🎧 ‘Cambia uomo cambia’, la rassegna cinematografica dedicata agli uomini sulla violenza contro le donne

La settima arte come strumento di indagine, riflessione, confronto sulla violenza degli uomini contro le donne. Nasce la rassegna cinematografica, dedicata principalmente agli uomini, Cambia Uomo Cambia, in programma dal 27 febbraio al 15 maggio a La Compagnia a Firenze, e promossa dal Comitato civico “Impariamo a dire Noi – Circolo Arci 25 Aprile”.

Il cinema come strumento di indagine, riflessione, confronto, su una delle più stringenti emergenze sociali: la violenza degli uomini contro le donne, la cui drammaticità è registrata dalle cronache quotidiane. Basti considerare che, secondo i dati del Ministero della Salute, nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3 e che in Italia i dati Istat dimostrano che il 31,5% delle donne ha subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale, da parte di partner o ex partner, parenti o amici. La rassegna cinematografica si chiama Cambia Uomo Cambia, si tiene dal 27 febbraio al 15 maggio a La Compagnia (via Cavour 50/r, Firenze), ed è proposta dal Comitato civico “Impariamo a dire Noi – Circolo Arci 25 Aprile contro la violenza maschile sulle donne”. In programma cinque film, selezionati in collaborazione con il Cinema La Compagnia di Firenze – presentati alla presenza di esperti, esponenti della società civile e religiosa, cineasti – che affrontano la piaga della violenza degli uomini contro le donne, da diversi punti di vista. L’iniziativa, che si rivolge principalmente agli uomini, propone una riflessione sulla cultura patriarcale all’interno della quale questa violenza nasce e prospera e, al tempo stesso, vuole individuare possibili vie d’uscita, grazie ad un lavoro di analisi e introspezione. “Siamo consapevoli” – affermano ancora gli organizzatori – “che non a tutti gli uomini appartiene la cultura patriarcale e quel complesso di disvalori che portano alla violenza contro le donne. Ciò premesso, auspi-chiamo vivamente che chi fosse consapevole di essere un soggetto potenzialmente violento, che ha sentimenti di rabbia e aggressività, si rivolga ai servizi preposti, prima ancora che tali comportamenti vengano messi in atto”. “Con questa iniziativa – concludono – vorremmo dare inizio ad un nuovo percorso culturale che porti alla cessazione della violenza contro le donne e al rispetto della parità di genere”.

Il 27 febbraio, ore 21, sarà proiettato, alla presenza del regista, Un altro domani. Indagine sulla violenza nelle relazioni affettive, film documentario del 2023 di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi. Il 5 marzo, ore 21, Her (Lei), scritto e diretto da Spike Jonze, con protagonista Joaquin Phoenix. Se ne parla con Tomaso Montanari. Il 9 aprile ore 20.30, sarà la volta de L’accusa, di Yvan Attal, con Charlotte Gainsbourg, Mathieu Kassovitz, Pierre Arditi, Ben Attal. Partecipa alla serata Don Andrea Bigalli. Il 30 aprile, ore 20.30, Women talking. Il diritto di scegliere, di Sarah Polley, con Rooney Mara, Claire Foy, Jessie Buckley, Frances McDormand. Saranno presenti Don Alessandro Santoro e Padre Bernardo Gianni. Si conclude il 15 maggio con Il popolo delle donne, di Yuri Ancarani, documentario del 2023. Il commento sarà affidato a Marco Deriu, sociologo dell’Università di Parma, di maschileplurale.it.

CinemA. Le registe, le attrici, le sceneggiatrici

Un ciclo di incontri di cultura cinematografica in Mediateca Toscana.  Ospiti Barbara Enrichi, Gianna Giachetti e Emanuela Mascherini. Dal 26 febbraio al 18 marzo 2024. Con ingresso libero. Focus sul Cinema delle Donne, con “CinemA. Le registe, le attrici, le sceneggiatrici”.

Al via in Mediateca Toscana, la biblioteca multimediale specializzata su cinema, audiovisivo e media, di Fondazione Sistema Toscana (via San Gallo 25 Firenze) un nuovo ciclo di appuntamenti di cultura cinematografica aperti al pubblico: da lunedì 26 febbraio a lunedì 18 marzo, focus sul Cinema delle Donne, con CinemA. Le registe, le attrici, le sceneggiatrici. In programma lezioni, presentazioni di libri e talk che raccontano il contributo delle cineaste nella cinematografia di ieri e di oggi.

PROGRAMMA:

– Lunedì 26 febbraio, ore 16.30, Il NOIR è donna, viaggio nei film di questo particolare genere cinematografico, che vede protagoniste le registe e le sceneggiatrici, con l’incontro-lezione a cura di Leandro Giribaldi che inquadrerà il tema nell’ambito della storia del cinema e del suo libro Un’ombra è soltanto un’ombra (edizione Campi Magnetici, 2021). A seguire, proiezione del cortometraggio Suspense, di Lois Weber e Phillips Smalley (1913), uno dei primi film noir firmati da una regista.
– Lunedì 11 marzo, ore 16.30, focus sul cinema di Emanuela Mascherini, attrice e regista: dal libro Glass ceiling. Oltre il soffitto di vetro, fino al recente festival CineAtelier e il dietro le quinte di Alba Blu, cortometraggio sul tema del contrasto alla violenza sulle donne. Saranno proiettati tre suoi corti sul tema “Identità femminili nel racconto per immagini”: Nerofuori, Offline e Come la prima volta. Alla presenza di Emanuela Mascherini, introduce il critico Gabriele Rizza.

Giovedì 14 marzo, ore 16.30, Le conoscevo bene. Storie di Donne che fanno il Cinema, presentazione del libro di Elisabetta Vagaggini, (Edizioni La Vela), alla presenza dell’autrice e dell’attrice premio David di Donatello e regista, Barbara Enrichi. Modera il critico Stefano Socci.

– Lunedì 18 marzo, ore 16.30, Gianna Giachetti attrice, presentazione del libro di Enrico Zoi (edizioni Sarnus) alla presenza della nota attrice toscana, che racconterà il suo percorso artistico, tra teatro e cinema. Intervengono l’autore e Gianna Giachetti, accompagnati dalle letture dal vivo dell’attore Gianluca Truppa.

L’ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Info: www.mediatecatoscana.it
Consigliata la prenotazione scrivendo a press.areacinema@fst.it

 

Margherita Buy a Firenze per il suo esordio alla regia “Volare”

Margherita Buy a Firenze per presentare il suo esordio alla regia “Volare”. Sabato 17 febbraio l’attrice saluterà il pubblico in tre cinema tra Firenze e Scandicci.

Margherita Buy sabato 17 febbraio a Firenze per presentare il suo esordio alla regia “Volare”, dove racconta, con la sua caratteristica ironia e interpretando il ruolo da attrice protagonista, una nevrosi che ha nascosto a lungo (e non ha ancora del tutto superato): la fobia dell’aereo. «Condividere le proprie fragilità è liberatorio, ci fa sentire meno soli e strani» ha rivelato l’attrice che adesso veste i panni di regista.

Buy sarà presente per un saluto in sala al cinema Astra alle 18.15, al cinema Fiamma alle 19.00, e al cinema Cabiria di Scandicci alle 21.15. Dopo ognuno dei suoi saluti, sarà proiettato il film. All’Astra ci sarà anche un momento di incontro con il pubblico al termine della proiezione.

Il film racconta la paura di volare che attanaglia AnnaBì, un’attrice di talento che potrebbe aspirare al successo internazionale, se si decidesse a salire su quel maledetto aereo. Anche l’occasione della sua vita, un film diretto dal regista coreano del momento, si sgretola miseramente per la paura di volare. E AnnaBi si ritrova a interpretare la quinta stagione di una popolare e un po’ insulsa serie tv. Ma ecco il colpo di scena: l’amata figlia è stata accettata da una prestigiosa università americana, sulle coste del Pacifico. E ora? Rinuncerà ad accompagnarla? La rivedrà quando farà ritorno? E se non facesse ritorno? Quel che non ha potuto la carriera, può l’angoscia di perdere la figlia. Così AnnaBì si iscrive a un corso della compagnia di bandiera, pensato proprio per chi ha paura di volare.

Non era certo una mia priorità quella di dedicarmi alla regia – ha detto Margherita Buy – ma quando ti capita di vivere qualcosa che ti ha sorpreso e divertito e che ha cambiato il tuo modo di vedere un certo fatto, magari una certa paura, allora può nascere lo strano e forse insano desiderio di raccontarla a modo tuo. Con Doriana Leondeff e Antonio Leotti abbiamo scritto un testo, a nostro parere divertente, che racconta una delle paure più diffuse al mondo: quella di volare. La protagonista si trova a condividere il suo terrore con un gruppo di sconosciuti, diversissimi da lei ma profondamente simili perché accomunati dallo stesso problema. La speranza è che attraverso la storia di questi personaggi e delle loro paure il pubblico possa riconoscersi e sorridere delle proprie fragilità, magari mai confessate. Mentre io devo confessare che questa esperienza alla regia purtroppo mi è molto piaciuta, nei suoi aspetti creativi, nella novità di stare per una volta dietro la macchina da presa, e nell’incredibile scoperta che attori di grande talento e altissima professionalità mi abbiano presa sul serio”.

 

Per la rassegna “Compagnia Cult”: Pezzi unici del cinema inglese

Dal 13 al 29 febbraio, a La Compagnia di Firenze la rassegna “Pezzi unici del cinema inglese”, 8 titoli cult dal Regno Unito!

Dopo il successo della rassegna XX Secolo. L’Invenzione più bella, a La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r) tornano ad essere protagonisti i capolavori senza tempo, film cult entrati a pieno titolo a far parte della storia del cinema, da vedere o rivedere sul grande schermo.
La rassegna quest’anno ha preso il titolo Compagnia Cult e, come di consueto, si svolge con il supporto di CSC – Cineteca Nazionale.
A partire dal martedì 13, fino a giovedì 29 febbraio, in programma otto titoli con una selezione del miglior cinema inglese, realizzati dal 1941 al 1985, tra cui Domenica maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday) di John Schlesinger, Breve incontro (Brief Encounter) di David Lean, Donne in amore, di Ken Russel e My Beautiful Laundrette, di Stephen Frears. Film che si caratterizzano per essere tra i primi successi di registi destinati, negli anni successivi, ad ottenere una notorietà internazionale.
I film saranno proiettati in lingua originale, con sottotitoli in italiano.

PROGRAMMA:

13 FEBBRAIO, ORE 21.00 – A Venezia… un dicembre rosso shocking (Don’t look Now) di Nicholas Roeg (Regno Unito, 1973, 110’, v.o. sott. ita). La piccola Christine Baxter muore annegata. Qualche tempo dopo, i suoi genitori sono a Venezia. John Baxter deve restaurare una chiesa, sua moglie Laura lo accompagna. Una sera Laura conosce due vecchie sorelle, una delle quali vanta la capacità di comunicare con i morti. Benché turbata, Laura cerca di mettersi in contatto con la figlia nell’aldilà. Tratto da un romanzo di Daphne DeMaurier (Rebecca, già trasposto sul grande schermo da Alfred Hitchcock, con il titolo di Rebecca, la prima moglie). Con il commento musicale di Pino Donaggio e con una interprete d’eccezion: Julie Christie.

16 FEBBRAIO, ORE 19.00 – Breve incontro (Brief Encounter) di David Lean (Regno Unito, 1945, 87’, v.o. sott. ita). Laura, una casalinga della media borghesia, sposata con figli, e Alec, un medico generico, sposato anche lui si incontrano casualmente. È l’inizio di una relazione furtiva tra due persone con una vita consolidata, una famiglia rispettabile, degli obblighi morali e sociali.

18 FEBBRAIO, ORE 15.00 – Domenica maledetta domenica (Sunday Bloody Sunday) di John. Schlesinger (Regno Unito, 1971, 110’, v.o. sott. ita). Ambientato a Londra, il film racconta la storia di Bob, un giovane scultore che intrattiene due relazioni sentimentali contemporaneamente. Con Alex, una trentacinquenne divorziata, e con Daniel, un medico ebreo di mezza età. Diretto da John Schlesinger dopo una serie di film di grande successo (Una maniera d’amare, Billy il bugiardo, Darling, Via dalla pazza folla e l’americano Un uomo da marciapiede), se Domenica maledetta domenica oggi è un titolo epocale, non lo è certamente perché il primo film che racconti una storia omosessuale, ma è il primo a dare dell’omosessualità una rappresentazione “normale”: Daniel è visto nella sua quotidianità, non è un soggetto da compatire, imparare a conoscere, tollerare o accettare. È un uomo in carne e ossa, con la sua forza e la sua fragilità. Eccellente prova d’attori per Peter Finch e Glenda Jackson.

20 FEBBRAIO, ORE 21.00 – Tom Jones di Tovy Richardson (Regno Unito, 1963, 129’, v.o. sott. ita). Le avventure rocambolesche di Tom Jones, orfano, adottato da un ricco signore di campagna e popolarissimo tra le donne. Allegro, sfacciato, pronto a prendere la vita come viene, Tom ha un unico debole: Sophie, la figlia di un proprietario terriero che lo detesta. Il film nasce dall’incontro tra i due enfants prodiges del cinema e del teatro inglese, Tony Richardson e John Osborne (regista e commediografo di Ricorda con rabbia e The Entertainer) e con uno dei maestri della letteratura inglese del XVIII secolo, Henry Fielding. Non è casuale che in pieni anni ’60 Richardson e Osborne ignorassero i testi della letteratura vittoriana, sempre permeata da un alone di puritanesimo cupo, e volgessero lo sguardo al ’700 ribaldo e in particolare a Fielding. Lo scrittore aveva sparigliato le regole del romanzo mainstream raccontando con spirito cinico e beffardo storie di sesso, vizio, adulterio, incesto.

22 FEBBRAIO, ORE 18.30 – Donne in amore (Women In Love) di Ken Russell (Regno Unito, 1969, 131’, v.o. sott. ita). In un villaggio di minatori due sorelle, Ursula e Gudrun, si innamorano di Rupert e Gerald. Tratto dall’omonimo romanzo di D.H. Lawrence, Donne in amore. Con questo film, l’allora sconosciuto Ken Russell (aveva diretto un solo film, Il cervello da un miliardo di dollari) entrò nel novero dei registi più brillanti e controversi della scena internazionale.

24 FEBBRAIO, ORE 21.00 – Gioventù amore e rabbia (The Loneliness of the Long Distance Runner) di Tony Richardson (Regno Unito, 1962, 104’, v.o. sott. ita). Il giovane Colin viene arrestato per un piccolo furto. Nel carcere minorile dove è detenuto, attira l’attenzione del direttore che vede nel giovane un grande potenziale come sportivo. Colin infatti è un corridore nato, anche se si rivela essere un ribelle e controverso. È forse questo il film manifesto del cinema inglese degli anni ’60: un inno amaro e realistico alla libertà. Grande prova d’attore per Tom Courtenay che, lanciato in questa occasione, ha avuto una lunga carriera.

27 FEBBRAIO, ORE 17.00 – My Beautiful Laundrette, di Stephen. Frears (Regno Unito, 1962, 104’, v.o. sott. ita). Siamo nella periferia londinese, dove va in scena la strana storia d’amore tra Omar, un giovane pakistano che lavora per uno zio “perfettamente” integrato e Johnny, un fascistello picchiatore senza arte né parte. Insieme aprono una lavanderia. Prodotto per la televisione da Channel 4 nel momento di maggior decadenza del cinema inglese, il film venne presentato al festival di Edimburgo e ebbe un ottimo riscontro, tale da indurre i produttori a distribuirlo nelle sale.

29 FEBBRAIO, ORE 19.00 – Morgan, matto da legare (Morgan – A suitable case for treatment) di Karel Reisz (Regno Unito, 1966, 97’, v.o. sott. ita). Morgan è un giovane artista di scarso successo. Figlio di genitori comunisti di classe operaia, è sposato con Leonie, una della buona borghesia che non ne può più della sua stravaganza. Leonie aspetta il divorzio per sposare un suo pari, Charles. Nel frattempo, Morgan le prova tutte per sabotare le nuova unione. Uno dei titoli più rappresentativi della stagione del free cinema britannico

Biglietto intero: 5€
 Biglietto ridotto: 4 €
 Carnet 10 film: 35€ INFO

John Schlesinger’s 1971 film Sunday Bloody Sunday has just been released on Blu-ray. The film’s complex love triangle starred Peter Finch, Murray Head and Glenda Jackson.

Il Cinema Astra compie un anno! Evento speciale con il film “Povere creature”

Il Cinema Astra di Firenze compie un anno, per festeggiare un evento speciale il 26 gennaio: una proiezione insolita alle 23.59  con il film Leone d’oro di Venezia Povere creature di Yorgos Lanthimos

Proiezione speciale con brindisi, dolcezze all’Astra, per festeggiare il primo anno di vita del cinema di piazza Beccaria a Firenze, che nei suoi primi dodici mesi ha registrato oltre 42mila spettatori per un totale di oltre cento film proiettati oltre a numerosi incontri, festival e a più di 30 ospiti, tra registi, scrittori, attori.

Appuntamento a venerdì 26 gennaio alle 23.59 con il film Povere creature di Yorgos Lanthimos, storia fantastica sul vorticoso percorso di formazione e di apertura alla vita reale di una giovane donna figlia di un folle esperimento. Tratto dal romanzo di Alasdair Gray, il film è stato premiato con il Leone d’oro al Festival di Venezia e ha vinto 2 Golden Globes. Un film che riporta al centro della trama la questione femminile, dove la libertà assoluta della protagonista si scontra senza moralismi con una società maschilista, infarcita di pregiudizi. Bella, interpretata da una fantastica Emma Stone, è portatrice di un modo differente di vedere le cose, dal sesso, alla parità di genere, alla carità, fino a un’ideale di socialismo. Un’opera complementare ai due grandi successi della stagione, Barbie e C’è ancora domani, altrettanto intelligente ma più provocatoria.

Una programmazione, quella dell’Astra, che ha dedicato ampio spazio ai film in lingua originale con sottotitoli in italiano, non solo inglesi o americani. Un’offerta che ha coinvolto un pubblico trasversale, sia giovani che anziani, e che durante l’anno ha modificato le modalità di accesso cercando di interpretare richieste e esigenze del pubblico fiorentino, introducendo anche prezzi e momenti speciali: il secondo spettacolo del martedì costa sempre 4 euro, gli under 30 pagano 4 euro per tutti gli spettacoli del giovedì, il biglietto anziani è rimasto alla soglia degli over 60.

INFO

 

🎧 Michele Riondino presenta a Firenze “Palazzina LAF”

L’attore Michele Riondino sarà ospite del cinema La Compagnia in occasione dell’anteprima toscana del suo film d’esordio alla regia. In sala anche il collettivo lavoratori della GKN. Conflitti di classe, mobbing, sfruttamento e mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, sono i temi affrontati dalla pellicola che vede nel cast anche Elio Germano. Lunedì 29 gennaio alle 20.30

AUDIO: Intervista di Chiara Brilli ha Michele Riondino

Al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r), lunedì 29 gennaio (alle ore 20.30), l’anteprima toscana del film Palazzina LAF, opera prima di Michele Riondino, che sarà presente in sala insieme ad una rappresentanza di lavoratori del collettivo della fabbrica GKN.

Al centro del film, che vede tra i protagonisti lo stesso regista e Elio Germano, uno dei più rilevanti episodi di mobbing in Italia, verificatosi alla fine degli anni ’90, in un contesto di mancato rispetto dei diritti dei lavoratori – primo tra tutti il diritto alla salute – precarie condizioni di sicurezza e generalizzato sfruttamento.
Siamo all’Ilva di Taranto, nel 1997. Il protagonista, Caterino, persona umile e poco abbiente, si presta a diventare una spia per i padroni dell’acciaieria, quando i vertici aziendali gli proporranno un lavoro apparentemente di tutto riposo. Chiede infatti di essere collocato, anche lui, alla Palazzina LAF, dove alcuni dipendenti, per punizione, sono obbligati a permanere, privi di qualsiasi mansione. Lavoratori che non hanno altra attività se non quella di passare il tempo ingannandolo, giocando a carte, pregando o allenarsi come fossero in palestra. Caterino scoprirà sulla propria pelle che quello che sembra essere un paradiso, in realtà non è che una perversa strategia per piegare psicologicamente i lavoratori più scomodi, spingendoli alle dimissioni o al demansionamento. Un inferno da cui non c’è via di uscita.

Il film è stato girato alle acciaierie di Piombino, con la collaborazione di Toscana Film Commission.
Biglietti: 5€ intero / 4€ ridotto / 3€ con tessera Firenze al Cinema INFO

Exit mobile version