Critiche dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, per la mancata risposta del territorio della Versilia alla richiesta di ospitare i 17 senzatetto alloggiati nel dormitorio comunale di Viareggio nel periodo in cui deve restare chiuso per lavori. “Si predica bene ma si razzola malissimo”, accusa Del Ghingaro.
Il dormitorio di Viareggio è l’unico punto di accoglienza per persone senza fissa dimora in tutta la Versilia e sarà chiuso per alcune settimane a causa di un intervento di risanamento sanitario dovuto a un’infestazione di cimici. La struttura ha 17 posti letto (13 per uomini, quattro per donne) gestiti da Misericordia e Caritas per conto della Zona Distretto della Asl.
“Ma quando il Comune di Viareggio ha chiesto di suddividere temporaneamente questi 17 posti letto tutti hanno risposto di no – rende noto Del Ghingaro – Nessuno si è reso disponibile ad accogliere, anche solo per poche settimane, chi vive in estrema difficoltà”. Inoltre “solo pochi giorni fa è stata inaugurata in pompa magna una nuova struttura da 12 posti letto in un comune limitrofo, amministrato dal Pd, finanziata con i soldi di tutti i Comuni della Versilia. Ebbene, anche da lì è arrivato un rifiuto a ospitare chi oggi rimane senza un tetto”.
“La contraddizione è lampante – conclude il sindaco di Viareggio -: a parole campioni di ascolto e di solidarietà, nei fatti incapaci persino di garantire un letto per poche settimane. È l’ennesima dimostrazione di come, in campagna elettorale, sia facile riempirsi la bocca di parole come “accoglienza”, “solidarietà” e “diritti”, salvo poi tirarsi indietro davanti alle responsabilità concrete. A parole, tutti vicini agli ultimi. Nei fatti, quando c’è da agire, si gira la testa dall’altra parte.
Questo non è solo razzolare male: è razzolare malissimo, sulla pelle di chi non ha nulla. La solidarietà non può essere uno slogan: deve essere una scelta di governo quotidiana. Viareggio, ancora una volta, si carica sulle spalle un problema che dovrebbe essere affrontato da tutta la Versilia: abbiamo le risorse e sistemeremo il dormitorio. Ma è giusto che i cittadini sappiano chi predica bene e chi, invece, scappa davanti alle proprie responsabilità”.