Viareggio, surriscaldamento freni vagone con cisterna Gpl, intervento dei Vigili del

Viareggio, surriscaldamento dell’impianto frenante di due vagoni di un treno merci che trasportava cisterne di Gpl, si è verificato all’ingresso della stazione.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco impegnati nel raffreddamento degli impianti a scopo precauzionale. Non ci sono persone coinvolte. Il treno merci, sottolineano le Ferrovie, era partito da Livorno ed era diretto a Volpiano, in provincia di Torino. Secondo una prima ricostruzione, quando i sensori hanno segnalato il problema, il macchinista ha fermato la corsa del treno nella stazione di Viareggio ed ha chiamato i soccorsi.

Ricordiamo che quella di Viareggio è la stessa stazione dove nel giugno del 2009 esplose una cisterna contenente Gpl, provocando la morte di 32 persone.

Il treno merci diretto da Livorno a Torino è rimasto fermo su un binario dentro la stazione di Viareggio per i controlli e gli accertamenti tecnici necessari dopo il surriscaldamento dell’impianto frenante.

Le linee di alimentazione elettrica a due binari – quello dove è stato fermato il treno e quello accanto – sono state disalimentate su richiesta dei vigili del fuoco a scopo precauzionale casomai ci fosse stato bisogno di agire con getti d’acqua, cosa che non è accaduta.

La stazione ferroviaria è sempre rimasta aperta ai passeggeri mentre ci sono state ripercussioni minime sulla circolazione dei treni ordinari – regionali e nazionali lungo la Tirrenica – nell’ordine di ritardi fino a 30 minuti secondo quanto indicano le Fs. Ritardi dovuti anche ai due binari disalimentati per cui i treni in transito vengono dirottati sugli altri binari attivi in stazione.

Tali operazioni richiedono tempo. Inoltre, secondo quanto appreso da ricostruzioni, il surriscaldamento ai freni avrebbe riguardato il vagone cisterna dietro la motrice ed anche per questa circostanza il macchinista ha potuto notare alzarsi del fumo anomalo a breve distanza, quindi si è attivato per fermare precauzionalmente la marcia del treno e far intervenire i soccorsi.

Aereo da turismo sparito da radar, ricerche in Appennino

Modena, ricerche in corso tra l’Appennino modenese e quello reggiano di un aereo da turismo di colore bianco scomparso dai radar.

Ci sarebbe solo il pilota, un reggiano di 61 anni, a bordo dell’aereo da turismo, le ricerche si concentrano fra l’Emilia e la Toscana. L’aereo è partito dal Campovolo di Reggio Emilia alle 11:22 e ha interrotto le comunicazioni con il centro di controllo del traffico aereo proprio mentre sorvolava la zona montana.

A farlo sapere è il soccorso alpino in una nota dove si rende noto delle squadre del “Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico sono state attivate nel primo pomeriggio di sabato, dall’Aeronautica Militare per bonificare alcune zone”, appunto dopo la scomparsa del velivolo.

Oltre alle squadre territoriali del Soccorso Alpino delle provincie di Reggio Emilia e Modena, sono impegnati nelle ricerche – coordinate dall’RCC dell’Aeronautica Militare – anche i carabinieri, personale del 118 ed i vigili del fuoco, questi ultimi con l’impiego di un elicottero.

Incendio autobus in Garfagnana. Lega: “Ci aspettiamo da Autolinee Toscane risposte certe”. AT: “Siamo qui da un anno, quel bus da 17″

Firenze, sta suscitando molte polemiche la notizia dei due autobus del servizio di trasporto scolastico, che erano diretti verso le scuole superiori di Barga e che sono andati distrutti in un incendio, questa mattina sulla strada provinciale di Loppia a Barga, senza che fortunatamente nessuna persona sia rimasta coinvolta.

Le critiche arrivano già nel primo pomeriggio da Elisa Montemagni e Massimiliano Baldini, rispettivamente deputata e consigliere regionale della Lega: “Fortunatamente non si è fatto male nessuno, ma l’incendio che ha interessato due autobus nei pressi di Barga, è un fatto molto grave. Un plauso, innanzitutto, alla pronta reazione degli autisti che, favorendo una veloce evacuazione dei mezzi, hanno evitato conseguenze che potevano essere molto gravi. Ora, ci aspettiamo da Autolinee Toscane risposte certe e tempestive che spieghino come possa essere accaduto un evento così potenzialmente drammatico”.

“Il tema della sicurezza sui mezzi pubblici deve essere, infatti, prioritario – insistono – e quanto successo in Lucchesia deve, dunque, fare attentamente riflettere”. “A monte, probabilmente – concludono Montemagni e Baldini – c’è anche la questione della gara relativa al lotto unico regionale del Tpl, soluzione da noi decisamente avversata fin dalla sua fase embrionale”.

Autolinee Toscane

Poco dopo arriva una nota di Autolinee Toscane, azienda subentrata nel servizio del tpl in Toscana a livello regionale dal novembre 2021, nota a firma del presidente Gianni Bechelli, che facendo notare quanto sia vetusto il parco autobus ereditato, sottolinea quanto fatto finora dall’azienda per ammodernarlo.

“È evidente che si può fare sempre meglio e sempre di più ed anche per questa ragione confermo la piena disponibilità della nostra azienda a confrontarsi con le istituzioni regionali e locali per verificare assieme tutte le azioni possibili per migliorare il servizio di trasporto pubblico. Siamo qui da un anno, quel bus da 17”.

Nella nota di At il presidente in primo luogo ringrazia “a nome mio e di tutta l’azienda gli autisti e il nostro personale che hanno immediatamente messo in atto ogni misura prima per salvaguardare gli utenti e poi per svolgere il servizio di tpl. Ringrazio anche i vigili del fuoco e le forze dell’ordine per il pronto intervento”.

Poi At ribadisce che “sta compiendo uno sforzo straordinario per ammodernare una flotta ereditata al momento del subentro che, purtroppo, ha una età media eccessivamente elevata, circa 14 anni, pari al doppio della età media dei bus negli altri Paesi Ue. Di questi circa 200 At li ha dovuti rifiutare perché non potevano garantire un servizio minimo e nel corso di questo primo anno ne ha rottamati 77. Già nel primo anno di gestione At ha investito circa 40 milioni in autofinanziamento, anticipando investimenti previsti per gli anni successivi al primo, per mettere sulle strade della Toscana nuovi bus e come questo processo di rinnovamento sta proseguendo”.

Nel 2025 “At avrà portato l’età media dei propri bus a poco più di 6 anni, rinnovando quasi la metà dell’intero parco mezzi, che sarà quasi totalmente rinnovato alla fine della propria gestione”.

Oltre che per nuovi mezzi, Autolinee toscane poi spiega di aver “varato una campagna straordinaria di controllo che ha interessato oltre 500 bus per un investimento di oltre mezzo milione di euro e ha aumentato gli investimenti sulle officine e sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi. Ad esempio, nelle tre officine della provincia di Lucca vengono svolti circa 360 interventi al mese”.

La Sindaca di Barga.

Una nota arriva anche dalla sindaca di Barga, Caterina Campani, che sottolinea come nell’incendio, che ha coinvolto i due autobus, si sia sfiorata “una tragedia di dimensioni immani”.

“Una tragedia. Ecco cosa poteva succedere questa mattina lungo la strada per Loppia quando i due autobus pieni di studenti hanno preso fuoco. Una vicenda su cui chiedo di fare tutta la chiarezza e tutti gli accertamenti possibili, affinché mai più si verifichi una cosa simile”.

Campani ha richiesto un incontro urgente a Autolinee Toscane in merito a quanto avvenuto. “Ringrazio gli autisti che hanno avuto la prontezza di far scendere subito i ragazzi e metterli in salvo prima che le fiamme prendessero vigore – spiega -. Ovviamente ringrazio anche le forze dell’ordine e i mezzi di soccorso, a partire dai Vigili del Fuoco, che da stamani stanno lavorando sulla provinciale di Loppia per bonificare la strada e mettere in sicurezza la zona. Attualmente le operazioni di bonifica sono in corso e stiamo aspettando indicazioni da parte della Provincia di Lucca in merito alla riapertura della viabilità”.

“Ciò che mi preme più di qualsiasi altra cosa è che Autolinee Toscane intervenga urgentemente a sostituire i mezzi obsoleti e quindi ormai non più adeguati a garantire i necessari livelli di sicurezza. Per questo motivo ho scritto loro una lettera e ho chiesto un incontro a stretto giro. Allo stesso tempo devono essere effettuati controlli approfonditi su tutti i mezzi in dotazione per fare chiarezza su quanto accaduto e per verificare e prevenire eventuali ulteriori problemi. Gli enti locali, i passeggeri, i ragazzi, le loro famiglie devono avere la certezza che i mezzi impiegati quotidianamente per raggiungere la scuola o il posto di lavoro siano sicuri e controllati: quello che è accaduto stamani è inaccettabile”.

Due pullman del trasporto scolastico in Garfagnana in fiamme. Bus vecchi quasi 2 decenni. Nessuna persona è rimasta coinvolta.

Barga, due pullman del servizio di trasporto scolastico diretti verso le scuole superiori di Barga (Lucca), sono andati distrutti in un incendio questa mattina sulla strada provinciale di Loppia a Barga.

Nessun danno a persone. Il fuoco sarebbe partito dal primo dei due pullman che precedeva l’altro a breve distanza quando nella zona posteriore è cominciato a salire fumo e sono iniziate anche le fiamme; l’autista ha fatto scendere prontamente i ragazzi ed ha provato ad utilizzare l’estintore, ma il rogo ha preso il sopravvento avvolgendo in breve tutto il bus.

Dietro si trovava l’altro mezzo che si era fermato e che evidentemente non poteva proseguire ne’ arretrare. Ad un certo punto l’autobus completamente incendiato, a causa della strada in leggera discesa, è finito addosso a quello che seguiva e così le fiamme hanno attaccato anche il secondo mezzo.

Ragazzi ed autisti erano a quel punto già al sicuro ed hanno atteso l’arrivo dei vigili del fuoco giunti con due squadre da Lucca. I ragazzi hanno proseguito a piedi ed alcuni di loro sono stati recuperati anche da alcuni insegnanti giunti dalla scuola.

La strada di Loppia è rimasta chiusa per due ore con i pompieri al lavoro per evitare che le fiamme si propagassero al bosco che si affaccia sulla carreggiata.

Il primo bus ad andare a fuoco è del 2006 mentre il secondo  coinvolto nell’incendio, dopo essere stato urtato dal pirmo, è del 2005. Lo rende noto la società di trasporti regionale Autolinee Toscane specificando che “il bus andato in fiamme era stato analizzato nel piano straordinario di controlli antifiamme, ma l’età di servizio così avanzata incide comunque sul funzionamento di un mezzo”.

Autolinee Toscane, si legge ancora in una nota, “svolgerà tutte le indagini tecniche volte ad accertare le cause che hanno originato le fiamme, e ricorda come fin dall’inizio della propria gestione abbia approntato un piano specifico di controllo e verifica su oltre 500 mezzi volto proprio a individuare le cause potenziali di eventuali fiamme sui bus”.

“Infatti, le statistiche del tpl dicono che in Italia in media circa lo 0,7% dei bus va in fiamme ogni anno per varie cause. Purtroppo, va ricordato come il parco mezzi ereditato da Autolinee Toscane è particolarmente anziano sia nella provincia di Lucca che nel resto della Toscana”.

“A dicembre 2021 nella provincia di Lucca il parco mezzi ereditato da At aveva 152 bus con più di 15 anni e 57 con età compresa fra i 9 e i 15 anni su un totale di 269 bus. Non a caso Autolinee Toscane ha anticipato al primo anno di gestione gli investimenti in nuovi mezzi che sarebbero dovuti partire negli anni successivi: circa 40 milioni di euro per acquistare subito 200 bus invece dei 100 previsti dalla gara della Regione”.

“In particolare, nel corso del 2022 per Lucca sono stati acquistati 23 nuovi bus, e il piano investimenti prevede che entro i prossimi tre anni saranno acquistati altri 134 nuovi bus che faranno dimezzare l’età media del parco mezzi portandola a poco più di 6 anni in linea con la media Ue”.

Camion in fiamme ad Arezzo, traffico paralizzato

Arezzo, un Camion carico di stoffe e pellame perde il rimorchio in una delle principali strade di accesso alla città, il carico si rovescia sulla carreggiata e in parte prende fuoco dividendo in due Arezzo.

È accaduto questa notte intorno all’una e trenta in via Marco Perennio ma i lavori di pronto intervento prima e di bonifica dopo hanno paralizzato l’intero traffico di accesso al centro cittadino con ripercussioni anche sulla tangenziale.

I vigili del fuoco hanno domato incendio che si trovava vicino ad abitazioni con un lungo e complesso lavoro ma la bonifica è proseguita in mattinata. Fin dalle prime ore del giorno si sono formate lunghe code. Sul posto i vigili del fuoco, la polizia municipale e le altre forze di polizia. L’incidente è accaduto per cause ancora da accertare.

Disagi anche per gli ingressi a scuola a causa del traffico.

Neve blocca bus con studenti nel Grossetano. Interventi dei Vigili del Fuoco anche nel senese

Grosseto, sono intervenuti i carabinieri in soccorso dei viaggiatori di un autobus di linea, che trasportava studenti e non solo, rimasto bloccato a causa della neve a Montemassi.

Ad allertare i carabinieri, che hanno inviato 4 pattuglie con a bordo anche personale libero dal servizio, una chiamata al 112 di un genitore che chiedeva aiuto per il figlio e gli altri studenti, avendo la neve reso impraticabile la strada fino a Roccatederighi.

I carabinieri, si spiega, hanno garantito non senza difficoltà la viabilità della zona, riuscendo a riportare in un posto sicuro alcuni dei ragazzi e altre persone ancora nell’autobus bloccato.

Siena, i vigili del fuoco del comando di Siena sono intervenuti nella giornata odierna nell’area sud della provincia dove, a causa della neve, diversi veicoli e mezzi pesanti sono rimasti bloccati.

Le zone particolarmente colpite sono state quelle di Piancastagnaio, Radicofani,  Chianciano Terme (SP 40) e Abbadia San Salvatore. Al momento rimangono da evadere solo tre interventi per la rimozione di alberi e/o rami pericolanti. Non si segnalano danni a persone.

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