Lo rende noto Marco Carrai, console onorario d’Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, contestando l’iniziativa intitolata ‘Dal fiume al mare – Dibattito su liberazione palestinese, sionismo e prospettive di lotta in occidente’ in programma nel pomeriggio. la rettrice Petrucci: “prendiamo atto con preoccupazione”
“Un dibattito sulla resistenza palestinese in occasione dell’anniversario del brutale massacro terroristico perpetrato da Hamas nei confronti di arabi, drusi ebrei israeliani”, è quello che sarebbe in programma nel plesso dell’Università di Firenze di via Laura occupato A renderlo noto Marco Carrai, console onorario d’Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, contestando l’iniziativa intitolata ‘Dal fiume al mare – Dibattito su liberazione palestinese, sionismo e prospettive di lotta in occidente’ in programma nel pomeriggio.
“A parte la schifezza di organizzare una manifestazione che inneggia alla distruzione di Israele in questo giorno – afferma Carrai -, ma varrebbe in qualunque altro giorno, forse è il caso di abolire la farsa della Giornata della memoria perché qui di memoria non ne esiste più nessuna. Chi pensa che la resistenza di un popolo sia un massacro compiuto da un’associazione terroristica ha seri problemi. La pace parte dalla pace interiore e non dall’odio. Vale per chiunque”.
Nella locandina, che si trova in rete, vengono esplicitati i temi in discussione: “Cosa intendiamo quando diciamo ‘Palestina libera dal fiume al mare’? Cos’è il sionismo e perché dobbiamo combatterlo, in università e oltre? Perché lottare per la Palestina vuol dire anche lottare contro le politiche di militarizzazione e riarmo in occidente?”. Dagli organizzatori anche un rinnovato invito a “bloccare la didattica” e a rendere “l’occupazione un luogo di sapere critico e un centro di elaborazione politica per costruire la mobilitazione”.
A Carrai risponde la rettrice Alessandra Petrucci. “Nessuna causa politica o ideale può mai giustificare l’odio, la negazione della dignità umana o l’incitamento alla violenza.
L’Ateneo prende atto con preoccupazione delle attività in corso di svolgimento presso gli spazi di via Laura, attualmente occupati, la cui impostazione tematica appare in contrasto con i principi fondamentali di rispetto, legalità e convivenza civile che ispirano la vita universitaria” dice Petrucci, rettrice, in una nota in cui l’Università, nel giorno dell’anniversario del 7 ottobre, “ribadisce la propria condanna di ogni forma di violenza, di terrorismo e di antisemitismo”.
“L’Università di Firenze – conclude Petrucci – riafferma il valore del confronto libero e pluralista, che deve però sempre svolgersi nel quadro del rispetto reciproco e dei valori costituzionali che fondano la nostra comunità accademica e civile”.


