Ven 19 Apr 2024

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Carceri: Corleone, in aumento il sovraffollamento

Anche in Toscana ‘situazione preoccupante per numeri’.

Il sovraffollamento, il peggioramento della qualità della vita dei detenuti, la mancanza di governo delle carceri, i decreti delegati di riforma dell’ordinamento penitenziario e del regime delle misure di sicurezza. Questi alcuni punti sottolineati oggi dal garante toscano dei diritti dei detenuti Franco Corleone nel corso di incontro con il Coordinamento nazionale dei garanti dei diritti dei detenuti, che si è svolto in Consiglio regionale, a Firenze.

Corleone, spiega una nota, ha parlato di una ‘contraddizione profonda tra la fase conclusiva di riforma dell’ordinamento penitenziario, con la definizione dei decreti attuativi nei vari settori, e la realtà quotidiana che si vive nelle carceri’.

‘Si rileva – ha detto – una voragine tra un lavoro quasi concluso, per l’ampliamento delle misure alternative alla detenzione, e un lento, costante e inesorabile peggioramento delle condizioni, con un continuo e progressivo aumento della popolazione detenuta: al 31 dicembre 2016 in Italia i detenuti erano 54653 ad ottobre 2017 sono 57994’.

Per Corleone c’è una ‘situazione preoccupante dal punto di vista dei numeri. Anche in Toscana ci sono oltre 3300 detenuti, e questo cambia la qualità della vita nelle carceri, in particolare a Sollicciano, Pisa, Livorno, Prato, dove il sovraffollamento causa condizioni di vita difficili e precarie’.

Corleone ha poi ricordato l’aumento dei casi di violenza da parte dei detenuti e sui detenuti, la presenza di persone con problemi di salute mentale, che richiedono nuova attenzione, la mancanza di attività didattiche e ludiche, il ritardo ‘inspiegabile nei lavori per la seconda residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) a Empoli’, e ‘la situazione tragica per il governo delle carceri’.

‘Mancano – ha osservato ancora – direttori stabili a Sollicciano e a San Gimignano. Per fortuna è arrivato il nuovo direttore dell’amministrazione penitenziaria Antonio Fullone e mi auguro che dia impulso non solo ai lavori di ristrutturazione, ma soprattutto per un progetto di qualità della vita delle carceri in Toscana’.

All’incontro del coordinamento hanno preso parte oltre 35 garanti da varie parti d’Italia e il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Antonio Fullone.

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