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Dom 6 Lug 2025
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ToscanaCronacaBarucco nuovo segretario dell'Istituto universitario europeo

Barucco nuovo segretario dell’Istituto universitario europeo

Armando Barucco è il nuovo segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. E’ stato ambasciatore d’Italia presso il Regno del Marocco e la Repubblica Islamica di Mauritania.

Armando Barucco è il nuovo segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo di San Domenico di Fiesole (Firenze). Già ambasciatore in Marocco e Mauritania, oltre ad aver prestato servizio alla Direzione generale Ue a Roma e aver ricoperto ruoli di vertice al ministero degli Esteri, Barucco ha ufficialmente assunto l’incarico di segretario generale il 30 giugno scorso prendendo il posto di Marco Del Panta. “E’ una nomina che ho accolto con un grande entusiasmo e grande senso di responsabilità”, ha commentato.
A fronte dei cambiamenti nella geopolitica e geoeconomia mondiale, secondo il neosegretario, “la vocazione principale dell’Istituto Universitario Europeo, essere un luogo di eccellenza in cui la ricerca possa aiutare anche la politica e la società a capire queste trasformazioni, diventa fondamentale”. D’altro canto, è intenzione di Barucco rendere l’Eui, attraverso il rapporto con le istituzioni locali, “sempre più protagonista della vita culturale e sociale di Firenze”, città che “è sempre stata al centro di alcuni snodi fondamentali del pensiero europeo”, come “l’invenzione della modernità durante il Rinascimento”, e il ruolo di Giorgio La Pira come “inventore del dialogo tra culture e religioni”.
“In un momento in cui la cooperazione internazionale e il ruolo delle università non possono più essere dati per scontati – afferma Patrizia Nanz, presidente dell’Istituto universitario europeo -, riaffermiamo il nostro impegno per l’apertura, lo scambio accademico e l’apprendimento aldilà delle frontiere. La nomina dell’ambasciatore Barucco, con la sua lunga esperienza nella diplomazia multilaterale, rafforza questa missione: radicare sempre più l’Eui nel contesto locale, mantenendo al contempo uno sguardo fiducioso sull’Europa e sul suo ruolo nello scenario globale”.