Sab 20 Apr 2024

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Cgil Siena denuncia vessazioni su dipendente che annuncia procreazione assistita

Una lavoratrice sarebbe stata aggredita fisicamente e verbalmente all’interno dell’azienda in cui lavora dopo aver comunicato “la decisione di intraprendere un percorso di procreazione medica assistita“.

A denunciare l’accaduto Fillea Cgil di Siena che in una nota spiega che la donna, assunta con un contratto a tempo indeterminato in un’azienda artigiana del legno a Poggibonsi
(Siena) “ha visto cambiare repentinamente l’atteggiamento aziendale nei suoi confronti”. Dal momento della comunicazione della sua scelta, precisa il sindacato sono iniziate “pressioni ed offese tali da costringere la stessa a ricorrere ad un supporto terapeutico psicologico”.

“La dipendente veniva vessata ogni qualvolta doveva assentarsi per effettuare le visite mediche in quanto ritenuta colpevole di provocare disagi alla continuità ed organizzazione lavorativa”, spiega Daniela Miniero della Fillea Cgil di Siena, sottolineando che, al rientro da un periodo di malattia, si è verificata “un’aggressione fisica ad opera della compagna di uno dei datori di lavoro: la lavoratrice è stata attaccata non solo fisicamente, ma anche verbalmente dai titolari, che invece di placare gli animi continuavano a colpevolizzare la vittima attribuendole colpe inesistenti”.

La lavoratrice dopo quanto accaduto ha chiamato i carabinieri e presentato denuncia per aggressione. “Non è possibile sorvolare su avvenimenti come questo, non possiamo far finta di niente, dobbiamo continuare a tenere le luci accese su ricatti e vessazioni, per far sì che le lavoratrici e i lavoratori possano trovare il coraggio di denunciare questi soprusi, come ha fatto con tanto coraggio questa donna”, conclude il segretario generale della Fillea Cgil di Siena Simone Arcuri.

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