“”Il presidente è già un lavoro molto impegnativo, o è pazzo, passatemi la battuta, oppure non si fida dei propri assessori, non ritiene che abbiano le capacità o la fiducia politica per averle” ha affermato Tomasi
“Quando un presidente tiene così tante deleghe per sé o è pazzo, passatemi la battuta, oppure non si fida dei propri assessori, non ritiene che abbiano le capacità o la fiducia politica per averle”. Lo ha affermato Alessandro Tomasi, portavoce dell’opposizione in Consiglio regionale della Toscana, a proposito delle deleghe tenute per sé dal governatore Eugenio Giani.
“Il presidente è già un lavoro molto impegnativo, lo dico da chi ha fatto il sindaco, che ha sempre distribuito le deleghe ai propri collaboratori di cui ha sempre avuto fiducia, poi discute di tutto e decide, quindi evidentemente non ci sono”, ha aggiunto Tomasi, ex sindaco di Pistoia, che ha parlato oggi a margine di un’iniziativa di Coldiretti a Firenze.
“Infine – ha proseguito Tomasi- abbiamo scoperto che uno dei primi provvedimenti arrivati alla nostra attenzione, non andato in consiglio, è l’aumento del numero degli assessori. Questi due indizi, queste due prove secondo me fanno parlano già da sé. Un assessore costa, non lo so, 1 milione in più l’anno, sono 5 milioni se lo fanno di spesa in più. Io penso che questi soldi non vadano sprecati e che cosa normale sarebbe distribuire le deleghe a tutti gli assessori e farli lavorare e farli correre, non farli andare soltanto a fare rappresentanza”.


