Circa duemila persone hanno partecipato ieri sera a Soci, frazione di Bibbiena (Arezzo), alla veglia di preghiera e alla fiaccolata in memoria di Leonardo, il bimbo di due anni morto all’asilo nido in seguito a un tragico incidente su cui indaga la procura per accertare dinamiche e responsabilità. In testa al corteo il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, insieme ad altri primi cittadini del Casentino.
Dopo la veglia nella chiesa del paese e le parole di conforto di don José, parroco di Soci, un lungo serpentone di fiammelle ha attraversato le vie del centro del paese fino a raggiungere il giardino dell’asilo Ambarabà Ciccì Coccò, teatro della tragedia, dove è stata recitato una preghiera per il piccolo Leonardo. Alla cerimonia erano presenti anche i Carabinieri, che stanno proseguendo le indagini coordinate dalla Procura di Arezzo per chiarire ogni aspetto dell’incidente. Un’intera comunità si è raccolta per manifestare vicinanza e affetto alla famiglia del bambino.
La tempestività dei soccorsi è uno dei temi su cui si stanno concentrando gli accertamenti disposti dalla procura di Arezzo che ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento contro ignoti, sulla morte del piccolo Leonardo, due anni, rimasto strozzato mentre giocava nel giardino dell’asilo nido Ambarabà Ciccì Coccò, a Soci (Arezzo).
Ieri si sono svolti sopralluoghi dei carabinieri che hanno anche ascoltato persone presenti al momento dell’incidente. Gli investigatori sono tornati nella struttura – che è stata posta sotto sequestro – per acquisire nuovi elementi ed avrebbero visionato le immagini delle telecamere sul balcone di un’abitazione situata di fronte all’asilo.
Secondo quanto trapela, gli inquirenti stanno lavorando su quella che, al momento, appare come una delle ipotesi più accreditate: Leonardo potrebbe essersi arrampicato su un albero prima di rimanere impigliato con il laccio della felpa in un ramo. Si tratta, tuttavia, di supposizioni, poiché non emergono elementi certi. La pm Angela Masiello, titolare dell’inchiesta, disporrà l’autopsia nelle prossime ore. Uno dei punti centrali dell’inchiesta sarà stabilire se vi siano responsabilità nella custodia del bambino e nel tempestivo intervento dei soccorsi, valutando anche quanto tempo sia trascorso tra l’incidente e la chiamata di emergenza. Il personale dell’asilo – frequentato da 60 bambini – è composto da 16 persone, tra cui 11 maestre. Non si esclude che nelle prossime ore possano essere notificati avvisi di garanzia.
Tra i numerosi messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia, c’è la lettera del vescovo Andrea Migliavacca: “Partecipo al dolore della famiglia e della comunità – si legge – per la morte del piccolo Leonardo, che accompagno con la preghiera all’incontro con Dio e che già confido nel suo abbraccio d’amore. Sono vicino e sostengo la famiglia con il mio cordoglio, il pensiero e la preghiera”.


