Ribaltata la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che aveva condannato i due immobiliaristi pratesi per omicidio colposo plurimo aggravato a 4 anni.
Giacomo e Massimo Pellegrini, i due proprietari del capannone di via Toscana dove morirono 7 operai, contrariamente a quanto si sosteneva nella sentenza d’appello, non sarebbero dunque stati a conoscenza del fatto l’immobile non rispettasse le norme di sicurezza quando era stato affittato a una prestanome cinese. I giudici del secondo grado, a Firenze, invece avevano sottolineato che i due fossero consapevoli della situazione, ma l’ avevano ignorata, continuando a riscuotere l’affitto da parte delle sorelle Lin Youlan e Lin Youli,
La Cassazione, inoltre, nell’annullare la la sentenza d’appello non ha disposto il rinvio.
I due dunque non sono colpevoli per la morte dei sette operai cinesi nell’incendio della confezione Teresa Moda di via Toscana, il 1° dicembre 2013. Lin Youlan e Lin Youl sono condannate rispettivamente in primo grado a 8 anni e 8 mesi e a 6 anni e 10 mesi (pene poi confermate in Cassazione).
Nel rogo di Teresa Moda morirono sette operai cinesi: il decesso fu per tutti da monossido di carbonio e da cianuro, sprigionato per la combustione di stoffe di nylon. Diversi di loro non morirono nel sonno, ma avevano cercato di fuggire da quel capannone diventato per loro una trappola senza via di scampo.