Autismo, Firenze: in va Caracciolo un supermercato ‘friendly’

Apre alle vendite domani mattina alle 8 il nuovo punto vendita Coop.Fi di via Caracciolo a Firenze, accogliente anche per chi ha un disturbo dello spettro autistico, grazie ad una collaborazione con Autismo Firenze.

Un percorso di ascolto di soci, cittadini e commercianti operanti nella zona ha consentito di analizzare il contesto e le aspettative dei cittadini rispetto al nuovo negozio, “salutato con favore – afferma Unicoop Firenze – come riqualificazione di un’area degradata del rione”. In collaborazione con Autismo Firenze è stato predisposto un kit che verrà consegnato ai ragazzi dell’associazione e potrà essere richiesto: una shopper in cotone riconoscibile grazie ai due loghi Unicoop Firenze e Autismo Firenze e all’immagine di un riccio blu, che contiene strumenti ed istruzioni per fare la spesa e sarà utile anche per trasportare gli acquisti.

Le persone con autismo, sostiene la cooperativa, “hanno la necessità di effettuare azioni in contesti in cui i toni siano davvero pacati. Per questo Unicoop Firenze lavorerà per individuare alcuni giorni della settimana, e gli orari di minor afflusso, in cui si lavorerà per ricreare un clima particolarmente tranquillo ed un’atmosfera dedicata. Questo attraverso alcune modifiche della gestione del punto vendita, come l’abbassamento del volume dei suoni in filodiffusione, l’attenuazione dell’illuminazione del negozio, la trasmissione di annunci che spieghino queste scelte nell’ottica della creazione di un ambiente più adatto alla fruizione dei soggetti con disturbi dello spettro autistico”

Una storia di persone: Raffaele Palumbo racconta la comunità di Ponte a Greve e la ‘loro’ Coop

Presentato oggi a Firenze il volume di Raffaele Palumbo che, a partire dalle reazioni all’incendio del supermercato, delinea una comunità che si è raccolta intorno a Unicoop Firenze

Un viaggio che prende spunto dalla mole di messaggi di solidarietà e vicinanza arrivati alla cooperativa a giugno 2021 per arrivare a delineare una comunità per cui la Coop di Ponte a Greve non è solo un posto dove si va a fare la spesa, ma dove si va anche a fare la spesa.
Il libro Una storia di persone, di Raffaele Palumbo  è stato presentato alla stampa questa mattina presso la sede di Unicoop Firenza alla presenza dell’autore, di Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze e di Bruno Mari, vicepresidente Giunti.

Il 3 giugno 2021 il centro commerciale di Ponte a Greve, tra Firenze e Scandicci, prende fuoco. L’evacuazione è impeccabile, dura otto minuti e nessuno subisce alcun danno. Eppure dal giorno dopo Unicoop Firenze inizia a essere subissata da messaggi di solidarietà, di vicinanza, di vero e proprio cordoglio. Perché una reazione emotiva così potente e corale, durata settimane? Per rispondere a questa domanda,  Raffaele Palumbo ha intrapreso un viaggio, durato mesi, sulla linea T1 della tranvia. Per condurre un’inchiesta all’americana e ricostruire la fitta rete di relazioni che la Coop è riuscita a intessere in questi anni con numerose realtà territoriali. Facendo alla fine del centro di Ponte a Greve un hub di socialità, prima ancora che un centro commerciale. Non solo un posto dove si va a fare la spesa, ma dove si va anche a fare la spesa. L’incendio ha disvelato una comunità che nel corso degli anni ha trasformato Ponte a Greve da potenziale nonluogo a un vero e proprio iperluogo, agorà contemporanea della nostra socialità.

“Questo libro nasce dalla volontà di fermare nella memoria, e niente meglio delle pagine scritte può farlo, un evento tragico e a suo modo foriero di opportunità, che ha coinvolto non solo la nostra impresa ma una comunità intera. Tragico perché un incendio come quello che ha interessato il centro commerciale di Ponte a Greve ha avuto per Unicoop Firenze ricadute economiche negative e ha complicato la vita di molti cittadini. Ma, come tutti i grandi eventi critici, come racconta Raffaele Palumbo, anche l’incendio di Ponte a Greve ha offerto un’opportunità, quella di convogliare gli attori che operano sul territorio intorno all’obiettivo comune di ripartire e rendere ancora più funzionale e attrattivo questo luogo. Ci ha dato insomma la possibilità di ripensarci e proiettarci avanti nel tempo, rinsaldando vecchi legami e allacciandone di nuovi, per creare comunità. Queste pagine, inoltre, rispondono anche all’esigenza di dire grazie alle tante persone che hanno contribuito a far sì che l’incendio danneggiasse solo le cose, a mettere al sicuro le persone e a tutti i soci e clienti che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza nei mesi passati e ci hanno accompagnato in questo viaggio verso il nuovo Ponte a greve” afferma Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze.

“Giunti ha aderito con entusiasmo all’idea di Unicoop Firenze di realizzare questo piccolo e prezioso libro. L’attenta analisi di Raffaele Palumbo rispetto ai tantissimi messaggi di solidarietà arrivati dalla comunità dopo l’incendio svela come Ponte a Greve non sia in realtà un luogo asettico ma un importante centro di aggregazione, non semplicemente un hub del cibo, ma la sede di eventi culturali e di scambi giornalieri di vita. Solidarietà, aggregazione, legame con il territorio, cultura, innovazione, ecco gli spunti che troverete in questo libro!” afferma Bruno Mari, vicepresidente Giunti.

Il nuovo punto vendita Coop.Fi di Ponte a Greve, con tante innovazioni e molti servizi aggiuntivi, aprirà giovedì 31 marzo. Il negozio provvisorio “sotto il tendone” chiuderà da mercoledì 30 marzo compreso.

Dove trovare il libro
Una Storia di Persone verrà donato all’apertura del punto vendita di Ponte a Greve. È inoltre disponibile nelle librerie Giunti al Punto e ordinabile su tutti gli store on line. Si trova inoltre nei Coop.Fi e su Prenotalibro – https://prenotalibro.piuscelta.it/

🎧 Unicoop: abbraccia un albero, dai vita al primo bosco biosostenibile in Italia

La campagna Unicoop Firenze per realizzare il primo bosco biosostenibile e partecipato d’Italia  che sorgerà a Montopoli dopo un’importante operazione di bonifica. Prevista una raccolta fondi popolare: Unicoop Firenze raddoppia ogni contributo.

Unicoop: sei ettari di terreno, 2,2 milioni di euro di investimento, 3000 nuovi alberi e piante. Sono i numeri dell’iniziativa Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco presentata oggi da Unicoop Firenze, che mira a creare a Montopoli, in un’area lungo la Firenze-Pisa- Livorno precedentemente occupata da un allevamento di suini, il primo bosco bio-sostenibile d’Italia realizzato su un ex terreno industriale.

Il bosco sarà “bio”, in quanto incubatore di diversità naturalistica, e sarà sostenibile per l’assorbimento di anidride carbonica, ma anche perché sarà un modello funzionante di “polmone verde” con una proporzione tra costi e benefici della piantagione ripetibili nel tempo e nel territorio. Un esperimento sul campo, insomma, di quanto si possa fare per cercare di salvare il Pianeta piantando alberi.

Alla presentazione del progetto sono intervenuti Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze, Stefano Mancuso, direttore del laboratorio di Neurobiologia vegetale, professore Università di Firenze, Stefano Ciafani, presidente Legambiente (AUDIO) e Walter Ganapini, membro del Comitato tecnico scientifico di Re Soil Foundation, membro onorario dell’Agenzia Europea per l’Ambiente e già presidente Agenzia Nazionale Protezione Ambientale Italia.

L’area su cui si svilupperà il bosco è stata occupata in passato da un allevamento di suini. Per questo è particolarmente rilevante la bonifica che viene fatta da Unicoop Firenze, e monitorata e rendicontata da Legambiente, e che prevede la rimozione e l’avvio al riciclo di 17.000 tonnellate di rifiuti solidi, fra cemento, asfalto, calcestruzzo. In questo modo il suolo verrà restituito al ciclo naturale di fertilizzazione e assorbimento idrico e sarà possibile iniziare a piantare le tremila piante previste, di cui 800 ad alto fusto lungo, principalmente nella zona che confina con la strada di grande comunicazione Firenze – Pisa -Livorno e 2200 piante e talee forestali. La scelta delle piante, su indicazione del professor Stefano Mancuso e di Pnat, riguarda specie ad alto assorbimento di CO2 e rapido accrescimento del tronco. Questo consentirà di avere importanti benefici per la qualità dell’aria, che aumenteranno esponenzialmente al passare degli anni: a 10 anni il bosco potrà assorbire 170 tonnellate CO2 e una mole importante di inquinanti (polveri fini, ossido di azoto, ecc), a 20 anni il “risparmio” di CO2 sarà di 600 tonnellate e a 30 anni di 1400 tonnellate.
Ma Abbraccia un albero, dai vita ad un bosco sarà anche una grande campagna di partecipazione popolare, che durerà dal 21 settembre, data del Solstizio di autunno al 21 novembre, data in cui si festeggia la Giornata dell’albero. Soci e clienti Unicoop Firenze potranno infatti sostenere il progetto del bosco con donazioni alle casse a livello individuale o anche attraverso l’organizzazione di comitati di scopo sul territorio, che coinvolgeranno cittadini, associazioni e comunità per contribuire, non solo economicamente, alla creazione dell’area verde.

La campagna di raccolta fondi prenderà il via giovedì prossimo 23 settembre in tutti i Coop.fi della Toscana.
Si può contribuire: alle casse dei punti vendita COOP.fi donando almeno 1 euro o 100 punti della Carta Socio, online sulla pagina www.eppela.com/abbracciaunalbero oppure tramite bonifico bancario sul conto corrente dedicato IT57D0503402801000000309251. Unicoop Firenze raddoppierà ogni donazione.
Inoltre, è possibile sostenere l’iniziativa anche acquistando nei punti vendita COOP.fi i prodotti ViviVerde: parte del ricavato della vendita sarà destinato al progetto.

La campagna di raccolta fondi è sostenuta da Unicoop Firenze e si rivolge a soci e clienti per realizzare il primo bosco biosostenibile e partecipato d’Italia fa parte degli impegni di Coop per l’ambiente e della campagna Oasi Urbane.

Le prossime tappe sono la bonifica dell’area, i cui risultati saranno monitorati e dettagliati in un report di Legambiente. Un passaggio fondamentale che richiederà un notevole impegno per la rimozione dell’asfalto, la demolizione delle strutture in cemento e lo smaltimento dei materiali. Poi si metterà mano al ripristino del terreno e alla piantagione. A novembre cominceranno i primi interventi di piantagione, a marzo 2022 è prevista l’inaugurazione e a maggio le prime visite, che saranno facilitate anche dalla realizzazione di un’aula didattica all’ingresso del parco. In futuro l’area verrà donata alle istituzioni del territorio e sarà costituito un Comitato di indirizzo, insieme a Regione Toscana e Corpo Carabinieri Forestali per presidiare e mantenere il bosco. Fra una decina d’anni gli alberi saranno già cresciuti per formare un vero e proprio bosco.

Il progetto del bosco di Montopoli
Il progetto prevede un percorso naturalistico che si snoda lungo tutto il parco e che raccorda una serie di “luoghi”, come la torre di osservazione, che permetterà una visuale eccezionale della biodiversità locale a otto metri di quota, l’anfiteatro nel bosco e il loop (un circuito ad anello con vari tipi di vegetazione) fra le fronde, oltre alle vasche dedicate alle piante acquatiche.

Bisogno di alberi
Oltre mille miliardi: tante sono le piante che il nostro Pianeta dovrebbe ospitare in più rispetto al presente per attenuare gli effetti del riscaldamento globale. Anche se da domani tutte le fonti di inquinamento, come per magia, si spegnessero, la CO2 nell’aria continuerebbe ad aumentare e con essa la temperatura della Terra. Terra che ha la febbre e che vede di anno in anno la situazione aggravarsi: pensiamo a come stiamo noi quando abbiamo 39°C e a cosa sta succedendo al nostro pianeta. Basta ricordare quanto accaduto a luglio in Germania per farci capire che l’umanità è di fronte alla più grande sfida mai presentatasi. Il rimedio? Creare più zone verdi, piantare alberi, unici “strumenti” capaci di abbassare la temperatura e restituirci aria pulita.

Daniela Mori, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Unicoop Firenze
“Questo progetto è un contributo concreto per l’ambiente e coinvolge tutti i soci di Unicoop Firenze. Con questa campagna vogliamo dare a tutti gli strumenti per contribuire a rendere più sana la vita su questo pianeta e del pianeta. Dalla bonifica alla piantagione degli oltre 3mila alberi fino alle attività didattiche e di divulgazione che potremmo fare in questo bosco, vogliamo dare un esempio virtuoso di come si può cambiare il nostro futuro, con scelte importanti, anche onerose, come l’investimento della cooperativa, e con la partecipazione di tutti. Il tema del cambiamento climatico non è più rimandabile, gli scienziati, come il professor Mancuso ci dicono che l’unico modo per salvare il Pianeta e ridurre gli inquinanti è piantare più alberi e noi realizzeremo un intero bosco in un’area centrale della Toscana”.

Dichiarazione Stefano Mancuso, direttore del laboratorio di Neurobiologia vegetale, professore Università di Firenze,
“L’iniziativa di Unicoop Firenze di trasformare una ex area industriale in un nuovo bosco è incredibilmente meritevole per due motivi: il primo perché le migliaia di alberi che lo andranno a costituire agiranno immediatamente in maniera positiva assorbendo grandi quantità di anidride carbonica e il secondo è che questo bosco assolverà anche ad una funzione di tipo didattico, insegnando, a chiunque vorrà visitarlo, che cosa significa vivere in un pianeta sostenibile, come combattere il riscaldamento globale ed, in ultima analisi, come vivere in maniera felice e armoniosa insieme a tutti gli altri esseri viventi che con noi dividono la gioia di abitare questo pianeta meraviglioso”.

Dichiarazione Stefano Ciafani, presidente Legambiente
“Legambiente sostiene questo progetto ed è in particolare impegnata nell’analisi e nel monitoraggio delle attività che riguardano la bonifica del sito, attraverso il nostro Ufficio scientifico nazionale. Questa operazione è fondamentale perché rimuovendo il cemento e i manufatti presenti nell’area il terreno potrà tornare ad avere un ruolo regolatore dell’ecosistema e di preservazione della biodiversità, con la mitigazione del rischio idraulico dell’area, il ripristino delle funzioni ecologiche del suolo, la possibilità di sviluppare un progetto di riforestazione importante, anche per l’assorbimento dell’anidride carbonica. Non solo, il progetto di bonifica prevede anche un piano di riciclo e riutilizzo degli inerti e dei materiali di costruzione e demolizione, una pratica che si colloca in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente attraverso percorsi di economia circolare. Insomma possiamo dire che il progetto di Montopoli fino dalle prime fasi e grazie all’impegno di Unicoop Firenze si pone in controtendenza rispetto a quanto accade, purtroppo, con le bonifiche da realizzare nel nostro Paese. Basti pensare ai 41 siti di interesse nazionale (SIN) da bonificare, che occupano e inquinano una superficie di oltre 100 mila ettari, e agli oltre 34.478 siti di interesse regionale (SIR), sempre da bonificare, con una superficie pari a 66 mila ettari”.

Dichiarazione Walter Ganapini, membro del Comitato tecnico scientifico di Re Soil Foundation
“Il progetto di Montopoli vede anche la partnership di Re Soil Foundation, fondazione creata da Coldiretti, Novamont, Politecnico di Torino e Università di Bologna con l’obiettivo di connettere le conoscenze scientifiche, tecnologiche, ambientali ed umanistiche per diventare punto d’incontro per le diverse realtà italiane ed europee che si dedicano al tema del suolo. Per una realtà come la nostra collaborare con questo progetto è più che naturale: al suo interno ritroviamo molte delle azioni utili per restituire qualità al suolo e, attraverso di essa, rispondere alla crisi climatica. C’è la bonifica di un’area degradata, la deimpermeabilizzazione del terreno e la riforestazione con piante autoctone. Il progetto del bosco bio-sostenibile di Montopoli si pone inoltre l’obiettivo di informare e formare i cittadini sul ruolo cruciale del suolo, risorsa non rinnovabile e vitale per le comunità. I risultati dimostreranno la bontà di queste scelte che rappresenteranno sicuramente una buona pratica da mutuare altrove. Crediamo sarà fondamentale sviluppare dei sistemi di monitoraggio che siano in grado di misurare gli impatti generati da questa iniziativa in termini di salute e fertilità dei suoli e di aumento della consapevolezza da parte dei cittadini”.

 

🎧 Incendio Coop Ponte a Greve: domani apre il supermercato temporaneo

Vendite al via da domani, 1350 mq spazi sotto tensostruttura dopo l’incendio della Coop Ponte a Greve

A meno di tre settimane dalla posa dei primi pannelli, apre domani alle vendite il negozio temporaneo ‘Coop.Fi’, realizzato nel parcheggio del supermercato di Ponte a Greve a Firenze, chiuso a causa dell’incendio del 3 giugno scorso.

Per rispondere alle richieste dei clienti sono stati allestiti 1350 mq di supermercato, ospitati sotto una tensostruttura. Accanto al punto vendita (con orario dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 21 e la domenica dalle 8 alle 13.30) si trovano due strutture più piccole: la prima è adibita ai servizi al cliente, la seconda è il magazzino.

unicoop firenze punto temporaneo
Foto Controradio

Come riporta una nota l’illuminazione è a led mentre climatizzazione e riscaldamento sono in pompa di calore, i banchi frigo sono in parte chiusi per evitare la dispersione del freddo. Per le misure anti Covid all’ingresso è presente un termoscanner ed è previsto il contingentamento degli ingressi grazie ad un contapersone. A Ponte a Greve sarà attivo anche il servizio ‘Prenota la spesa’: si può prenotare la spesa, pagarla online e ritirarla nel punto ritiro del negozio temporaneo.

“L’allestimento del supermercato temporaneo – spiegano da Unicoop Firenze – si aggiunge a tante altre iniziative, che confermano il nostro impegno costante e permanente: ridurre i disagi causati dalla temporanea chiusura del Centro Ponte a Greve. A fianco di tutto questo, ribadiamo il nostro obiettivo: riaprire il prima possibile il punto vendita Coop.fi ed il Centro Ponte a Greve. Intanto, già dalla seconda metà di settembre, prevediamo di riaprire la galleria interna del Centro, i cui negozi potranno ritornare alla normale attività oggi intanto è un giorno di festa, per i cittadini del quartiere e per i dipendenti che tornano a lavorare qui”.

In podcast: l’intervista a Giovanni De Nitto, vice presidente del consiglio di gestione Unicoop

Unicoop: nel 2020 nessun calo dei ricavi

2.369 milioni di euro di ricavi, in linea con l’anno precedente. E’ quanto si spiega dalla stessa Unicoop.

Che la crisi covid abbia colpito in maniera diversa i diversi settori economici era cosa nota. Che la grande distribuzione abbia tenuto botta, anche. Oggi i numeri diffusi da Unicoop confermano le attese: nel 2020 nessun calo di fatturato sull’anno precedente.

Unicoop, che conta 7.787 unità di lavoro, di cui circa il 90% a tempo indeterminato, denuncia ricavi per vendite lorde al dettaglio pari a 2.369 milioni di euro,  in 105 punti vendita.

Come si spiega questo risultato a fronte delle  limitazioni imposte per il contrasto alla pandemia, e di una  riduzione del numero dei consumatori nei punti di vendita? Per Unicoop “si è verificato un aumento del valore medio del singolo scontrino. In pratica a minor frequentazione ha corrisposto un valore più alto del carrello”.

Il bilancio evidenzia un utile di esercizio pari a 30.757.318 euro, al netto delle imposte di competenza versate per 21.386.178 euro. Il patrimonio netto pari a 1.705 milioni di euro, si spiega ancora, è superiore al prestito sociale. Al 31 dicembre 2020 il prestito sociale ammonta a 1.480 milioni di euro, stabilendo un rapporto con il patrimonio netto inferiore a 1 e di gran lunga più basso rispetto al rapporto massimo indicato da Banca d’Italia (pari a 3). Nei confronti dei soci, con i quali la Cooperativa opera in misura del 90% circa, nel 2020 Unicoop Firenze ha continuato a garantire promozioni riservate, riconoscendo uno sconto complessivo annuo superiore a 109 milioni di euro, oltre a 29 milioni di euro di punti spesa.

“Il 2020 – si dichiara da Unicoop Firenze – è stato un anno complicato che ci ha richiamato ancora di più ai nostri compiti di cooperativa di consumo. Davanti ad uno scenario di grande incertezza, non solo economica ma anche sociale, Unicoop Firenze ha lavorato in tutti gli ambiti per sostenere le persone più fragili. Dalle iniziative commerciali alla consegna della spesa a casa per i soggetti vulnerabili, fino alle raccolte solidali, Unicoop Firenze, grazie all’impegno dei suoi soci e alla rete delle associazioni e del volontariato toscano, è stata per molte realtà e per molte famiglie una compagna di viaggio importante anche nella burrasca del Covid. L’emergenza sanitaria ci ha costretto a riorganizzarci, i nostri negozi sono diventati centrali nella gestione della fase più critica. Grazie all’impegno di tutti i lavoratori ci siamo sempre stati. Guardiamo ora con ottimismo – conclude Unicoop – a una nuova fase, che speriamo possa portare una nuova normalità, con un modello di sviluppo migliore di quella pre-pandemico”.

Incendio centro commerciale Unicoop, evitare consumo prodotti area

Nell’ordinanza si specifica, inoltre, che, dopo l’incendio al centro Unicoop, “risultano tutt’ora in corso gli accertamenti tecnici da parte di Arpat e Asl in merito all’impatto sui vegetali dei terreni circostanti”.

Evitare il consumo di prodotti ortofrutticoli raccolti nei terreni circostanti all’area interessata dall’incendio divampato ieri nel punto vendita uniCoop di Ponte a Greve, fino a valutazione da parte dell’autorità sanitaria. Lo prevede un’ordinanza firmata oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella. Nell’ordinanza, si legge che “sussistono presupposti per quanto sopra esposto per emettere un’ordinanza contingibile ed urgente al fine di assicurare la tutela della salute pubblica secondo quanto indicato nella nota della azienda Usl Toscana Centro”.

Nell’ordinanza si specifica, inoltre, che “risultano tutt’ora in corso gli accertamenti tecnici da parte di Arpat e Asl in merito all’impatto sui vegetali dei terreni circostanti”. Ancora, l’ordinanza “potrà essere integrata a seguito della acquisizione di eventuali relazioni relative alle indagini attualmente in corso da parte di Asl e Arpat in merito all’impatto sui vegetali dei terreni circostanti”.

L’Unicoop intanto ha annunciato l’attivazione già dalle prossime ore di un servizio di navetta gratuito per portare i clienti dal parcheggio del centro commerciale di Ponte a Greve, chiuso a causa dell’incendio divampato ieri, al supermercato Coop di Lastra a Signa (Firenze). “Unicoop Firenze – si spiega in una nota – si sta adoperando per ridurre i disagi per soci e clienti, durante il periodo di chiusura della struttura, che rimane inaccessibile”.

Nel dettaglio, verrà esteso anche alla domenica mattina l’orario di apertura dei Coop.Fi di Scandicci viale Aleardi e dell’Isolotto viale Talenti, che resteranno aperti dalle 8 alle 13 a partire da domenica 6 giugno. I dipendenti del negozio chiuso a seguito del rogo, spiega sempre Unicoop, saranno redistribuiti nei punti vendita vicini, in vista di un maggiore afflusso di persone.

 

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