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Gio 18 Set 2025
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ToscanaCronacaAggressione a L'Alba, Procura Prato apre inchiesta

Aggressione a L’Alba, Procura Prato apre inchiesta

La Procura di Prato ipotizza i reati di violenza privata e lesioni personali verso gli autori delle aggressioni che dovranno essere ora identificati con certezza. Si ritiene che possa esserci stata anche una intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

La procura di Prato ha aperto un’inchiesta dopo l’aggressione a un operaio della  ditta L’Alba srl di Montemurlo,  assalito dalla sua stessa titolare durante il picchetto che vedeva impegnati da alcuni giorni i lavoratori della fabbrica. La Procura ipotizza i reati di violenza privata e lesioni personali verso gli autori delle aggressioni che dovranno essere ora identificati con certezza. Si ritiene che possa esserci stata anche una intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I pm hanno quindi disposto il sequestro delle telecamere presenti nella sede, in via delle Lame, al confine con Montemurlo. E al tempo stesso fissato una perquisizione, anche informatica, nell’impresa oltre che di altre società ad essa collegata. Ditte che sono state per il momento poste sotto sequestro.

Le immagini del pestaggio, diffuse dal sindacato Sudd Cobas e che trovate anche sul nostro sito, in effetti  parlano da sole: si vede l’uomo preso a pugni e rincorso nel piazzale della fabbrica, poi accerchiato mentre gli strappano una maglia. 

Per il il procuratore capo di Prato,  Luca Tescaroli “l’aggressione si inserisce in una serie preoccupante di atti di violenza compiuti nel territorio del circondario pratese nei confronti di lavoratori”. 

L’ episodio accaduto a L’Alba ieri è solo l’ultimo di una lista di aggressioni ai danni di lavoratori in sciopero nel distretto tessile fiorentino pratese.  Svariati i casi a Prato, su cui ha indagato la magistratura, di operai picchiati, minacciati o assaliti. 

Una chiamata alla “corresponsabilità ai fornitori e ai committenti” invitati per oggi a discutere col sindacato, una grande manifestazione pubblica che si svolgerà alle 15 di sabato 20 settembre a Montemurlo. Sono queste intanto  le iniziative che il sindacato Sudd Cobas ha organizzato e annunciato questa mattina, 24 ore dopo la denuncia dell’aggressione – filmata con alcuni telefoni cellulari – ad alcuni dei 18 manifestanti in protesta di fronte all’azienda Alba srl in via delle Lame a Montemurlo. Un operaio bengalese, dopo l’aggressione, è stato trasportato al pronto soccorso e refertato con 5 giorni di prognosi per le varie escoriazioni riportate.

Nel corso dell’incontro con la stampa del sindacato è emerso che a New York, la scorsa settimana, sarebbe saltata all’ultimo momento una presentazione/sfilata di alta moda legata alla protesta del picchetto di Sudd Cobas a Montemurlo. Oltre che di fronte all’Alba, infatti, la protesta va in scena anche davanti ad un capannone in via Lecce, riconducibile – secondo il sindacato – alla stessa stireria in cui martedì mattina gli operai in sciopero sono stati aggrediti: quel presidio avrebbe bloccato la consegna della merce negli Stati Uniti.

“Il tema è moralmente e socialmente da affrontare: qui dobbiamo decidere – spiega Luca Toscano del Sudd Cobas – se capi di abbigliamento che valgono migliaia di euro devono essere o meno prodotti da lavoratori che hanno ottenuto i loro diritti, ovvero il rispetto dei contratti nazionali che tra l’altro sono i più bassi d’Europa in termini salariali, oppure se devono essere prodotti da veri e propri schiavi”