Rifiuti nucleari, formalizzato il ‘no’ della Regione Toscana

Firenze, la Regione Toscana ha espresso la propria contrarietà allo smaltimento di rifiuti nucleari in Toscana, in particolare in Val d’Orcia e in Maremma, dove, secondo la relazione tecnica predisposta dalla Sogin, società di Stato incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione dei rifiuti radioattivi, sarebbero state individuate aree idonee alla realizzazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi.

Le osservazioni che illustrano le motivazioni per le quali la Regione è fermamente contraria ad avere il sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari in Toscana, sono state inviate congiuntamente da Regione Toscana e dai Comuni di Trequanda, Pienza e Campagnatico.

“Capisco l’esigenza strategica del Governo di individuare un unico sito nazionale per lo smaltimento di materiale radioattivo, evitando così la programmazione di micro-impianti dislocati su tutto il territorio nazionale, ma il nostro ‘no’ è il frutto dell’ascolto attento dei territori e di solide motivazioni tecniche che abbiamo puntualmente rappresentato. La Val d’Orcia e la Maremma – spiega l’assessora all’ambiente Monia Monni – sono due aree toscane conosciute a livello nazionale e mondiale per la bellezza del paesaggio, del patrimonio storico-architettonico nonché per l’eccellenza delle produzioni agricole. Sono certa che il Governo capirà la nostra posizione, considerato che le zone interessate sono patrimonio dell’umanità e, pertanto, la realizzazione di un sito di questo genere sarebbe contraddittorio con le caratteristiche ambientali, storiche ed architettoniche di questo splendido pezzo di Toscana, rischiando di influire negativamente sullo sviluppo rurale e turistico di questi territori”.

Nel testo delle osservazioni si segnala, nello specifico, che i siti insistono su aree di pregio storico – naturalistico. Si fa infatti presente che l’area individuata nei comuni di Pienza/Trequanda costeggia il parco della Val’d’Orcia patrimonio dell’Unesco, mentre l’area di Campagnatico si trova a soli 8 chilometri dal parco regionale della Maremma e molto vicino al fiume Ombrone che, seppure non compreso in alcuna area protetta, costituisce un ambiente di grande pregio naturalistico. Tutti i siti individuati si troverebbero anche in prossimità di riserve naturali, come la Pietraporciana, dove sono presenti specie protette.

“La realizzazione di un sito del genere è palesemente in contrasto con la vocazione agricola, turistica della Val’d’Orcia e della Maremma considerato che la Toscana intera rappresenta uno dei massimi esempi di agricoltura ‘verde’ con sedici prodotti a indicazione geografica protetta (IGP), 16 a denominazione d’origine protetta (DOP) e 461 prodotti riconosciuti come tradizionali dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali”.

Infine, le osservazioni riportate nel documento, riguardano gli insediamenti antropici. I due siti individuati non solo non distano sufficientemente dai centri abitati, ma sono anche situati in due zone in cui le infrastrutture non sono adatte alla tipologia di mezzi impiegati per il trasporto di questi materiali.

“Desidero ringraziare i Comuni di Campagnatico, Pienza e Trequanda per il prezioso lavoro svolto in questi mesi – conclude Monia Monni- insieme agli uffici regionali che ha reso ancora ancora più nitida la volontà di esprimere coralmente il nostro ‘no’ a questa ipotesi”.

L’Eroica, 8mila ciclisti sulle strade bianche del Senese

Saranno circa 8mila, provenienti da circa 60 Paesi, domenica mattina a partire da Gaiole in Chianti per la 23/a edizione de L’Eroica, kermesse che dà appuntamento la prima domenica di ottobre a collezionisti e appassionati di ciclismo.

Parteciperanno a L’Eroica un fiume di ciclisti che, partendo da Gaiole in Chianti, precisa una nota, – i più temerari anche alle 4.30 del mattino – si dividerà presto nei cinque percorsi messi a disposizione dell’organizzazione per offrire le cartoline più belle della provincia di Siena, dal Chianti alla Val d’Orcia.

Oggi a Gaiole si montano i banchetti con le maglie, i pezzi di ricambio, le biciclette eroiche, i libri, le foto del ciclismo senza tempo. Veri e propri piccoli tesori, frutto della passione di tanti collezionisti in arrivo da tutto il mondo.

“I colori del libro”, Laura Morante a Bagno Vignoni con “Brividi Immorali”

“Brividi immorali” a Bagno Vignoni in occasione de “I Colori del libro”. Sabato 14 settembre alle ore 19 ospite della rassegna – voluta dal Comune di San Quirico d’Orcia con il coordinamento del portale toscanalibri.it – sarà Laura Morante con la sua raccolta di racconti e interludi. Il volume, pubblicato da La Nave di Teseo, rappresenta l’esordio in campo letterario della Morante, attrice e regista di grande successo.

L’appuntamento si inserisce all’interno della X edizione dell’evento, “I colori del libro”, che per un weekend, il 14 e 15 settembre, trasforma nella capitale del libro il comune di San Quirico d’Orcia, immerso nell’omonima valle riconosciuta dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. In programma la mostra mercato di libri usati, antichi e d’occasione nella suggestiva piazzetta del Moretto con librai ed espositori provenienti da tutta Italia; incontri con autori e presentazioni a ciclo continuo dalle ore 14.30 di sabato 14 settembre fino a sera per riprendere la domenica fino alle 20; mostra mercato delle pubblicazioni made in Tuscany.

Il programma di sabato si apre con il ciclo di incontri d’autore alle 14.30: sarà presente Alessandra Cotoloni con “Saltarello” (Betti Editrice), a cui seguirà alle ore 15 un incontro con Albo Fregoli che presenta “Streghe e preti in Valdichiana” (Edizioni Effigi); alle ore 15.30 sarà Massimo Tosi a parlare di Leonardo da Vinci nell’anno in cui si celebrano i 500 anni dalla morte con il suo “I luoghi di Leonardo” (Federighi Editore), e alle ore 16 Francesca Allegri presenterà al “Fuori dall’ombra” (Carmignani Editrice), un libro dedicato alla schiera di mogli, amanti, figlie, madri e nonne dei grandi uomini che hanno fatto la storia; a seguire (ore 16.30) Carlo Legaluppi e il suo “Redde Rationem” (Alter Ego Edizioni), volume che chiude la trilogia con protagonista Sir Alexander Martini; alle 17 Marino Magliani presenterà “Prima che te lo dicano gli altri” (Chiarelettere), finalista del Premio Bancarella 2019; alle 17.30 sarà la giornalista Silvia Volpi a presentare “Alzati e corri, direttora” (Mondadori), un giallo spumeggiante tutto al femminile; alle ore 18 incontro con Max Stefani, nome storico del giornalismo musicale italiano, che parlerà di “Freefallers”, la storia completa di Tom Petty fino a oggi; alle ore 18.30 Vanni Santoni presenterà “I fratelli Michelangelo” (Mondadori), un’epica familiare contemporanea degna del Wes Anderson dei Tenenbaum e del Franzen delle Correzioni. A concludere la prima giornata de “I Colori del Libro” alle ore 19 sarà Laura Morante con “Brividi immorali” (La Nave di Teseo).

Il programma di domenica: alle ore 14.30 sarà Mattia Nocchi ad aprire il ciclo di incontri con “Tropico di Gallina” (ExCogita), a cui seguirà alle ore 15 Simone Innocenti con il romanzo “Vani d’ombra” (Voland); alle ore 15.30 Alice Cappagli presenterà “Niente Caffè per Spinoza” (Einaudi), una storia che profuma di pane, di casa, di nonni; alle ore 16 appuntamento tutto al femminile con Lidia Ravera, Brunella Schisa ed Emanuela Giordano che presenteranno la nuova collana di Giunti dal titolo “Terzo Tempo”, dedicata all’amore e all’eros fra gli ultrasessantenni; alle ore 16.30 Enrica Tesio con “Filastorta d’amore” (Giunti), un canzoniere illustrato che parla d’amore con la giusta quantità di sarcasmo per non risultare stucchevole e la giusta quantità di ironia per non scivolare nella banalità; alle 17.30 l’incontro con Antonella Boralevi che parlerà del suo libro giallo “Chiedi alla notte” (Baldini&Castoldi); alle ore 18 sarà la volta di Ilaria Cucchi che, insieme a Fabio Anselmo, a partire dal libro “Vorrei dirti che non eri solo” (Rizzoli), ripercorre con sofferta lucidità la vicenda di suo fratello Stefano e ne ricostruisce la vita, senza paura di raccontare che periodicamente entrava e usciva dalla droga, senza tacerne il carattere difficile e le insicurezze. Gran finale alle ore 18.30 con le storie dal taglio deciso di Riccardo Boccardi che presenterà “Racconti Crestati (primamedia editore).

Per domenica 15 settembre è prevista una “Passeggiata letteraria” sulle tracce della lingua italiana con il vulgare di Santa Caterina da Rocca d’Orcia – luogo dove la Santa senese imparò a scrivere – a Bagno Vignoni. Guida d’eccezione sarà il presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini. Ad animare il percorso con letture e interventi la linguista Simonetta Losi e la guida ambientale Valentina Pierguidi.

La kermesse letteraria sarà anche l’occasione per illustrare il Patto per la lettura della Regione Toscana (domenica 15 settembre, ore 17). A presentare il documento sarà la vicepresidente e assessore alla cultura Monica Barni insieme ai sindaci dei Comuni della Val d’Orcia.

Monticchiello, Barni: “Torre del Cassero diventa pubblica, ottima notizia”

“Esprimo tutta la mia soddisfazione per la decisione del Ministero per i beni e le attività culturali di acquistare la storica Torre del Cassero a Monticchiello. Una decisione che consente di mantenere nel patrimonio pubblico un edificio che più di ogni altro in Val d’Orcia rappresenta l’identità, la storia e le tradizioni culturali di questa terra”, così la vicepresidente e assessora alla cultura Monica Barni al termine dell’iter di acquisto della Torre da parte del Mibac.

“Quando, – continua Barni – nel luglio scorso, il sindaco di Pienza lanciò alle istituzioni un accorato appello perché venisse scongiurata la vendita della Torre del Cassero ai privati, come Regione ci siamo subito adoperati per una sua acquisizione al patrimonio pubblico: risultato ottenuto grazie al sollecito intervento del Ministero e del sovrintendente Andrea Pessina, a cui va la mia riconoscenza”.

Il possente Cassero Senese di Monticchiello è parte della Rocca eretta nel 1260, a cui faceva capo tutto il sistema delle fortificazioni del borgo di Montichiello, nel punto più alto della collina; la Torre costituisce una testimonianza molto ben conservata della storia del borgo di Monticchiello, e ha quindi un grande valore storico. Il complesso fu ceduto a privati dal Comune di Pienza nel 1968 e da allora non è più visitabile né accessibile per il pubblico. Negli anni ’70 era stato sottoposto a ristrutturazione interna.

Nel luglio scorso il sindaco di Pienza, essendo venuto a conoscenza di un atto pubblico di compravendita per 450.000 euro, in seguito al quale la Torre sarebbe stata adibita a struttura agrituristica, aveva scritto alla Regione, al Ministero, alla Soprintendenza, ricordando che sull’immobile gravano vincoli ambientali, architettonici e paesaggistici. Nella lettera, il Comune si dichiarava impossibilitato a reperire le risorse finanziarie per esercitare la prelazione sulla Torre, e chiedeva l’intervento delle istituzioni, ritenendo l’acquisizione al patrimonio pubblico del Cassero e del parco circostante un’occasione irrinunciabile per l’interesse pubblico. Il Ministero, anche su sollecitazione della Regione, ha accolto l’appello del sindaco e ha acquistato l’immobile, che quindi avrà ora una destinazione pubblica.

Ricordiamo che il territorio della Val d’Orcia è patrimonio mondiale dell’Umanità dal 2004.

Siena: organizza corsi su sicurezza senza autorizzazioni, denunciato

Organizzava corsi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rilasciando certificati e patentini anche per la conduzione di macchine agricolo-forestali e di movimento terra, il tutto senza averne le autorizzazioni e facendosi pagare con versamenti direttamente sul proprio conto corrente. La guardia di finanza di Siena ha denunciato a piede libero una persona per il reato di truffa aggravata.

L’uomo denunciato, servendosi del ruolo di presidente di un’associazione senza fini di lucro con sede a Roma ma operante in Val d’Orcia, ha raggirato privati ed enti pubblici per un totale di oltre 50 persone. Secondo quanto accertato dalle fiamme gialle il presidente dell’associazione avrebbe intascato “diverse migliaia di euro” considerato che la partecipazione e l’attestato del corso “costava oltre 300 euro a persona”. Da quanto emerso nel corso delle indagini, infatti, l’associazione erogava servizi pur non avendo alcun accreditamento ed abilitazione presso la Regione Toscana.

“In particolare le perquisizioni effettuate presso la sede, resesi necessarie al fine di corroborare l’ipotesi di reato, hanno consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro copiosa documentazione attestante l’esecuzione di svariati corsi di formazione” spiega una nota della Guardia di finanza di Siena. I successivi approfondimenti documentali hanno dimostrato che l’associazione non prevedeva nel proprio atto costitutivo il fine di assistenza/formazione per figure diverse da quelle degli associati.

Firenze: firmato programma valorizzazione Amiata

E’ stato firmato oggi, lunedì 11 marzo, alle ore 12, presso la sala stampa della giunta regionale a Palazzo Strozzi Sacrati, (piazza Duomo 10, Firenze), un accordo di programma tra Regione Toscana e Unione dei Comuni Amiata – Val d’Orcia per la realizzazione di interventi di valorizzazione del territorio dell’Amiata.

Alla firma sono intervenuti l’assessore regionale alle attività produttive Stefano Ciuoffo ed il presidente dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia Francesco Fabbrizzi.

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