Tomaso Montanari: “Nella mia università niente bandiere a mezz’asta per la morte di Berlusconi”

Bandiere a mezz’asta per Silvio Berlusconi? Non all’università per stranieri di Siena, dove il rettore Tomaso Montanari ha deciso diversamente. Ha scritto una mail alla comunità universitaria in cui motiva la sua decisione e se ne assume la responsabilità.

Tomaso Montanari ha quindi parlato della scelta “evidentemente controcorrente. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato” Berlusconi, “è oggi un dovere civile”. Di fronte alla notizia della morte di Berlusconi, scrive, “naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati”.

Prosegue ancora il professor Montanari, da sempre molto critico nei confronti di Berlusconi e delle politiche della destra. “Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione”.

Così “nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici” da ieri a mercoledì, giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale, “mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università”. Così ha concluso il professor Montanari. Una scelta che sicuramente farà discutere e che probabilmente lo esporrà a reazioni politiche di diverso genere.

Università di Siena, quasi 2mila prenotati per Open day

Siena, si avviano a raggiungere la cifra dei duemila prenotati le iscrizioni per l’Open day dell’Università di Siena in programma il 23 febbraio.

L’ateneo si presenta alle studentesse e agli studenti, alle loro famiglie e agli insegnanti delle scuole superiori con la giornata dedicata a conoscere e approfondire i percorsi di studio, i servizi, le opportunità, le sedi e gli sbocchi professionali dei corsi di laurea offerti dall’Università a Siena, Arezzo e Grosseto.

Durante l’evento ci sarà la possibilità di incontrare i docenti, i giovani ricercatori e gli studenti tutor: in particolare sarà possibile, si spiega in una nota, avere informazioni sui 33 corsi di laurea triennale, i cinque a ciclo unico, che si aggiungono ai 37 corsi di laurea magistrale, che compongono l’offerta formativa complessiva dell’ateneo per l’anno accademico 2023-2024.

Le iscrizioni sono ancora aperte; per diversi appuntamenti non è prevista la segnalazione della presenza. Ogni dipartimento presenterà i propri corsi di laurea e i servizi agli studenti in presenza nelle proprie sedi, ma diversi sono anche gli appuntamenti online che si terranno in specifiche stanze virtuali.

Quest’anno saranno tre le sessioni che sarà possibile seguire: due al mattino e una nel primo pomeriggio, per permettere di visitare nella stessa giornata più di una struttura didattica o di seguire da remoto più incontri.

“Si tratta di un momento importante che vi suggerisco di compiere ascoltando innanzitutto quello che voi desiderate, immaginate, volete per il vostro futuro – ha anticipato il rettore Roberto Di Pietra dal messaggio che invierà giovedì ai partecipanti -. Dovete essere voi i protagonisti della vostra scelta. Si tratta di una decisione che vi invito a prendere ascoltando e raccogliendo tutte le informazioni che vi servono, ma anche seguendo il vostro cuore e le vostre inclinazioni personali”.

“Con l’Università inizia un’esperienza di studio e di vita che sarà intensa, nella quale conoscerete nuove persone, da tutta Italia e dal mondo, nella quale potrete vivere esperienze formative interessanti e coinvolgenti a Siena e nelle sue sedi, nelle biblioteche e nei laboratori, nelle aule e nei programmi Erasmus all’estero”.

Esame cranio svela cold case medievale: giovane morto a colpi di spada

La rivista scientifica Journal of Archaeological Science: Reports ha da poco pubblicato un interessante caso archeologico di morte violenta dovuta a colpi di spada inferti alla testa di un giovane sepolto negli strati di epoca medievale del cimitero di San Biagio in Cittiglio, nei pressi di Varese. Allo studio ha lavorato il team di antropologi del Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena col coordinamento del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università degli Studi dell’Insubria.

Si tratta di un giovane adulto morto all’età di circa 20 anni, sepolto nella tomba numero 13 nell’atrio funerario interno alla chiesa, in un’area sepolcrale un tempo localizzata di fronte all’antica facciata romanica dell’edificio e successivamente inglobata nelle più recenti fasi di estensione e modificazione architettonica. In seguito allo studio, lo scheletro del soggetto ha rivelato la presenza di quattro lesioni al cranio compatibili con ferite inferte intenzionalmente e con particolare violenza. Il cranio è stato quindi studiato con le più moderne tecnologie in uso nelle indagini medico-legali.

Infatti proprio grazie alla tecnologia moderna, l’Unità di ricerca di Preistoria e Antropologia del dipartimento senese, utilizzando un microscopio digitale tridimensionale, è riuscita a ricostruire il volto dell’individuo con le tecniche in uso in ambito forense e archeologico per determinare i danni fisici a carico del “ragazzo medievale”, che ne hanno determinato la morte. Dallo studio è emerso che il soggetto era stato ripetutamente colpito al cranio con un’affilata arma da taglio, compatibile nella forma con una spada lunga in uso all’epoca.

🎧 Bright Night 2022, 200 eventi per entrare nel mondo della scienza

Venerdì 30 settembre torna Bright Night 2022, l’annuale appuntamento con la scienza che coinvolge i principali atenei toscani e un’ampia rete di Enti di ricerca. Circa 1000 ricercatrici e ricercatori saranno nelle piazze di 10 città della regione per dare vita a oltre 200 eventi per avvicinare non solo i più grandi, ma anche i più piccoli alla scienza.

Bright Night, la Notte europea delle ricercatrici e dei ricercatori, iniziativa nata per impulso della Commissione Ue con l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica, prevede laboratori, dimostrazioni, esperimenti, visite guidate e passeggiate scientifiche.

Per Bright-Night si mobilita tutto il mondo della ricerca in Toscana: la squadra dei promotori riunisce gli Atenei (Università di Firenze, Pisa, Siena, Siena Stranieri, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola Normale Superiore e Scuola IMT Alti Studi Lucca) e un’ampia rete di Enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory (EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica- Osservatorio Astrofisico di Arcetri (INAF-OAA) – con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. Le attività di Bright-Night si svolgeranno ad Arezzo, Cascina, Castelnuovo Berardenga, Firenze, Grosseto, Lucca, Pisa, Prato, San Giovanni Valdarno, Siena. A Firenze le attività si concentrano in piazza Santissima Annunziata, in cui saranno allestiti stand, area ragazzi e arena incontri.

A Pisa saranno allestite cinque ‘Piazze della Ricerca’, ognuna dedicata a un argomento specifico e il pubblico potrà partecipare alle ‘Passeggiate con la scienza’. Il Sant’Anna propone il percorso ‘Kids’ pensato per avvicinare i più giovani alla scienza in maniera interattiva e coinvolgente. A Siena appuntamento con Franco Malerba, il primo astronauta
italiano, che parlerà di ‘New space economy’, mentre l’Università per gli stranieri organizzata una passeggiata ambientale nel Chianti Senese e la visita guidata al Museo del
paesaggio di Castelnuovo Berardenga. Lucca propone eventi sui temi della cybersicurezza, neuroscienze, arte, scienza del gioco e intelligenza artificiale. Novità di quest’anno lo ‘Speakers’ corner – risposte in breve a grandi domande’ in cui i ricercatori della Scuola Imt risponderanno scientificamente, ma semplicemente a quesiti impegnativi.

A Firenze, dopo una settimana di pre-eventi, le attività si concentrano in piazza SS. Annunziata, in cui saranno allestiti stand, area ragazzi e arena incontri. In serata un talk, condotto da Massimo Cirri di Rai Radio2, su “Le sfide della ricerca” a cui partecipano ricercatrici e ricercatori con ospiti come Piero Pelù e Larissa Iapichino. A Pisa saranno allestite cinque coloratissime “Piazze della Ricerca”, ognuna dedicata a un argomento specifico. I bambini che completeranno la visita delle cinque Piazze, otterranno il “Passaporto della Ricerca” e un gadget.

Il pubblico potrà inoltre partecipare alle “Passeggiate con la scienza” e prendere parte alle numerose attività proposte in sede nei dipartimenti, laboratori, musei e biblioteche.  A Siena i gruppi di ricerca accoglieranno il pubblico con numerose attività nelle sedi universitarie e nelle piazze della città. In programma l’appuntamento con Franco Malerba, il primo astronauta italiano, che parlerà di “New Space Economy”.

In programma anche concerti e appuntamenti musicali. Anche a Lucca sono in programma eventi per tutte le età sui temi della cybersicurezza, neuroscienze, arte, scienza del gioco, intelligenza artificiale, economia, filosofia, informatica e ingegneria. Novità di quest’anno lo “Speakers’ corner – risposte in breve a grandi domande” in cui ricercatrici e ricercatori della Scuola IMT si cimenteranno nel rispondere “scientificamente”, ma semplicemente a quesiti assai impegnativi. In tutto in un clima festoso e amichevole.

La Notte delle ricercatrici e dei ricercatori in Toscana è un progetto finanziato dal programma Horizon-Msca-Citizens-2022 della Commissione Europea, nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie. Il nome scelto per il progetto in Toscana unisce alla parola notte l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca): un messaggio di fiducia nell’impegno di tantissime ricercatrici e ricercatori indirizzato al grande pubblico.

Simona Gentili ha intervistato Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze e di Maria Grazia Labrese, delegata al Bright Night della scuola Sant’Anna di Pisa

Siena, scritte fasciste: in 200 a presidio Cgil. “Mai più fascismi”

Siena – Erano in 200 ed hanno esposto uno striscione con scritto ‘Mai più fascismi’, le persone che hanno preso parte oggi al presidio organizzato da Cgil senese all’indomani delle scritte fasciste e omofobe e contro il sindacato vergate con vernice nera all’interno dell’ufficio di una dipendente dell’Università di Siena.

Nella mattinata di ieri, nell’ateneo di Siena, sono state trovate scritte inneggianti al duce, Benito Mussolini, contro la Cgil e omofobe. Questa mattina, dalle 10 alle 12 il sindacato ha organizzato un presidio di protesta per sensibilizzare sulla vicenda. Questa mattina è stato intanto ripulito dalle scritte l’ufficio imbrattato e proseguono le indagini della digos per accertare l’autore, o gli autori del gesto.

“Vedere la nostra organizzazione e chi la rappresenta colpita per il ruolo che esercita e per l’orientamento sessuale è una cosa degna solo del fascismo, degli squadristi, di chi si maschera di notte” ha detto il segretario generale della Cgil di Siena Fabio Seggiani.

Seggiani ha poi evidenziato: “E’ l’ora di chiuderne le sedi e di metterli fuori legge, è quello che chiediamo. Fuori i fascisti e non la Cgil dall’università”. Presente al presidio il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati, l’onorevole del Pd Susanna Cenni e l’assessore all’università della Regione Toscana Alessandra Nardini, oltre ai rappresentanti di Cisl Siena, Arci e associazioni studentesche di sinistra.

Università di Siena: trovate in un ufficio scritte fasciste e omofobe

Scritte di stampo fascista e omofobo, con vernice nera e a caratteri cubitali, sono state fatte nell’ufficio di una dipendente dell’Università di Siena in base a quanto scoperto stamani dai suoi colleghi del dipartimento tecnico amministrativo dell’ateneo.

Le scritte all’Università di Siena, sono state trovate stamani alla riapertura degli uffici dell’ateneo, quindi potrebbero essere state fatte dalla sera precedente o nella notte. Le immagini delle telecamere interne vengono esaminate dalla polizia per cercare di individuare eventuali movimenti di persone nell’area dove si trova l’ufficio diventato l’obiettivo del gesto vandalico.

Oltre a scritte inneggianti al Duce, Benito Mussolini, (‘W Dux’, ‘A noi’), c’erano offese di stampo omofobo (‘Fuori f…i’) e anche contro la Cgil (‘Fuori Cgil’), non solo sulle pareti della stanza ma anche sulla scrivania e l’intera postazione di lavoro della dipendente. L’Università di Siena ha presentato denuncia alla questura. Indagini della Digos che ha già effettuato un sopralluogo e acquisito i filmati delle videocamere interne.

“Ferma condanna per un gesto vile, intimidatorio, di cui spero si possa trovare quanto prima i responsabili”, dichiara il rettore Francesco Frati commentando l’episodio. “Sono rimasto molto turbato dall’accaduto come tutti i colleghi e colleghe dell’ateneo che hanno condiviso lo sdegno” ha aggiunto Frati sottolineando che, “in questo momento il sentimento prevalente è quello dell’indignazione, oltre alla persona è stata colpita l’istituzione Università che da sempre professa i valori della democrazia, dell’inclusione e del dialogo, e che rifugge qualsiasi tendenza alla violenza, sia fisica che verbale, come in questo caso”.

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