San Framcisco, un incendio ha distrutto un quarto del Pier 45

San Francisco, un incendio ha distrutto un magazzino sul Fisherman’s Wharf di San Francisco sabato mattina all’alba, inviando un denso pennacchio di fumo sul lungomare e minacciando di diffondersi anche su una nave storica dell’era della Seconda Guerra Mondiale prima che i pompieri riuscissero a metterlo sotto controllo.

Non sono stati segnalati feriti e i vigili del fuoco di San Francisco hanno effettuato molteplici ricerche per assicurarsi che nessuno fosse all’interno dell’edificio sul molo 45, ha dichiarato il tenente Jonathan Baxter ai giornalisti della scena.

Il magazzino, che conteneva attrezzature per la lavorazione del pesce e alcuni uffici, di solito non è occupato di notte, anche se a volte alcuni senzatetto sono stati notati in edifici e magazzini nella zona.

Le prime segnalazioni dell’incendio sono iniziate ad arrivare alle 04:17 ora locale (13:17 ora italiana) ed è stata contenuta in una sezione del molo.

I vigili del fuoco hanno riferito che l’incendio ha causato un crollo parziale dell’edificio nella parte meridionale del molo e che si è diffuso in due edifici con il pericolo che si estendesse ad un terzo.

La ‘Fireboat St. Francis’ è stata messa in posizione per proteggere la storica nave SS Jeremiah O’Brien costruita durante la Seconda guerra mondiale, e trasformata in un museo, e sempre i vigili del fuoco hanno fatto sapere che la nave non ha riportato danni.

Diverse barche antincendio si sono posizionate intorno al molo e aiutano a combattere il fuoco. Non si conoscona ancora le cause del rogo.

Raid Turchi in Siria: oggi manifestazione sotto consolato USA a Firenze

Alle 18.00 di oggi è prevista una manifestazione per i bombardamenti aerei turchi sul territorio del Rojava, nel nord della Siria. Il ritrovo sarà in Piazza Santa Maria Novella, per poi raggiungere il consolato USA a Firenze; l’iniziativa è promossa dall’Assemblea fiorentina per il Kurdistan.

“Il regime fascista turco di Erdogan, sconfitto alle ultime elezioni e segnato dalla crisi economica crescente, cerca di reagire alle difficoltà utilizzando l’arma del nazionalismo e della guerra contro i kurdi per recuperare consensi e mettere fine all’esperienza che si sta sviluppando in Rojava”, recita il comunicato rilasciato dall’Assemblea fiorentina per il Kurdistan che vedono una imminente guerra su quei territori, già martoriati dalla guerra allo Stato Islamico, come inevitabile conseguenza delle manovre “degli stati capitalisti e imperialisti, che cercano attraverso la guerra di espandere i propri interessi. E per fare questo, tutti gli attori regionali ed internazionali coinvolti, dagli USA alla Russia, dall’Iran alla Unione Europea, sono ben disposti a lasciare che la Turchia continui la sua guerra al movimento kurdo, dentro e fuori dai confini del paese, attraverso politiche di repressione, sostituzione etnica e di aperto sostegno a ciò che resta delle milizie jihadiste in Siria. Mentre Ankara continua ad utilizzare il ricatto dei profughi e dell’invasione migratoria come arma contro l’Unione Europea”.

“Come sta facendo da oltre 40 anni, il movimento kurdo non si arrenderà – prosegue il comunicato – Attraverso il PKK le YPG e le YPJ fà sapere che non ha intenzione di cedere alle minacce e in caso di occupazione turca difenderà il proprio territorio e resisterà come ancora resiste in Turchia”, perciò l’Assemblea tende a precisare che “come militanti internazionalisti continueremo ad opporci alle politiche di guerra e sfruttamento che i nostri governi sostengono direttamente anche quando in maniera ipocrita elogiano i kurdi per il loro contributo fondamentale nella lotta contro l’ISIS” e che sosterrà “il movimento kurdo ed il suo progetto di liberazione fondato su anticapitalismo, emancipazione di genere, ecologismo ed abbattimento delle frontiere nazionali, etniche e religiose”. “Continueremo – conclude l’Assemblea fiorentina per il Kurdistan – ad essere attivi nella solidarietà, portando con noi l’esempio di Lorenzo Orso Tekosher, giovane internazionalista morto combattendo in Rojava”.

Parteciperà a questa manifestazione anche l’Iniziativa antagonista metropolitana (Iam), che già ieri ha sfilato, con una cinquantina di persone, per le vie del centro di Firenze in segno di protesta dei raid turchi sui territori nord della Siria. “Ad essere sotto le bombe da oggi sono proprio gli uomini e le donne che hanno combattuto Isis in Siria – sottolinea in una nota l’Iam -, costruendo l’alternativa alle barbarie dello Stato Islamico, fatta di convivenza tra popoli, libertà di culto e democrazia. Sono le Ypg e le Ypj che uniscono il popolo arabo e curdo nella lotta per un futuro di pace e democrazie in Medioriente. Lo stesso futuro per il quale il nostro concittadino Lorenzo Orsetti ha donato la sua vita”.

“L’aggressione di Erdogan e il lasciapassare di Trump sono inaccettabili – prosegue la nota – e dovrebbero portare l’Ue ad intervenire per fermare il massacro in corso. Ma così ancora non è. Sarebbe doveroso che chi in questa città ha espresso massimo cordoglio per Lorenzo ‘Orso’ pochi mesi fa, il sindaco Nardella e il comune di Firenze, prendano posizione contro il massacro che la Turchia sta e vuole continuare a portare avanti”.

Il movimento ‘Fridays For Future’ si è detto a favore dell’iniziativa e parteciperà alla manifestazione, con l’obiettivo della difesa delle popolazioni colpite e della “rivoluzione ecologista del Rojava”. Come si legge dal comunicato rilasciato, nel Rojava “si sta sperimentando da anni una nuova forma di società che sfida il sistema capitalista che sta distruggendo il nostro pianeta, tenendo al centro l’ecologia, l’autodeterminazione delle donne e una democratizzazione radicale di tutti gli aspetti della vita. In questo territorio devastato dal profitto, dal disboscamento, dallo sfruttamento, dall’estrattivismo e dalle monocolture si sta tentando giorno dopo giorno di creare dal basso un nuovo equilibrio ecologico”.

“Nonostante i molti progetti in atto, come rimboschimento, creazione di riserve naturali e infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti eco-compatibile – prosegue il movimento ecologista – e l’aver impedito ad oggi a molte multinazionali come McDonald’s di aprire punti vendita e fare profitto su questi territori, le strutture dell’Autonomia Democratica sono ancora in una situazione materiale difficile, e in questo momento si trovano a dover far fronte a un attacco militare diretto che vuole distruggere questa esperienza rivoluzionaria”, perciò affermano di sentirsi “vicini ad una rivoluzione ecologica di questo tipo e ne traiamo esempio. Il Rojava non sarà una prateria per la speculazione delle grandi multinazionali che estraggono le risorse e inquinano per i loro profitti”.

Firenze, la studentessa USA che denunciò violenza: ‘non ricordo’

A incidente probatorio 21enne conferma denuncia violenza.

Avrebbe dichiarato di non ricordare nulla la studentessa statunitense che ha denunciato di aver subito violenza in un locale di Firenze nella notte tra il 6 e il 7 aprile. La giovane, 21enne, è stata interrogata per quasi due ore in un incidente probatorio disposto dal gip su richiesta del pm Beatrice Giunti dato che la ragazza si tratterrà in Italia fino al 17 aprile dopodiché rimpatrierà negli Usa.

Secondo quanto appreso, avrebbe affermato di ricordare il contenuto della denuncia per violenza sessuale presentata il pomeriggio del 7 aprile alla polizia, ma di non essere al momento più in grado di riportare alla memoria quanto avvenuto nel corso della nottata. La giovane avrebbe motivato questa sorta di blackout come conseguenza del trauma provocato dalla violenza subita, come le sarebbe stato spiegato dalla psicologa che l’ha seguita in ospedale nell’ambito della procedura del ‘codice rosa’ prevista per le vittime di violenze.

Durante l’incidente probatorio le sarebbero stati mostrati alcuni video girati dalla telecamere della discoteca del centro di Firenze dove sarebbe avvenuta la violenza, che la riprendono mentre balla sulla pista con alcuni amici e, poi, mentre esce dal locale: ma anche in questo caso avrebbe dichiarato di non riuscire a ricollegare le immagini, né a collocarle ai momenti o prima o dopo la violenza. In occasione dell’incidente probatorio è stato interrogato anche un compagno di università della 21enne, che avrebbe raccontato di essere entrato quella notte con lei e altri amici nella discoteca, ma di averla poi persa di vista e di non sapere come l’amica abbia passato il resto della nottata.

Baryshnikov: Usa dipinge migranti criminali

Baryshnikov,a Firenze per laure ad honorem, attacca governo Usa sulla questione migranti: dipinti “come criminali dei quali aver paura”.

Baryshnikov interviene sulla questione migranti in Usa: “sembriamo scivolare via dall’abbraccio umanitario dei nostri valori democratici. E questo mi crea sofferenza. Recentemente, migliaia di persone hanno manifestato contro alcune politiche del governo. Una in particolare è alimentata da sentimenti anti-immigrati e dipinge persone che cercano rifugio da guerra, repressione e problemi economici come criminali dei quali avere paura. Questo è vergognoso e non rappresenta il volto del paese che accettò me e molti altri come richiedenti asilo decenni fa”. Così si è espresso contro l’amministrazione Trump il celebre ballerino e coreografo, naturalizzato statunitense, Mikhail Baryshnikov, oggi a Firenze.

Baryshnikov ha spiegato di essere “onorato di essere qui per questa occasione e di accettare questo riconoscimento, particolarmente significativo, che arriva da una così venerabile istituzione accademica costituita in una città così straordinaria. Tuttavia”, ha sottolineato “mi sento un po’ imbarazzato ad accettarlo, durante questi tempi così difficili nel mio paese, gli Usa”. Chiudendo il suo discorso, il coreografo ha detto che, in questa situazione “la cosa migliore che possiamo fare è rivolgerci alla gioventù: i giovani, istruiti, e, si spera, caritatevoli pensatori della prossima era”.

Il ballerino ha parlato nell’aula magna dell’Ateneo fiorentino per la consegna della laurea magistrale ad honorem che l’Università gli ha conferito in scienze dello spettacolo.

Durante la cerimonia introduttiva il rettore Luigi Dei, ha definito Baryshnikov “uno straordinario artista che ha attraversato metà del secolo scorso, proiettandosi fino ai giorni nostri, alle soglie del primo ventennio del secolo ventunesimo”, la cui intera opera artistica è stata caratterizzata dal movimento, “non solo fisico, ma anche di pensieri e cose astratte e quindi di emozioni. Quelle emozioni che, in modo smisurato, ci ha regalato e continua a regalarci Mikhail Baryshnikov”.

Domani sera il ballerino si esibirà al teatro del Maggio musicale per il suo one man show ‘Brodsky/Baryshnikov’, basato sulle poesie del poeta russo premio Nobel Joseph Brodsky

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