
“Ci tengo ad augurare buon vento alla Sumud Flotilla così Lorenzo Jovanotti ricevendo oggi a Firenze il Pegaso d’oro, alto riconoscimento della Regione Toscana. Il cantate ha colto l’occasione per ritornare sulle parole l’hanno reso oggetto di critiche pronunciate sul palco del no borders festival, quando aveva detto tra le altre cose di “non voler fare del conflitto una questione di tifoseria” dichiarandosi a favore di una pace generica. “Ripongo grandi speranze – ha detto oggi – nella possibilità che questa flottiglia di tante barche che stanno partendo ottenga il risultato che tutti ci auguriamo, il cessate il fuoco e una tregua”.
Audio: Lorenzo Jovanotti
“Ripongo grandi speranze – ha detto – nella possibilità che questa flottiglia di tante barche che stanno partendo ottenga il risultato che tutti ci auguriamo, il cessate il fuoco e una tregua che apra la possibilità a una futura convivenza pacifica in quella terra”.
Sulla situazione a Gaza, ha aggiunto l’artista, “io non non ho molte speranze: la mia è una speranza, come dire, disperata. Però ogni iniziativa come questa, che è una grande iniziativa, mi trova non solo favorevole, ma anche sostenitore in ogni modo possibile, nell’ambito di quello che posso fare io. Approfitto anche per chiedere alla nostra politica, alle nostre istituzioni, al nostro governo, ai governi europei di mobilitarsi il più possibile, soprattutto perché si fermi questa cosa che sta accadendo sotto i nostri occhi, e che ci fa sentire così male, così disperati, così addolorati in tutti i sensi”.
A chi gli chiedeva se condannasse la politica del premier israeliano Benjamin Netanhayu, Jovanotti ha detto che “è scontato e tragico, però poi io faccio il cantante, faccio l’artista, non ho competenza”, e più in generale “come ho detto da un palco di qualche tempo fa, raccogliendo molte critiche, non ho niente di intelligente da dire, perché su questa cosa ho solamente lo sgomento: lo sgomento è un sentimento, non è un ragionamento. Lo sgomento è disperazione, e quindi non ho niente di veramente intelligente da dire: ho un grido interiore forte, però, che chiede un cessate il fuoco immediato. Dal mio punto di vista si può, per esempio, diffondere le notizie, perché poi più le cose sono visibili e più in qualche modo sono protette dall’opinione pubblica; e poi esprimere speranza”.
Durante la cerimonia il cantate ha parlato di realizzare un progetto riguardante Amerigo Vespucci con la collaborazione della Regione Toscana: “E’ da un po’ di anni che sto prendendo appunti – ha spiegato ai cronisti, una volta per tirar giù una storia musicale legata alla figura di Amerigo Vespucci, che è una figura molto moderna, sebbene sia un uomo del Rinascimento, però il Rinascimento non finisce mai, no? Non si finisce mai di rinascere”. “Per me quello di oggi è un momento che rappresenta l’inizio di una collaborazione, sfruttiamo il successo di un opinion leader famoso nel mondo”, ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione.