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Mer 31 Dic 2025
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ToscanaCronacaClima, Legambiente '41 eventi estremi in Toscana nel 2025'

Clima, Legambiente ’41 eventi estremi in Toscana nel 2025′

La Toscana è tra le regioni più colpite dalla crisi climatica nel 2025, con 41 eventi estremi, il doppio rispetto al 2024. E’ quanto emerge dal bilancio di fine anno dell’Osservatorio città clima. di Legambiente.

Solo la Lombardia con 50 casi e la Sicilia con 44 presentano un bilancio più pesante. La Toscana è ai primi posti anche per quanto riguarda le province più colpite, con Firenze (11) e Massa e Carrara (9). Rispetto all’anno precedente, nel 2025 sono risultati in forte aumento i casi di temperature record, +94,1%, frane da piogge intense, +42,4%, e danni da vento, +23,5%. Tra gli eventi che hanno colpito la Toscana, viene ricordato anzitutto quello del 14 marzo, quando un sistema temporalesco autorigenerante ha portato piogge torrenziali e venti intensi, causando alluvioni diffuse e danni significativi in molte aree della regione. Firenze, Pisa, Prato e Livorno le province più colpite. Poi il nubifragi, con allagamenti un po’ ovunque e la siccità estiva. L’ultimo evento estremo registrato è quello del 19 dicembre a Portoferraio, all’Elba (Livorno) con un violentissimo temporale. Nel report dell’Osservatorio città clima emerge anche una crescente preoccupazione per le ondate di calore. In Toscana, secondo il Consorzio Lamma, l’estate 2025 si è classificata come la quarta più calda dal 1955, con un’anomalia media di +1,5°C rispetto al trentennio 1991-2020 e +3,1°C rispetto al periodo 1961-1990. “Avrebbe dovuto essere un anno di transizione, più fresco e normale dei precedenti due, a causa degli effetti mitiganti della Niña, almeno questo era l’auspicio formulato dai climatologi più preparati, e invece assistiamo a un altro anno record, segnato da eventi estremi e danni difficilmente stimabili; – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – questo ci deve spingere con ancora maggior determinazione ad attuare politiche di adattamento draconiane e urgenti. Bisogna arrestare ogni nuovo consumo di suolo, abbandonando progetti insensati come il nuovo aeroporto di Firenze e puntando invece a ripristinare e tutelare la natura ovunque sarà possibile, a scala urbana e regionale”.