Licenziata una delegata sindacale, con una lunga e riconosciuta anzianità di servizio nel gruppo Ovs in Toscana: lo rende noto la Uiltucs regionale che parla di “un licenziamento che arriva in modo improvviso e sospetto, proprio mentre la delegata stava avviando un percorso di contestazione per le aperture delle attività commerciali durante le festività, a partire da quella del prossimo Ferragosto decisa dal centro commerciale I Gigli”.
Alla lavoratrice, dipendente del gruppo da quasi 30 anni, sarebbe stato contestato, in base a quanto spiegato, di aver oltrepassato le barriere delle casse con un articolo, dal “costo irrisorio”, non pagato. Il licenziamento che ne è seguito, per il sindacato, è “un provvedimento che appare ingiustificato, sproporzionato e che si inserisce in un clima sempre più ostile nei confronti della contrattazione e della partecipazione democratica nei luoghi di lavoro”. Il licenziamento della “storica delegata sindacale, stimata da colleghe e colleghi per il suo costante impegno sindacale, in assenza di un serio confronto con le organizzazioni sindacali, dimostra chiaramente quale sia l’etica di un gruppo commerciale come quello di Ovs”. Di “grave atto di discriminazione” e di “evidente inciviltà politica” parla Marco Conficconi, segretario generale Uiltucs Toscana che aggiunge: “Pensare di zittire chi protesta e chiede una regolamentazione seria sulle aperture festive, colpendo chi rappresenta i lavoratori, è un segnale davvero preoccupante. Ma non ci faremo intimidire”.
Uiltucs Toscana chiede “il ritiro immediato del licenziamento e la reintegrazione della lavoratrice, l’apertura urgente di un tavolo di confronto con la direzione Ovs e il coinvolgimento diretto delle strutture nazionali”. Nelle ultime settimane, non casualmente, conclude il sindacato, “ci troviamo, in particolare nella nostra Toscana, a fare i conti con episodi come questi, dove società, spesso importanti, mostrano di mal digerire il confronto tra idee diverse”. E’ per questo che chiede al presidente della Regione Eugenio Giani e alle assessore competenti “di fermare questa deriva che colpisce, unitariamente ed inequivocabilmente le organizzazioni confederali, e chiede di convocare urgentemente le aziende per ristabilire un dialogo sindacale autentico e garantire condizioni di lavoro dignitose per tutte e tutti”.
Sulla vicenda il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e le assessore regionali Nardini e Spinelli affermano in una nota che “relazioni corrette tra aziende e organizzazioni sindacali sono un valore fondamentale. La Toscana è da sempre terra di diritti e dignità”. “Quanto apprendiamo essere accaduto – proseguono sul licenziamento di una storica delegata sindacale della Uiltucs Toscana dipendente del gruppo Ovs – ci preoccupa, inoltre dobbiamo prendere atto che questo episodio giunge a immediato ridosso di un fatto analogo che abbiamo appreso proprio ieri, ai danni di un’altra lavoratrice, in questo caso storica dipendente Autogrill e delegata sindacale della Filcams Cgil”.
Il presidente e le assessore, esprimendo solidarietà alla lavoratrice e al sindacato, aggiungono: “Se le organizzazioni sindacali confederali ritengono utile la convocazione di due tavoli con queste aziende e ci fanno pervenire una richiesta in questo senso, ci teniamo ad anticipare la nostra disponibilità a convocarli. Come abbiamo sempre fatto, infatti, non intendiamo far mancare il nostro impegno nel provare a ristabilire un clima di corrette relazioni tra aziende e organizzazioni sindacali di cui riconosciamo il valore ed il ruolo insostituibile”.
Il licenziamento di una dipendente del punto vendita Ovs del centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio (Firenze) è un provvedimento “assunto esclusivamente sulla base di gravi evidenze oggettive e documentate, che nulla hanno a che vedere con l’attività sindacale della persona coinvolta”. Così in una nota Ovs che “respinge quindi con fermezza ogni tentativo di collegare la decisione aziendale a dinamiche estranee ai fatti accertati”.
L’azienda, si spiega ancora, “ha sempre garantito e continuerà a garantire pieno rispetto del ruolo delle rappresentanze sindacali e del diritto dei lavoratori di esprimere le proprie opinioni”.