🎧 Riva, ritorna il 5 maggio al Murate Art District (MAD)

Firenze, guardare il fiume per guardare al futuro. Torna il 5 maggio al Murate Art District il Progetto RIVA, palinsesto di eventi curato da Valentina Gensini che ha come spina dorsale l’Arno, pensato per stimolare riflessioni e indagini critiche intorno al fiume che attraversa Firenze e non solo.

Nel 2021 RIVA festeggia il quinto anniversario e per l’occasione presenta un compendio dei migliori progetti prodotti negli ultimi cinque anni, con una serie di lavori inediti tra cui il progetto inedito La Riva prodotto durante la recente residenza dell’artista Kirsten Stromberg al MAD, una performance di partiture grafiche ispirate all’ecologia relazionale delle piante creata appositamente per l’edizione 2021.

Artisti, curatori, scienziati, biologi e architetti, italiani e stranieri, questi i protagonisti di un evento fluido che negli anni ha gettato le basi per un’indagine critica ed interdisciplinare per la progettazione di un parco fluviale nel cuore della città. A partire dal 2016, seguendo l’idea di riscoprire il patrimonio ambientale e culturale legato al fiume, il Progetto RIVA ha commissionato installazioni artistiche e produzioni di nuovi lavori in collaborazione con fotografi e artisti di caratura internazionale, soundscape, performance e composizioni autoriali, racconti della comunità di intellettuali e di cittadini legati alla millenaria storia del fiume, ma anche alla sua memoria collettiva con trasmissioni radiofoniche, il tutto affiancato ad un ricco programma di residenze che ha messo sempre nuovi artisti in relazione con il territorio, invitati a concepire e produrre opere inedite generando nuove visioni del fiume e della città, anche in area metropolitana, tenendo workshop di formazione per i giovani artisti toscani.

“Sono felice di rappresentare la Regione Toscana oggi, dopo aver visto nascere e crescere Riva dalla prospettiva del Comune di Firenze – ha detto Cristina Giachi, Presidente della commissione cultura della Regione Toscana -, il fiume che attraversa la città diventa il luogo fisico e immateriale di una produzione artistica residenziale che ha tutti i caratteri e porta i segni della contemporaneità. Molteplicità dei linguaggi, internazionalità, virtualità e fisicità. Credo che le istituzioni promuovendo, sostenendo e realizzando progetti come questo svolgano al meglio la loro funzione di creatori di condizioni per l’espressione creativa contemporanea. Oggi, alle soglie della ridefinizione del nostro vivere consociato cui la pandemia ci costringe, siamo portati a riscoprire l’essenzialità e l’indispensabilità dell’espressione artistica e della produzione creativa allo stesso tempo individuali e collettive”.

“Siamo felici di affiancare fin dalla nascita un progetto che dal 2016 rende l’Arno protagonista artistico della città – dichiara l’assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi – e che dà visibilità alle decine di residenze internazionali che sono state attivate alle Murate nell’ottica di un continuo e proficuo scambio di esperienze e studio. Malgrado la pandemia abbiamo fortemente voluto inaugurare questa mostra come segnale di ripartenza: gli spazi del MAD, anche se chiusi al pubblico per lunghi mesi, non hanno mai cessato di sperimentare, innovare e progettare e adesso possiamo finalmente vedere il frutto di questo lavoro”.

“Dandosi con coraggio, e in assoluta controtendenza, obbiettivi di medio e lungo termine, il Progetto RIVA opera da anni in stretto contatto con il territorio, cui dedica residenze nazionali ed internazionali, nella convinta pratica di promozione della Committenza pubblica – spiega Valentina Gensini, direttore artistico di MAD e curatore del Progetto RIVA – Le azioni del progetto, strutturate in un’ottica ecosofica, hanno privilegiato la ricerca e la produzione artistica dedicate alla lettura e comprensione delle aree intorno al fiume, ed hanno aperto inedite possibilità a molti giovani, creando una relazione profonda tra i grandi artisti internazionali che hanno tenuto workshop di formazione nella nostra area metropolitana. Finalmente la mostra al termine di questi 5 anni di lavoro permette di esporre numerose opere inedite e proporre accanto ad esse i migliori lavori prodotti dal progetto in questi anni. Pagine inedite di architetti, paesaggisti, scienziati, curatori di provenienza nazionale ed internazionale, accompagneranno una lettura critica dei lavori nei numerosi interventi in catalogo”.

In podcast l’intervista a Valentina Gensini, direttore artistico di MAD e curatore del Progetto RIVA, a cura di Gimmy Tranquillo.

Firenze riparte con la cultura, dalla prossima settimana riaprono musei e teatri

La cultura segna la ripartenza di Firenze. Dalla prossima settimana saranno nuovamente accessibili musei civici e teatri, sedi culturali che negli scorsi mesi hanno continuato a produrre, a fare ricerca, a sperimentare, a programmare mostre e che tra poche ore potranno riaprire al pubblico secondo le normative antiCovid vigenti.

“Firenze rifiorisce grazie alla cultura – ha sottolineato l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi (AUDIO) -:  tutti i protagonisti del settore si sono prodigati con grande entusiasmo per garantire la riaccensione delle attività e non c’è segnale più incisivo in una città come quello della riapertura dei musei e teatri, veri luoghi di vita, socialità, educazione e comunità. Ci auguriamo che, pur nella cautela che richiede la situazione sanitaria, adesso possiamo guardare al futuro con più ottimismo e continuità senza quegli stop&go che hanno causato disorientamenti e impedito una programmazione non di corto respiro”.

Tommaso Sacchi durante la conferenza stampa di presentazione delle riaperture

“Siamo la prima città – ha aggiunto Sacchi, che è anche presidente del Teatro della Toscana – che propone un cartellone condiviso sul teatro, a poche ore dalle novità delle norme governative, e Firenze si conferma città del teatro grazie alla disponibilità di tutti gli operatori, sia pubblici che privati. Non vediamo l’ora di tornare in sala a contatto con pubblico e protagonisti del palco”.

MUSEI

Per quanto riguarda i musei civici, questi apriranno da mercoledì 28 aprile, compreso sabato e domenica, con orario completo.

Da Mercoledi 28 aprile 

Museo di Palazzo Vecchio:

Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica con orario 9,00 – 19,00

Giovedì con orario 9,00 – 14,00

Torre di Arnolfo:

Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì,sabato e domenica con orario 9,00 – 17,00

Giovedì con orario 9,00 – 14,00

Museo Novecento:

Lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica, con orario 11,00 – 19,00

Giovedì con orario 11,00 – 14,00

Cappella Brancacci:

Mercoledì, giovedì e venerdì, con orario 10,00 – 17,00

 

Da Venerdi 30 aprile 

Museo Stefano Bardini:

Lunedì, venerdì, sabato e domenica con orario 11,00 – 17,00

Museo del Ciclismo Gino Bartali

Venerdì e sabato con orario 10,00 – 13,00

Domenica con orario 10,00 – 16,00

Da Sabato 1 maggio

Cappella Brancacci/Fondazione Romano, percorso cumulativo

Lunedì e sabato con orario 10,00 – 17,00

Domenica con orario 13,00 – 17,00

Gli ingressi sono contingentati e si possono prenotare online da mercoledì 28 aprile contestualmente all’acquisto dei biglietti sul sito bigliettimusei.comune.fi.it, scrivendo a info@musefirenze.it, oppure telefonando allo 0552768224.

Nei giorni di sabato e festivi l’accesso ai musei è consentito solo previa prenotazione obbligatoria entro il giorno precedente alla visita. Nei giorni feriali i biglietti possono essere acquistati anche direttamente presso le biglietterie fisiche dei musei.

La prenotazione è fortemente consigliata al fine di evitare di non trovare posto nell’immediato.

BIBLIOTECHE

In zona gialla saranno ripresi i normali servizi, anche il fine settimana, con le consuete regola dei distanziamenti, igienizzazione delle mani, misurazione temperatura, ingressi contingentati. Finora le biblioteche erano aperte con accesso alle sale studio su prenotazione mentre il fine settimana era garantito solo il prestito. Dal 26 saranno garantiti accessi anche per studiare tutti i giorni, sempre su prenotazione.

TEATRI

Il Maggio musicale fiorentino riapre lunedì 26 aprile con il concerto di Daniele Gatti e il giorno successivo con l’opera Adriana Lecouvreur.

Il Teatro della Toscana riaprirà a maggio, la Pergola il 9 maggio e Scandicci il 15.

Chille de la Balanza riaprirà lunedì 26 con un’edizione speciale di “Siete venuti a trovarmi?” di e con Matteo Pecorini. Domenica 30 maggio evento finale di Spacciamo Culture, a conclusione del percorso di rigenerazione urbana con 10 giovani Artisti-Creativi. Nello spazio all’aperto dal 20 giugno ci sarà la nuova grande produzione de “La peste”, dall’omonimo romanzo di Albert Camus.

Teatro Cantiere Florida riaprirà al pubblico a partire dal mese di maggio, orientativamente dal 13.

Teatro del Cestello sta ultimando lavori di ristrutturazione e riaprirà nella seconda metà di maggio con tre appuntamenti: recital concerto di Donatella Alampres, Il Costruttore di valigie, e La febbre incendiaria.

Il Teatro Puccini, terminato i lavori in platea, aprirà da metà maggio a fine giugno con una programmazione di spettacoli delle compagnie residenti (Catalyst, Pupi di Stac, Entr’Arte e Centrale dell’Arte) e con ospitalità di prove di spettacoli che debutteranno all’interno della rassegna Estate Fiorentina 2021 e di saggi di scuole di danza e musical come da tradizioni negli anni di apertura del teatro.

Il Teatro delle Spiagge simbolicamente vorrebbe aprire il 1° maggio in omaggio proprio a tutti i lavoratori dello spettacolo ( repliche dal 2) con La civetta di Sciascia, nel centenario della nascita del grande scrittore siciliano, ultima produzione di Teatri d’Imbarco in collaborazione con Libera Ass.ni Nomi e Numeri contro le mafie. Il lavoro è stato registrato in teatro durante il lockdown e ha visto la partecipazione di 20 attori del panorama toscano. Nel mese di maggio ci saranno le prove per produrre l’evento-spettacolo del 27 maggio in occasione della ricorrenza della Strage dei Georgofili. L’evento, basato su una scrittura originale di Nicola Zavagli, in collaborazione con l’Associazione dei Familiari delle Vittime sarà allestito in Piazza della Signoria. Seguiranno aperture a luglio ed eventi durante l’Estate Fiorentina.

Il Teatro di Rifredi aprirà venerdì 7 maggio con lo spettacolo “Le tre verità di Cesira” di Manlio Santanelli, regia di Angelo Savelli e con Gennaro Cannavacciuolo. Repliche 8 – 9 – 12 – 13 maggio.

Cango – Cantieri Goldonetta apre venerdì 21 maggio ore 19 con SARA SGUOTTI “SOME OTHER PLACE” Il progetto gode del sostegno di MiBACT e di SIAE nell’ambito del programma “Per Chi Crea”. A seguire mercoledì 2 giugno ore 19 – giovedì 3 giugno ore 18 e ore 20 – venerdì 4 giugno ore 18 e ore 20: COB COMPAGNIA OPUS BALLET “VENTIVENTI”

L’ORT torna a suonare con tre concerti al Teatro Verdi, sabato 8 maggio e 15 maggio con ingresso gratuito su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili. Tutte le info sulle modalità di accesso e prenotazione sul sito www.orchestradellatoscana.it. Sabato 29 maggio ci sarà il concerto “Musica Divina 2021” diretto da Beatrice Venezi.

Venti Lucenti propone da metà giugno e a settembre il Campo Estivo a Villa Bardini in collaborazione con il Maggio musicale.

🎧 Santa Croce, “Verso un nuovo tempo, un progetto per Ia ripartenza”

Firenze, con una simbolica apertura della porta che dà sul ‘primo chiostro’ e che sarà il nuovo accesso al Complesso Monumentale, è stato presentato il progetto con cui Santa Croce si prepara ad affrontare Ia ripartenza.

“Verso un nuovo tempo, un progetto per Ia ripartenza” è lo slogan con cui L’Opera di Santa Croce e Ia Comunità Francescana, in stretta collaborazione con Ia Prefettura di Firenze in rappresentanza del Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’lnterno e il Comune di Firenze, proprietari del complesso monumentale, hanno messo a punto una nuova strategia di valorizzazione e di gestione che “mette in primo piano l’unitarietà e l’unicità del complesso monumentale e mira al superamento di forme di fruizione caratteristiche del turismo “mordi e fuggi”.

In podcast intervista a Stefano Filipponi, Segretario generale Opera di Santa Croce e a Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, a cura di Gimmy Tranquillo.

Si tratta di un progetto basato su azioni integrate: il miglioramento dell’esperienza di visita; l’interrelazione della valorizzazione con le attività di ricerca e di tutela; lo sviluppo di progetti internazionali e percorsi turistici urbani e regionali tra loro legati che promuovano a conoscenza di Santa Croce.

“In primo piano c’è un intervento fortemente innovativo per l’accoglienza con la realizzazione del nuovo percorso di visita che sarà attivato entro l’anno – ha spiegato Stefano Filipponi –   Si tratta di un progetto basato su azioni integrate che hanno come obiettivo il miglioramento dell’esperienza di visita, l’interrelazione della valorizzazione con le attività di ricerca e di tutela, lo sviluppo di progetti internazionali e percorsi turistici urbani e regionali che promuovano la conoscenza di Santa Croce”.

Dunque, per Santa Croce un progetto che guarda a un nuovo tempo e che nasce da una forte collaborazione istituzionale. “Un grande segno non solo per la città di Firenze ma anche per tutto il Paese”, ha affermato il prefetto Alessandra Guidi mettendo in evidenza “un modello di collaborazione tra enti che guarda alla tutela e alla valorizzazione”.

“Questo progetto permetterà di avvicinare in modo progressivo e più consapevole uno dei più antichi luoghi di spiritualità francescana e la basilica francescana più grande del mondo”, ha sottolineato il cardinale Betori.  “Trovarsi qui, a pochi giorni dalla possibile riapertura, a presentare questo progetto apre un orizzonte di speranza– ha affermato l’assessore Tommaso Sacchi – Vuol dire che la collaborazione tra Opera ed enti non si è fermata nonostante la pandemia e che si è continuato a lavorare per l’accoglienza di coloro che torneranno a visitare il complesso monumentale”.  “La presenza di una pluralità di attori è un punto di forza che permette di mettere insieme volontà e competenze scientifiche diverse “, ha sottolineato il soprintendente Andrea Pessina. Per padre Paolo Bocci il progetto “guarda in alto, al tempo della rinascita, nel segno del dialogo e del recupero delle radici francescane”.

Il nuovo percorso di accoglienza e di visita – per cui è previsto un investimento complessivo di circa 1 milione di euro – partirà da piazza Santa Croce.  Il visitatore farà il suo ingresso dal grande cancello che si apre sul primo chiostro e non più sul lato di Largo Bargellini, da dove invece è prevista l’uscita a fine visita. L’obiettivo del progetto, curato dallo Studio Guicciardini & Magni Architetti, è quello di migliorare la qualità dell’esperienza di incontro con il complesso monumentale e di far comprendere al pubblico, rispettando i diversi stili di visita e gli interessi personali, lo straordinario intreccio di spiritualità, arte e storia che caratterizza Santa Croce.

Alla luce di questo nuovo percorso si desidera di far comprendere maggiormente il senso dei luoghi nella loro valenza francescana e spirituale. I visitatori potranno seguire un percorso introduttivo allestito negli splendidi spazi dei primi ambienti che incontrano (Cenacolo, Cenacolo d’Inverno, Cappella Cerchi), che permetterà di prendere poi consapevolezza nel modo migliore dei chiostri, della Cappella Pazzi e della stessa basilica, riconnettendo la bellezza delle opere d’arte ai valori e alla storia cui sono legate e garantendo modalità di visita maggiormente rispettose degli spazi dedicati al culto.

L’intervento prevede inoltre l’abbattimento delle principali barriere architettoniche e il recupero del magnifico loggiato del primo chiostro, che consentirà di presentare opere attualmente non esposte e offrirà nuovi suggestivi punti di vista sulla cappella Pazzi e la basilica. Il salto di quota tra il primo chiostro e il loggiato della basilica sarà risolto con la realizzazione di una nuova scala e di un ascensore, senza alterare la percezione dell’architettura complessiva.

Parallelamente alle attività di divulgazione e fruizione, Santa Croce intende sviluppare le attività di ricerca e tutela.  Per questo sono stati stretti accordi pluriennali di collaborazione con l’Opificio delle Pietre Dure e i Dipartimenti di Architettura (DIDA) e di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze, a cui si aggiunge ora l’Accordo Quadro con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato, che prevede attività congiunte nell’ambito delle attività di tutela e valorizzazione, a cominciare dall’inventariazione e schedatura dei beni mobili.

Il complesso monumentale di Santa Croce è anche uno luogo da sempre in dialogo con Firenze, la Toscana e il mondo.  Per valorizzare questo aspetto saranno realizzati progetti speciali e percorsi tematici cittadini e regionali, valorizzando il patrimonio culturale e ideale di Santa Croce anche al di là dell’esperienza di visita.

Ne è un esempio concreto il progetto Grandi di Santa Croce che promuove la conoscenza delle grandi personalità legate al complesso monumentale: si è cominciato con Dante, attraverso l’APP In Toscana con Dante e la Call to Action #LeggiDante, messe a punto in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, Comune di Firenze, New York University e Dante Society of America. Le prossime attività saranno dedicate alla figura di San Francesco, nell’ambito dei Cammini di Francesco promossi dalla Regione Toscana.

Il 23 aprile ‘A Firenze fioriscono libri”

In occasione della giornata mondiale del libro, le librerie indipendenti di Firenze regaleranno un Iris a chi acquista in libro. Come accade in Catalogna per la festa di San Jordi

“Vieni in libreria a cogliere il tuo Iris”: è questo lo slogan scelto per la prima edizione de “A Firenze fioriscono i libri” che, in occasione della giornata internazionale del libro e della lettura, porterà nel capoluogo toscano un assaggio di tradizioni Catalane.

Il 23 aprile, infatti,  è la giornata mondiale del libro. Si tratta di un evento patrocinato dall’Unesco che si festeggia dal 1996 a partire da una risoluzione per la promozione della lettura e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il Copyright.

Si festeggia in tutto il mondo con diverse manifestazioni ma, in particolare, in Catalogna per la concomitanza della festa di San Jordi. Si festeggia il 23 aprile perché è il giorno in cui nel 1616 sono morti tra importanti scrittori: Cervantes, Shakespeare e De La Vega.

A Barcellona gli innamorati si scambiano un dono, alle donne va una rosa, agli uomini un libro. La città diventa allora una libreria-negozio di fiori all’aperto, con le persone che riempiono le strade a caccia di libri e rose. I librai catalani regalano una rosa per ogni testo venduto, in ricordo delle rose che secondo la leggenda sarebbero sgorgate dal corpo del drago ucciso da San Giorgio.

L’iniziativa di Firenze, che è stata presentata oggi, si innesta sul circuito delle librerie indipendenti che, nonostante la concorrenza di Amazon e la pandemia, cercano di sopravvivere in una rete di alleanze, puntando sul rinsaldare il rapporto con il proprio territorio e con i cittadini.

“E’ la prima edizione ma vorremmo che diventasse un appuntamento fisso per Firenze” ha detto l’assessore alla cultura del Comune Tommaso Sacchi.

Aderiscono le librerie

Alfani, Alzaia, Farollo e Falpalà, Florida, Francese, Leggermente, Marabuk, Menabò, Nani Pittori, On the road, Piccola Farmacia letteraria, Tosso Modo

F.I.: “Ass Sacchi a Parigi con ospite a spese del comune”. La replica “accuse false, adirò vie legali”

Botta e risposta tra i consiglieri di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli e Alessandro Draghi, che pubblicano una videodenucia su Facebook e l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi che dice: “contro di me accuse infondate e falsità, rendo subito pubbliche le opportune documentazioni e mi tutelerò in sede legale”

Questa mattina Francesco Torselli e Alessandro Draghi, rispettivamente capigruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana e a Palazzo vecchio, hanno pubblicato sulle loro pagine Facebook (https://www.facebook.com/torsellifrancesco/videos/473677920724497) un video denuncia in merito alle spese istituzionali dell’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi.

“Nel gennaio del 2020 il sindaco Nardella e l’assessore Sacchi hanno fatto un viaggio istituzionale a Parigi. I due, però, hanno ospitato una terza persona, che non fa parte dello staff né del sindaco né dell’assessore. Questa persona è stata ospitata in albergo dall’assessore Sacchi, che ha prenotato una camera doppia e pagato una doppia tassa di soggiorno. Il problema è che il pernottamento di quest’altra persona è stato messo in conto al Comune di Firenze”, spiegano Torselli e Draghi.
“Ci rivolgiamo all’assessore Sacchi: o lei ci giustifica perché i contribuenti fiorentini hanno dovuto pagare il pernottamento a Parigi di una persona che niente ha a che fare con il Comune di Firenze, oppure si dimetta” è quanto richiesto dal capogruppo Draghi.

L’assessore sacchi ha risposto con un comunicato.”In merito a notizie di stampa e social su una missione istituzionale dell’assessore alla cultura Tommaso Sacchi a Parigi che si è svolta nel gennaio 2020, l’assessore dichiara che nessuna spesa che non rientrasse specificatamente nella missione è stata addebitata al Comune di Firenze.”

“Voglio precisare, con opportuna documentazione – dice Sacchi – come le spese aggiuntive relative al mio ospite, ovvero le spese di differenza tra uso singola e doppia, siano state sostenute da me attraverso il mio conto corrente personale come si evince dal bonifico allegato (CRO 06857344505 del 07/02/2020) e come avevo richiesto espressamente e anticipatamente via mail (mail del 20/01/20 ore 18.40)”. “I soli costi del pernottamento mio e di nessun altro sono a carico del Comune -aggiunge  Sacchi – In tutti gli anni di lavoro presso la pubblica amministrazione non mi è mai capitata una accusa infondata di tale gravità. Ho appuntamento già oggi pomeriggio con il mio legale per tutelarmi con ogni eventuale azione opportuna nei confronti di tutti i responsabili. Non posso tollerare che accuse di questo tipo sul mio conto possano essere lasciate correre”.

Cultura, Sacchi: tamponi dallo Stato per riaprire

Per ripartire con il pubblico in presenza ci voglio due tamponi a settimana, come in Gran Bretagna. Così l’Assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi. D’accordo Bellucci (Nozze di Figaro).

Nel Podcast l’intervista all’Assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi. e ad Alessandro Bellucci delle Nozze di Figaro, a cura di Raffaele Palumbo.

Fanno discutere le dichiarazioni del Ministro della cultura Dario Franceschini. Riguardano le riapertura, la ripartenza di uno dei settori che ha sofferto di più dall’inizio della pandemia. Quello della cultura, degli spettacoli, dei concerti, dell’intrattenimento. In particolare, al CTS (Comitato tecnico scientifico), Franceschini ha proposto di riaprire in zona gialla con più pubblico e di permettere alle regioni di sperimentare all’aperto eventi con più spettatori.

Già, ma come? La variabile che pesa su tutto è quella dei costi (e di chi li sostiene). A tutti è parso subito irrealistico riaprire con percentuali di pubblico paganti così esigue da rendere la cosa infattibile. E allora bisogna provare a fare altro e a farlo all’aperto. L’espressione del ministro “permettere alle regioni di sperimentare all’aperto eventi con più spettatori”, apre ovviamente molti scenari.

A proposito di sperimentazioni, abbiamo parlato da subito della vicenda catalana e di Barcellona in particolare. L’ormai famoso concerto al Palau de Saint Jordi con cinquemila persone con la mascherina ma senza distanziamento e con zero contagi, è stato sulla bocca di tutti gli operatori del settore per giorni. Che, dopo un primo momento di fascinazione ora lo giudicano come tale, ovvero “solo un esperimento”. Come ci detto Alessandro Bellucci delle Nozze di Figaro.

La domanda è sempre la stessa: i tamponi all’ingresso, da chi vengono pagati? Dal pubblico, con un ricarico sui biglietti che già hanno spesso un costo ragguardevole? Dagli operatori, che già devono confrontarsi con un dimezzamento (almeno) del pubblico. L’Assessore alla cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi fa sua l’esperienza britannica. Lo Stato fornisce – sotto forma di “bonus cultura” – due tamponi settimanali a chi ne fa richiesta per partecipare alla vita culturale. Una proposta, quella impugnata dall’Assessore Sacchi, che sembra possa mettere d’accordo tutti.

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