Controradio Streaming
Ven 12 Set 2025
Controradio Streaming
ToscanaCronacaPolizia postale chiude piattaforma sessista, perquisito gestore

Polizia postale chiude piattaforma sessista, perquisito gestore

È stato chiuso dalla Polizia postale la piattaforma Phica.eu, dove venivano pubblicate, senza autorizzazione, foto rubate di donne, anche attrici, influencer, politiche. Perquisito il presunto gestore, il 45enne Vittorio Vitiello, originario di Pompei ma residente a Firenze.

L’uomo al momento non risulta indagato. Gli agenti si sono mossi in esecuzione del decreto di sequestro disposto dalla procura di Roma. Tra i reati ipotizzati diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, diffamazione ed estorsione (per presunte richieste di denaro – segnalate da vittime – per rimuovere contenuti sensibili).
Le operazioni tecniche svolte dal personale del Servizio centrale della Polizia postale e della sicurezza cibernetica, con l’ausilio degli specialisti dei Centri operativi di Milano e Firenze, non sono state semplici, dal momento che la piattaforma si appoggiava a diversi server esteri. Le attività mirano a rendere disponibile tutto il materiale audiovideo – e i relativi commenti – per le successive analisi degli investigatori. Si tratta di un ingente quantitativo, diversi tera di dati, visto che il sito era on line da alcuni anni.

La settimana scorsa si è svolto un vertice alla procura di Roma sul caso delle immagini pubblicate non solo sul sito Phica ma anche sulla pagina facebook ‘Mia moglie’, per cui era stato aperto un fascicolo per revenge porn.
La procura di Firenze, da parte sua, ha aperto un’inchiesta parallela in cui si ipotizza il reato di diffamazione ai danni della sindaca Sara Funaro finita a sua insaputa, assieme ad altre esponenti politiche, sulla prima piattaforma. Proprio la sua denuncia avrebbe contribuito a far identificare Vitiello, che si sarebbe nascosto dietro i nickname ‘Phicamaster’ e ‘Bossmiao’ per controllare in anonimato la piattaforma. L’uomo, da parte sua, nei giorni scorsi ha rivendicato la legalità del suo operato, invitando a distinguere tra “lavoro” e “morale”.
L’avvocata Annamaria Bernardini de Pace ha annunciato una class action per i casi dei siti sessisti e, in particolare, contro Meta per il gruppo Facebook ‘Mia moglie’ e contro phica.eu per chiedere risarcimenti.
Gli specialisti della Polizia postale puntano ora a circoscrivere i comportamenti illegali di chi è coinvolto nella vicenda. Non si escludono sviluppi investigativi che potrebbero portare ad accertare responsabilità di altre persone.