Aggressione liceo Firenze, Rete studenti: “Valditara inadeguato. Non si è espresso sull’agressione fascista ma sulla lettera”. Le reazioni alle parole del ministro

Firenze, sono arrivate a dozzine le dichiarazioni che hanno denunciato ‘l’inadeguatezza’ del ministro all’istruzione Giuseppe Valditara, dopo le parole dette alla trasmissione televisiva Mattino 5, riferendosi alla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, che aveva scritto una lettera aperta agli studenti della scuola che dirige sottolineando la gravità dell’aggressione fascista alla scuola.

“Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti”. Così scrive Annalisa Savino, dirigente scolastica del liceo scientifico “Leonardo Da Vinci” di Firenze. La comunicazione, pubblicata anche sulla pagina Facebook dell’Istituto, arriva a commento dell’aggressione squadrista subita sabato scorso da alcuni studenti del liceo Michelangiolo.

Il ministro Valditara si è espresso contro la circolare della dirigente del Liceo Michelangiolo, definendola ‘impropria’. “Di queste lettere non so che farmene, sono lettere ridicole, pensare che ci sia un rischio fascista è ridicolo.” così a Mattino 5 il ministro Valditara riferendosi alla preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze.

A difendere la risposta antifascista della preside ci sono gli studenti e le studentesse, che chiedono al ministro come mai si sia sentito in dovere di commentare la lettera anzichè esprimersi sull’aggressione fascista che qualche giorno fa ha visto coinvolti i ragazzi e le ragazze della scuola. Una dichiarazione che fa risuonare il silenzio del governo sui fatti accaduti, non solo a Firenze, ma anche a Ostia e a Bracciano nei giorni prima”.

Così la Rete degli studenti medi del Lazio. “Parlare di antifascismo è parlare della nostra Costituzione. – dichiara la Rete degli Studenti Medi del Lazio – Le parole del Ministro ci confermano la sua inadeguatezza. Invece di intervenire su questioni fondamentali come edilizia, alternanza scuola lavoro e salute mentale, perde tempo con dichiarazioni ideologiche e fuori contesto”.

Per Nardella quelli del ministro sono stati “toni intimidatori lesivi dei principi costituzionali dell’autonomia scolastica e della libertà di pensiero. Dopo la ferita del pestaggio al Liceo Michelangelo la città di Firenze viene offesa da giudizi irricevibili che mortificano il dibattito democratico e civile e il mondo della scuola. L’Italia non ha bisogno di un ministro censore d’altri tempi, ma di un ministro che promuova il rispetto, il dialogo e la non violenza nella scuola italiana”. Vicinanza alla preside del Da Vinci Annalisa Savino, “per le pessime parole del ministro”, è stata poi espressa dall’assessora all’educazione di Palazzo Vecchio Sara Funaro che ha sentito per telefono la dirigente

“Devo essere onesto: sono rimasto allibito dalle dichiarazioni del ministro Valditara”. Lo ha detto Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, a proposito delle critiche mosse dal ministro dell’Istruzione nei confronti della lettera della preside del liceo Leonardo da Vinci di Firenze, Annalisa Savino, in merito all’aggressione ai danni degli studenti del liceo Michelangiolo sabato 18 febbraio. “Mi auguro che il ministro si scusi con la preside”, ha aggiunto. Mazzeo, che ha parlato a margine della presentazione del premio Ceppo per la pace e per la poesia, ha osservato che gli esponenti del governo “non hanno trovato un momento per condannare la violenza accaduta al liceo Michelangiolo; e invece il ministro Valditara ha trovato il tempo, sbagliando, per censurare le parole della preside, a cui mando un abbraccio grande. La preside diceva ai ragazzi di non essere indifferenti: e la Toscana non è mai stata indifferente, ha sempre scelto la parte giusta della storia da cui stare”.

Anche online arrivano messaggi di denuncia contro le parole di Valditara.

“Il Governo non ha detto nulla sull’aggressione neofascista contro gli studenti di Firenze. Oggi il ministro Valditara minaccia una dirigente che ha ricordato e difeso i valori della Costituzione. Un’altra vergogna che richiede unità per difendere i valori della Repubblica”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Nicola Zingaretti.

“Valditara ha iniziato sostenendo che umiliare i ragazzi è un buon metodo pedagogico e ha continuato sanzionando la Preside della scuola dove sono avvenute le violenze neofasciste (che il governo non ha stigmatizzato). Direi che è inadatto al ruolo. E con La Russa sono già due.” Conclude così, sempre su Twitter, il leader di Azione Carlo Calenda.

Dipinto del XV sec. restituito, era stato rubato nel 1968 al Duomo di Siena

Siena, il dipinto rubato torna al museo dell’Opera. Ritrovato dai Cc Nucleo di tutela.

siena, un dipinto del XV secolo raffigurante ‘Madonna col bambino‘ trafugato nel 1968 a Siena dal Museo dell’Opera del Duomo è stato restituito dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze dopo essere stato individuato tra quelli portati via.

L’indagine si è basata sulla comparazione delle fotografie pubblicate sui cataloghi d’asta con quelle contenute nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti. Il dipinto è attribuito a Lippo D’Andrea, pittore fiorentino del Quattrocento, noto alla storiografia artistica come Pseudo Ambrogio di Baldese e citato da Giorgio Vasari nella vita di Lorenzo Monaco.

L’attività investigativa, coordinata dalla procura di Firenze, ha consentito di appurare che l’opera pittorica, una volta asportata nel 1968, per diversi anni è rimasta sconosciuta al mercato riapparendo nel 1999 in una casa d’aste svizzera, dove veniva acquistata da un collezionista italiano. Le indagini inoltre, hanno consentito di appurare l’estraneità ai fatti dei soggetti coinvolti trattandosi di acquisti fatti in buona fede.

Gkn, Collettivo di fabbrica: Qf è in liquidazione già dal 9 febbraio

Campi Bisenzio (Firenze), la messa in liquidazione di Qf spa, ventilata a metà del mese e confermata dalla società stessa il 21 febbraio scorso, è avvenuta con un atto datato 9 febbraio, con il 22 del mese come data di iscrizione. E’ quanto afferma il Collettivo di Fabbrica della ex Gkn di Campi Bisenzio.

Il Collettivo ex-Gkn spiega di aver verificato i dati tramite visura camerale. “La presa in giro finale – accusa il Collettivo in una nota – nei confronti di un ‘sistema-paese’ che preferisce passare per impotente, per non passare per complice”. Il Collettivo ha ricordato il presidio del 10 febbraio scorso a Cassino (Frosinone), di fronte alla sede dell’associazione di categoria Unindustria Cassino presieduta dal patron di Qf Spa, Francesco Borgomeo: “Arriviamo a Cassino alle 15. Alle 15.38 riceviamo una mail dall’azienda, di cui le forze dell’ordine presenti al presidio sanno già… Nella e-mail l’azienda scrive: ‘Vi informiamo che la nostra disponibilità, per l’esame congiunto relativo alla riorganizzazione industriale, sarà a partire dal 21 febbraio 2023’. La liquidazione è incompatibile con la cassa di riorganizzazione. La mail quindi o non ha senso o si prefigura come un vero e proprio raggiro. Capiamo a quel punto che il 21 febbraio è l’ora X della liquidazione”.

Pestaggio su 14enne in parco skate a Prato, prognosi riservata

Firenze, ragazzo operato al Meyer per ferite alla testa dopo un pestaggio. Polizia cerca aggressori

Un ragazzo di 14 anni si trova ricoverato in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico alla testa, dopo un pestaggio a Prato da parte di alcuni coetanei mentre si trovava in uno skate park, in via Colombo.

Il giovane era insieme ad un amico. Entrambi, come riporta La Nazione, sono stati picchiati con un oggetto contundente ed uno dei due ha riportato gravi ferite alla testa. Ad allertare la polizia, che sta effettuando le indagini, sono stati i sanitari dell’ospedale dove gli agenti hanno già in serata acquisito informazioni.

Il giorno precedente si era registrata un’altra lite fra ragazzi nei giardini di via Boito a San Paolo, un’area non distante da quella dallo skate park: si indaga su eventuali collegamenti fra i due episodi. Il 14enne al Meyer, si apprende da fonti sanitarie, non è in pericolo di vita ma il trauma che ha subito per i colpi alla testa è stato grave. Le indagini della polizia sono in corso per risalire agli aggressori, anche loro giovani.

Tramvia Firenze, domani nuova fase cantiere viale Lavagnini

Firenze, da domani è in programma a Firenze una modifica dei lavori della variante della linea T2 della tramvia che collegherà la Fortezza a piazza della Libertà e piazza San Marco.

Entriamo nella nuova fase della cantierizzazione su viale Lavagnini nel tratto via Poliziano-viale Strozzi che comporterà la chiusura della svolta su via Leone X. Come spiegano da Palazzo Vecchio per il weekend del 4-5 marzo ci saranno le variazioni del tratto da piazza della Libertà a via Poliziano, per il 6 marzo è prevista la nuova fase della cantierizzazione in piazza San Marco. Per quanto riguarda viale Lavagnini, dalle 21 di domani inizieranno le operazioni di allestimento del cantiere anche nel tratto da via Poliziano a viale Strozzi.

Nella direttrice verso la Fortezza saranno a disposizione due corsie per la tramvia, una su entrambi i lati del cantiere. Due le corsie anche nella direttrice opposta, da viale Strozzi verso piazza della Libertà: la nuova fase comporterà la chiusura della svolta da viale Lavagnini verso via Leone X. Sono poi in via di ultimazione i lavori di posa del lastrico lato basilica di piazza San Marco: per rimuovere il cantiere e riaprire al transito occorrerà aspettare la maturazione della pavimentazione in pietra, si stima circa dieci giorni.

L’avvio della nuova fase delle lavorazioni è programmato per il 6 marzo: dalle 21 alle 5 di martedì sarà allestito il nuovo cantiere a centro piazza e restituito al transito il tratto lato basilica. Contestualmente sarà riaperto il primo tratto di via Cavour tra la piazza e via della Dogana, mentre sul tratto successivo fino a via Micheli proseguiranno i lavori sul marciapiede.

Ordigno inesploso trovato fuori dal tribunale a Pisa

Firenze, evacuato il palazzo di giustizia a causa dell’ordigno inesploso in attesa degli artificieri.

Un ordigno rudimentale inesploso è stato trovato intorno a mezzogiorno appoggiato a uno degli ingressi carrabili del tribunale di Pisa. L’area è tuttora cinturata dalle forze dell’ordine ed è stata disposta l’evacuazione del palazzo di giustizia in attesa dell’arrivo degli artificieri.

Da quanto appreso, l’ordigno è costituito da una bottiglietta di plastica e da un fornello da campeggio. Probabilmente sarebbe stato adagiato vicino alla porta nella notte: qualcuno avrebbe cercato attivarlo ma non è esploso. Secondo quanto si è appreso sarebbero stati alcuni passanti ad accorgersi della presenza delle bomba. Sull’episodio indaga la Digos. L’edificio del tribunale è dotato di telecamere di videosorveglianza e le immagini sono già al vaglio degli inquirenti.

Secondo quanto si è appreso l’innesco dell’ordigno rudimentale era composto da un grosso petardo collocato dietro una bottiglia di plastica piena di liquido infiammabile. Un pezzo di carta è poi stato usato come miccia appiccata da un fornello a gas, ma evidentemente la fiamma si è estinta prima di raggiungere il petardo impedendo così l’esplosione dell’ordigno e il successivo incendio al portone alimentato dal liquidò infiammabile. Sul posto è arrivato anche il questore di Pisa, Gaetano Bonaccorso, che si è intrattenuto con i dirigenti del palazzo di giustizia che è stato completamente evacuato in attesa dell’intervento degli artificieri in arrivo da Firenze.

La Digos ha già acquisito i filmati girato stanotte delle telecamere di videosorveglianza del palazzo di giustizia ma anche di quelle della videosorveglianza urbana della zona. Al momento non sono arrivate rivendicazioni. Sarebbe stato un passante a notare l’ordigno inesploso e ad avvertire la guardia giurata del tribunale che ha poi richiesto l’intervento della polizia.

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