso della cerimonia di proclamazione tenutasi presso la Sala della Crociera del Collegio Romano a Roma, alla presenza della giuria di esperti e dei rappresentanti dei Comuni finalisti. In corsa per il titolo c’erano anche Carmagnola (Torino), Perugia, Nardò (Lecce) e Tito (Potenza), ma la candidatura pistoiese è stata votata all’unanimità, convincendo la giuria per la visione culturale di lungo periodo e la capacità di coniugare memoria, creatività e partecipazione. Il dossier vincitore, dal titolo “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”, punta a rafforzare la rete di biblioteche, scuole, associazioni e librerie che già da anni animano la città, estendendo la promozione della lettura ai quartieri, ai piccoli centri limitrofi e ai luoghi di lavoro. Il progetto si fonda sull’idea del libro come strumento di cittadinanza attiva e coesione sociale, con proposte pensate per tutte le età e per una pluralità di linguaggi, dal fumetto alla poesia, dalla saggistica alle nuove tecnologie digitali.Con il riconoscimento, Pistoia riceverà un contributo ministeriale di 500.000 euro destinato a finanziare le iniziative previste nel programma triennale del dossier. “Questo titolo – ha dichiarato il ministro Giuli – premia una città che ha saputo costruire negli anni una relazione autentica tra cultura, territorio e comunità, e che oggi rappresenta un modello per la promozione della lettura in Italia”. Il sindaco di Pistoia ha accolto la notizia “con orgoglio e gratitudine”, sottolineando come questo traguardo sia anche un riconoscimento del percorso avviato da tempo con il titolo di “Città che legge”, già ottenuto dal Cepell per il triennio 2024-2026. “Vogliamo far capire che leggere non è un lusso – ha aggiunto – ma un gesto quotidiano che costruisce libertà e futuro”. Per la Toscana si tratta del secondo importante riconoscimento nazionale in ambito culturale dopo la designazione di San Miniato come Capitale italiana della Cultura 2025, confermando il ruolo centrale della regione nel panorama culturale del Paese.


